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Costi dell'elettricità? Raddoppiati

Institut für Wirtschaftsstudien Basel smentisce le ipotesi del Governo federale
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ZURIGO - La nuova politica energetica della Confederazione potrebbe comportare un aumento massiccio delle importazioni di gas e un costo dell'energia raddoppiato o triplicato. Sono queste le conclusioni di un nuovo studio realizzato su incarico di economisuisse dall'Institut für Wirtschaftsstudien Basel (IWSB). I suoi autori hanno analizzato ciò che potrebbe avvenire se il consumo di elettricità non diminuisse così fortemente come prevede il Consiglio federale. Essi si sono basati sui dati dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) e di Swisspower, un gruppo di aziende elettriche urbane. Le due organizzazioni si attendono un aumento della domanda di elettricità - in particolare a seguito della crescita economica e demografica, ma anche in relazione all'utilizzo di pompe a calore o della mobilità elettrica -. Il Consiglio federale prevede una diminuzione del consumo di 21 terawattore (TWh).
Lo studio dell'IWSB mostra che, se le previsioni delle aziende elettriche e dell'Agenzia internazionale dell'energia si rivelassero corrette e dunque le ipotesi del Consiglio federale sbagliate, le importazioni di gas verrebbero almeno raddoppiate o, in casi estremi, moltiplicate per un fattore 5 o 7. Anche uno studio dell'Agenzia dell'energia per l'economia (AEnEc) pubblicato a metà aprile giunge alla conclusione che le ipotesi del Consiglio federale sul consumo di elettricità non siano per nulla realistiche.
Occorre inoltre stare attenti a non sottovalutare i costi supplementari indotti dalla produzione di elettricità attraverso il gas. Secondo lo studio dell'IWSB, nel 2050, l'elettricità costerà quasi il doppio (in termini reali). Per l'economia, i costi potrebbero anche triplicare.
 
Pagare le fatture? Che fatica...

Nel 2011 in Svizzera quasi la metà è stata saldata 10 giorni dopo la scadenza
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ZURIGO - Nel 2011 in Svizzera il 42% delle fatture tra clienti commerciali sono state saldate in ritardo, mediamente 10,3 giorni dopo la scadenza prevista. Le imprese ticinesi hanno mostrato la peggiore «morale» di pagamento del paese, con il 67% delle fatture pagate in ritardo, mediamente 14,3 giorni dopo il dovuto.
Lo ha rivelato oggi la società di informazioni economiche Dun and Bradstreet (D&B), che ha esaminato oltre 20 milioni di fatture. Le migliori della classifica sono invece le aziende di Appenzello Interno: solo il 31% ha saldato le fatture in ritardo, in media 7,2 giorni dopo la scadenza.
 
Jordan difende il cambio a 1,20

Il presidente della Banca nazionale svizzera sostiene il limite sul franco-euro
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BERNA - Il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, ha ribadito oggi la determinazione dell'istituto di emissione nel difendere il tasso minimo di cambio di 1,20 franchi per un euro. Non v'è motivo di dubitare, ha assicurato Jordan in un'intervista pubblicata dal domenicale «SonntagsZeitung».
«In futuro, anche nelle condizioni più difficili, continueremo a difendere il corso minimo e a imperniare la nostra politica monetaria sul suo mantenimento», ha dichiarato il presidente della BNS.
La situazione si è degradata nel corso delle ultime settimane ed è diventata più incerta, ha rilevato ancora Jordan. Gli investitori cercano un rifugio e molti lo trovano nel franco. «La politica della Banca nazionale ha permesso al franco svizzero di non rafforzarsi rispetto all'euro», ha aggiunto.
Se il tasso è passato per qualche secondo sotto la soglia dell'1,20 franchi in aprile, «ciò è imputabile alle controparti che non trattano con la BNS». Per motivi incomprensibili, talune banche erano disposte a vendere euro ad altri istituti al di sotto del tasso minimo di cambio.
Il presidente della BNS capisce gli appelli a un innalzamento del tasso minimo. Il franco è chiaramente sopravvalutato e, tenuto conto dei dati fondamentali, dovrebbe diminuire. La situazione è difficile per numerose imprese.
 
