L’eredità dello shutdown, statistiche falsate per mesi
BUROCRAZIA IN ARRETRATO
Negli uffici governativi occorrerà tempo perché il personale riesca a smaltire i dati accumulati in 16 giorni di chiusura
Ventiquattro miliardi di dollari (e forse di più) per un capriccio politico? Troppi. Ieri a Washington è ripreso il dialogo per trovare una soluzione al problema del bilancio americano con democratici e (soprattutto) repubblicani sotto forte pressione dell’opinione pubblica.
A questo si aggiungano altri due problemi provocati dallo shutdown inaccettabili per un Paese come l’America che vive di statistiche: i dati in arrivo dalle prime polizze di Obamacare sono falsati, e hanno creato il caos nelle compagnie di assicurazione sanitaria; i dati sull’inflazione, sull’occupazione e sui consumi saranno diffusi in ritardo e imprecisi per molti mesi, creando incertezza sull’orientamento della Federal Reserve.
La Federal Reserve Bank di Cleveland stima dati sull’inflazione errati per almeno sette mesi. L’altro dato chiave per le decisione della Fed in materia di politica monetaria, quello sul lavoro, uscirà martedì prossimo (con 20 giorni di ritardo) ma potrebbe essere anch’esso soggetto a distorsioni.