Dài, chiudiamo anche noi lo Stato?

Pare che organismi (non statali) riescano a tagliare i costi del 20/30%...
Si vede che c'erano sacche di improduttività parassitaria. :mumble:
 

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Pare che organismi (non statali) riescano a tagliare i costi del 20/30%...
Si vede che c'erano sacche di improduttività parassitaria. :mumble:

chissa' che calcoli articolati per arrivare al 30% di taglio

roba che f4f gli si drizzano i capelli :D

me se tagliano il 30% i privati lo stato quanto taglia?

a me sembra che il costo dello stato italiano aumenta sempre.. ;)
 
Pare che organismi (non statali) riescano a tagliare i costi del 20/30%...
Si vede che c'erano sacche di improduttività parassitaria. :mumble:

anzitutto si deve definire l'orizzonte di lavoro , se di breve o di medio


Una prima strada è quellaw di dividere la spesa in comprimibile (discrezionale) e incomprimibile
sentivo alla radio che quela comprimibile, nel breve presumo, è di 40 mld


una seconda strada, diciamo però dal breve al medio termine, è quella di usare benchmark e trovare gli scostamenti su cui operare

una terza strada é 'zero base' cioë riprogettare tutto il sistema (e prevedendone ovviamente la sua radicale trasformazione )
si tratta ovviamente di una strada di lungo periodo e che richiede una saldezza politica eccezionsle : una via Tatcheriana


adesso vediamo un põ di numeri per capire se sappiamo di cosa stiamo parlando o no



sulla prima: quanto é la spesa comprimibile nel senso discrezionale e potenzialmente gestibile?
Per evitare furbatine massimaliste, gli investimenti in qursta ottica NON di possono toccare .... gli F35 e le missioni all'estero fanno parte di una politica pluriennale e non si toccano nel breve
ps a scanso si puntualizzazioni saccenti, è il bilancio pubblico ( cd metodo finanziario, io lo chiamerei '' di cassa'' piuttosto) a confondere spese ed investimenti: io sono favorevole alla introduzione della contabilità per competenza ... anzi, secondo i dettami del 2428cc comma 1, anche l'esplicitazione dei rischi, altro che ipotesi ad capzum sulle entrate future

sul secondk punto: quanto spende in % sul PIL l'italia ridpetto alla media EU per capitolo di spesa ? O quanto spende la virtuosa GERin particolare ?
Aggiungiamo come esempio : quanti sono i dipendenti pubblici prr abiatante in ITA Fra Ger ?


Sul terzo, e solo sul terzo, la analisi numerica cede il passo alla analisi politica
è razionale decidere ad es di essere una 'nazione aperta' e rinunciare in toyo alle forze armste ?
Ê ragionevole chiudere tutta la struttura sanitaria pubblica e
lasciare totalmente la spesa kn carico al cittadino le cure mediche? Si guardi alle recenti notizie dalla Cina e dahli Usa, se non si vuole guardare alle tradizioni italiane e alla mentalitã europea


con i punti detti sopra si raggiungo tagli dell'ordine di magnitudo del 15 20% : ma é realistico ?



Aspetto i vostri numeri e vediamo un pö

nel privato -20% dei costi ?
o sono operazioni di breve ( contratti di solidarietà), o si tratta di cedere rami d'azienda o si tratta di cambiare la mission aziendale
ps: sembra di ridurre la presenza sul territorio... quindi, concentarsi sui distretti
pazienza per le PMI che non avramnno più rappresentanza, tanto stanno già bene di loro ed è inutile che chiedano una vidsibilità che non meritano , crìbio !!

quindi: cosa vuoi tagliare ?



allegare breve elenco dei tagli divisi per categoria ( senza bigliettini allegati che nn c'entra una fawa)
o tenersi il commento iniziale



tagli di costi o tagli di struttura?


cmq:
il mio bid era 22% ...
tu porti al 30% ... :mumble:

mio rilancio : 31% di tagliii della speeeesaaaa pubblicaaaaaa :D
 
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chissa' che calcoli articolati per arrivare al 30% di taglio

roba che f4f gli si drizzano i capelli :D

me se tagliano il 30% i privati lo stato quanto taglia?

a me sembra che il costo dello stato italiano aumenta sempre.. ;)


a me sembra che Alba Dorata, quando vedrà il taglio delle spese militari e la Turchia in ribollimento,
Ci verrà un bel maldipanza :D
 
chi dichiara prima default Usa o Italia?
ovviamente per gli Usa sarebbe un default tecnico voluto dai repubblicani per raggiunti limiti di @@ raccontate da Obama

per l'Italia sarebbe un default per fuga degli italiani dalla pazzia delle tasse piu' alte del mondo

voglio proprio vedere che altro si inventeranno da vendere per non perdere il loro sofferto vitalizio del dolce non fare un caxxo
 

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chi dichiara prima default Usa o Italia?
ovviamente per gli Usa sarebbe un default tecnico voluto dai repubblicani per raggiunti limiti di @@ raccontate da Obama

per l'Italia sarebbe un default per fuga degli italiani dalla pazzia delle tasse piu' alte del mondo

voglio proprio vedere che altro si inventeranno da vendere per non perdere il loro sofferto vitalizio del dolce non fare un caxxo

Le tabelle che hai postato dicono parecchio ma nn tutto, perchèinrealtà è pure peggio....ma nn ho tempo di scrivere xchè, sorry...:(
-20%- s.u.b.i.t.o.
 