Cantine aperte, 10 mila visite

Successo confermato per l'iniziativa di Ticinowine nelle 46 aziende aderenti
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MENDRISIO - Il meteo favorevole e l'allettante offerta di vini di qualità prodotti in Ticino hanno fatto sì che anche quest'anno l'iniziativa "Cantine Aperte" sia sia confermata un successo nelle 46 aziende vitivinicole che vi hanno aderito nello scorso fine settimana. I numeri indicano che tra sabato e domenica oltre diecimila persone abbiano visitato le cantine prendendo parte alla degustazione organizzata da Ticinowine, l'Ente per la promozione del vino ticinese, con l'obiettivo di avvicinare il grande pubblico al variegato e affascinante mondo del vino.


francamente non ho un gran ricordo dei vini ticinesi ...
ma magari sono migliorati, vedrò :)
 
Siria, la Svizzera vuole un'inchiesta

Condannato il massacro di Hula di sabato - Attesa riunione dell'Onu
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BERNA - Le autorità svizzere hanno fermamente condannato oggi il massacro compiuto fra venerdì e sabato a Hula, in Siria (vd suggeriti). Berna chiede che un'inchiesta internazionale venga aperta e che i responsabili siano puniti, ha comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Intanto, alle 20.30 ora svizzera, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà al Palazzo di Vetro per esaminare il massacro siriano; lo riferiscono fonti diplomatiche alla Reuters. Secondo quanto comunicato da France Press, tuttavia, la Russia ha bloccato una nuova dichiarazione di condanna.
La Svizzera condanna gli avvenimenti «con la più totale fermezza» e si augura che l'inchiesta chiarisca «i fatti e i responsabili di questo massacro odioso, che potrebbe costituire un crimine di guerra».
Berna si impegnerà all'Onu per fare in modo che «i responsabili vengano portati di fronte alla giustizia». È compito dei membri del Consiglio di sicurezza dell'onu - prosegue il comunicato - chiedere alla Corte penale internazionale di indagare sui crimini commessi in Siria da tutte le parti».


cdt
 
Tunisia, via libera al partito salafita

cdt
La formazione Hizb Ettahrir vuole vedere applicata la sharia nel Paese
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TUNISI - La presidenza del governo tunisino, guidato da Hamadi Djebali (del movimento confessionale Ennahdha) ha autorizzato il partito Hizb Ettahrir, di stretta osservanza salafita. Lo ha reso noto il sito on line del quotidiano arabofono Al Jarida. I sostenitori di Hiz Ettahrir, dalla caduta del regime di Ben Ali, sono stati protagonisti di molti atti di intolleranza e violenza.
Hibz Ettahrir ha come obiettivo dichiarato della sua azione politica, contenuto in un progetto di nuova Costituzione del Paese, l'instaurazione, in Tunisia, di un califfato e l'applicazione della sharia.
L'attivismo dei sostenitori di Hibz Ettahrir è stato alla base di molte e spettacolari azioni di forza, come quando, in occasione di una manifestazione in avenue Bourghiba, i salafiti sostituirono le bandiere nazionali che tradizionalmente vengono issate sul grande orologio di piazza 14 Gennaio con quelle nere del loro movimento, che portano scritte delle frasi inneggianti ad Allah. Stessa cosa hanno fatto in altri edifici pubblici o luoghi di culto islamici.
 
Code fino a 11 km al San Gottardo

cdt
Partito l'esodo di Pentecoste: tutti verso Sud - Colonne anche a Chiasso
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LUGANO - Il lungo ponte di Pentecoste, fin dalle prime ore di sabato mattina, ha provocato le consuete colonne di automobili sull'asse autostradale Nord-Sud. Verso le 8, la coda sulla A2, in concomitanza del portale Nord del San Gottardo, aveva raggiunto gli 11 chilometri di lunghezza con tempi di attesa fino a 3 ore. A Chiasso-Brogeda la colonna in direzione dell'Italia ha raggiunto i quattro chilometri.
 
Il Ticino e i tentacoli della mafia

Il PM Motta, il PG Noseda e Stelio Pesciallo sulle infiltrazioni malavitose
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LUGANO - "Se si deve tenere conto di altre realtà europee, il rischio di insediamento di gruppi criminali nel territorio svizzero non può affatto essere escluso ed appare il “normale” sviluppo dell’interesse della criminalità organizzata alle attività finanziarie ed imprenditoriali ed agli investimenti". Parola di Cataldo Motta, procuratore distrettuale antimafia a Lecce. Il suo nome sta alla Sacra Corona Unita come quello di Giovanni Falcone a Cosa Nostra. Fu lui a sostenere l’accusa nel dibattimento del primo maxi-processo alla Sacra Corona Unita, conclusosi con la condanna di quasi tutti gli imputati. Questa sera, su invito dell’Osservatorio democratico, Cataldo Motta sarà all’auditorium dell’USI per parlare delle infiltrazioni malavitose in Svizzera.
 
CIAO CESARE;)
FORSE A LUGLIO FACCIAMO RITROVO 3D CON CENA MILANESE...
VEDI DI ESSERCI :up:


Ostiek, un sanguinario moderatore di Piazza Affari. :eek:







































Sarà una visita ufficiale o sarà in incognito? :-?
A saperlo prima, avrei fatto pulizia e messo in rilievo tutti i thread di donnine nude. ;)

E... chi è Cesare, poi? Quello che prima o poi bisogna seppellire e smettere di lodare? :-?
 

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