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Prima di arrivare a Roma per la giunta, in mattinata Squinzi, parlando all’assemblea degli industriali di Como, aveva rilanciato la necessità di trovare 10 miliardi per il cuneo fiscale. Ammettendo di non farsi illusioni: «Letta non ha fatto cifre», ha raccontato ieri riferendosi all’incontro di martedì «ma per il momento non mi ha lasciato molte speranze. Mi ha detto che non ci sono risorse e che è disponibilissimo a suggerimenti e proposte».
Di indicazioni da Confindustria ne sono arrivate, sia con il documento di gennaio, sia nelle priorità individuate con i sindacati. «Trovare il 2-3% dei costi da tagliare penso sia una cosa fattibile, e il 2-3% su 850 miliardi vuol dire 20-25 miliardi». Tagliare il cuneo per 10 miliardi per Confindustria è assolutamente prioritario: «È la base per aprire qualsiasi altro discorso».





Più efficienza e più servizi, con meno costi a carico degli associati. È questo l’obiettivo cui punta il progetto di riforma approvato ieri dalla giunta. Una governance snellita a livello centrale; una struttura dimagrita, grazie a un meccanismo premiale che possa favorire le aggregazioni, evitando di proposito ogni forma di imposizione dall’alto. E poi un nuovo disegno del modello confindustriale, che mantiene la duplice natura del rapporto associativo, territoriale e settoriale, in un quadro ordinato di prerogative e competenze.





Tra i punti cardine, al numero uno c’è una riscrittura del Codice Etico e verrà istituito un apposito organismo, il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi, indipendente, con funzione di continua verifica e aggiornamento dei valori etici dell’associazione.
Inoltre, il rafforzamento dell’identità: cioè coniugare il modello inclusivo che ha caratterizzato la recente evoluzione di Confindustria, per una sempre più ampia capacità di rappresentanza, con un forte recupero di identità e quindi di rigore del perimetro associativo, in particolare introducendo maggioranze particolarmente qualificate negli organi direttivi in ogni caso di delibera sull’adesione di nuovi settori a Confindustria. Viene elaborata una riclassificazione dei soci, specie per le associazioni di territorio, valorizzando il manifatturiero con soci effettivi, con pieni diritti e doveri (imprese manifatturiere e di servizi appartenenti a settori che hanno un’associazione nazionale aderente a Confindustria); soci ordinari di territorio, con pieni doveri e diritti limitati (per esempio banche e grande distribuzione); soci aggregati (godranno dei servizi a fronte del pagamento di un contributo predefinito).




La capillarità e la vicinanza alle imprese, dice il testo, non verranno meno anzi saranno valorizzate attraverso una nuova articolazione territoriale o settoriale all’interno dei nuovi soggetti aggregati, che continueranno a svolgere un ruolo di rappresentanza prossima alle imprese e ai territori.

(NB si sopprime , pare, la sezione per il Mezzogiorno)




Le risorse che saranno liberate aumenteranno la gamma e la qualità dei servizi offerti, e si potranno tradurre, dice il testo, in una diminuzione o riequilibrio degli oneri contributivi a carico degli associati.
Porre al centro di Confindustria una vision rinnovata, valori, etica e legalità








pezzo del sole24, oggi

stranamente, niente minzione del -30% dei costi :mumble:

esplicita minzione del miglioramento dell'output
e 'diminuzione o ( oppure) riequilibrio degli oneri '
 
Di indicazioni da Confindustria ne sono arrivate, sia con il documento di gennaio, sia nelle priorità individuate con i sindacati. «Trovare il 2-3% dei costi da tagliare penso sia una cosa fattibile, e il 2-3% su 850 miliardi vuol dire 20-25 miliardi».
pezzo del sole24, oggi

stranamente, niente minzione del -30% dei costi :mumble:

A me sembra strano che a te suoni strano: il -20/-30% dei costi si riferiva alle spese di Confindustria.
Confindustria suggerisce - per iniziare - un (generico) taglio del 2-3% alle spese dello Stato.
 
A me sembra strano che a te suoni strano: il -20/-30% dei costi si riferiva alle spese di Confindustria.
Confindustria suggerisce - per iniziare - un (generico) taglio del 2-3% alle spese dello Stato.


ma certo che è strano:

il 20-30 è su ristrutturazioni pare, e pare pure ( articolo del zole) che avrà effetti assai contenuti ( non del 20-30 % ) sulle quote degli associati
( btw, nel loro articolo del loro giornale non parlano di taglio del proprio 20-30% .... alle volte, i numeri, eh ! )
e la stessa Confindustria chiede allo stato il 2-3 e non il 20-30


c'est a dire in sintesi
la confindustria non ha tagliato propri costi per il 20-30% e
la confindustria ritiene realistico il tagli costi statale per 2-3%
 
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