dalla schwizzera

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hahahahahhaha Igna' se hai piacere e voglia di unirti al ritrovo ( nn ancora ufficiale ) sarai il benvenuto:)


vado ad affilare i coltelli, a oliare la sega elettrica e a caricare la doppietta:D


A PRESTO:up:
 
Ostiek, un sanguinario moderatore di Piazza Affari. :eek:





Sarà una visita ufficiale o sarà in incognito? :-?
A saperlo prima, avrei fatto pulizia e messo in rilievo tutti i thread di donnine nude. ;)

E... chi è Cesare, poi? Quello che prima o poi bisogna seppellire e smettere di lodare? :-?

chissà ....
sarà quello a cui bisogna dare quello che è suo, prima que si inquazzi e venga a pretenderlo
quello lì insomma: dare a Cesare quel che è di Cesare ....

altrimenti, oplà: Masada :eek:
 
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Ritirati diversi progetti eolici

Secondo un'indagine di SwissWinds non sarebbero stati redditizi
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BERNA - SwissWinds, società incaricata dello studio dei progetti di parchi eolici in Svizzera, ha rinunciato a 114 dei 166 siti potenziali di centrali eoliche esaminati: le indagini hanno rivelato che le centrali non sarebbero state redditizie.
Nel 2008 SwissWinds aveva annunciato 166 siti potenziali presso Swissgrid, società nazionale che gestiste la rete di trasporto dell'elettricità, in occasione del lancio della cosiddetta retribuzione a prezzo di costo della corrente iniettata (RPC).
Il finanziamento dei fondi RPC disponibili avevano portato a una lista d'attesa. Per 114 progetti, è risultato che una realizzazione rapida non era realistica, ha comunicato oggi SwissWinds. La società pianifica attualmente sei parchi eolici, principalmente in Vallese.
 
San Gottardo, un mese di chiusura

Importanti conseguenze sul traffico merci - Non ancora recuperato il disperso
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GURTNELLEN - La linea ferroviaria del San Gottardo rimarrà chiusa per circa un mese a causa della frana caduta ieri sui binari a Gurtnellen (UR). Lo ha riferito oggi all'ats il portavoce delle FFS Reto Kormann. La misura avrà importanti conseguenze sul traffico delle merci e interesserà giornalmente circa 4000 persone.
Altri ammassi rocciosi rischiano di staccarsi dalla montagna, ha spiegato Kormann, e «molto probabilmente» sarà necessario eseguire dei brillamenti. Bisognerà in seguito procedere all'ancoraggio della parete, prima di sgomberare le rotaie, ha precisato. «Solo dopo potremo valutare come intervenire sui binari e sulla linea di contatto». «Abbiamo calcolato che per compiere il tutto ci vorrà almeno un mese», ha spiegato Kormann.
La chiusura colpirà in modo particolare il traffico delle merci. Attualmente ci sono dieci treni di questo tipo fermi in Svizzera e altri dieci in Germania. «Stiamo studiano percorsi alternativi con la Francia e l'Austria», ha assicurato il portavoce delle FFS. La capacità di transito al Sempione è purtroppo limitata in questo momento, ha ricordato, visto che sia sul lato svizzero che su quello italiano sono in corso lavori.

Il pericolo di ulteriori frane non ha nel frattempo permesso di iniziare le ricerche dell'operaio 29enne travolto ieri.
 
Norme più dure contro la corruzione

Il Consiglio federale vuole un inasprimento del diritto penale
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BERNA - Il Consiglio federale ha incaricato oggi Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare, entro la primavera prossima, un avamprogetto per inasprire il diritto penale in materia di corruzione e per perseguire d'ufficio la corruzione privata. La decisione è stata presa in seguito alle raccomandazioni di GRECO, il Gruppo di Stati contro la corruzione.
In un documento pubblicato recentemente, GRECO affermava che la Svizzera è uno dei pochi paesi occidentali a non disciplinare nella legge il finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Un secondo rapporto di valutazione invitava la Svizzera a perseguire la corruzione privata d'ufficio e non soltanto su querela.
Oggi il governo a deciso di far sue le raccomandazioni di quest'ultimo rapporto. Prima di prendere una decisione in merito al finanziamento dei partiti, il Consiglio federale vuole discuterne con una delegazione di GRECO.
GRECO è stato fondato nel 1999 per sorvegliare il rispetto delle disposizioni in materia di lotta alla corruzione del Consiglio d'Europa. L'organizzazione emette raccomandazioni - non vincolanti - e ne valuta l'applicazione. Ne fanno parte 47 paesi, tra cui, dal 2006, la Svizzera.



Il cambio franco-euro resta a 1.20

Lo ha deciso la BNS - Fascia di fluttuazione del Libor a tre mesi allo 0,0-0,25%
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BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) non modifica la sua politica monetaria. L'istituto di emissione ha comunicato oggi che mantiene così la fascia di fluttuazione del Libor a tre mesi allo 0,0-0,25%. È stata pure confermata la soglia minima di cambio con l'euro a 1,20 franchi. La BNS ribadisce di essere disposta ad acquistare divise in misura illimitata per fare rispettare questo livello.
La BNS ha focalizzato anche altri temi. L'idea, attualmente discussa in varie sedi, di costituire un fondo sovrano con le riserve di cambio della Banca nazionale svizzera (BNS) a prima vista può sembrare attraente. Tenuto conto però dell'attuale situazione in Svizzera e della politica monetaria del paese, essa è di scarsa utilità, secondo Thomas Jordan, presidente della direzione della BNS. Dal punto di vista dell'istituto di emissione tre ragioni si oppongono alla creazione di un fondo sovrano: in primo luogo la sua costituzione non sarebbe di alcun aiuto nel far prevalere la soglia minima di cambio. Decisiva è unicamente la determinazione dalla Banca nazionale nell'acquisto di divise in quantità illimitata, ha affermato Jordan nella conferenza stampa odierna.
In secondo luogo tutti gli investimenti effettuati all'estero sono esposti a rischi di cambio, sia che si tratti di prestiti statali, sia di azioni, beni immobiliari, materie prime o partecipazioni in infrastrutture, indipendentemente dal fatto che facciano parte del bilancio della BNS o di un fondo sovrano.


Borsa, soffrono i titoli CS e UBS

È la reazione alla richiesta della BNS sui fondi propri
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BERNA/ZURIGO - Forte calo questa mattina alla Borsa svizzera del titolo CS e, in modo più limitato dell'UBS, dopo la pubblicazione del rapporto sulla stabilità finanziaria elvetica. Infatti la Banca nazionale svizzera (BNS) ha chiesto alle due grandi banche di aumentare ancora i fondi propri. CS e UBS hanno fatto progressi negli ultimi anni nella dotazione di capitale, ma visti i rischi elevati dovuti alla crisi dell'euro ciò non è sufficiente, come si legge nel rapporto della stessa BNS. Poco prima delle 11 il titolo CS cedeva l'8,42% e quello dell'UBS il 2,51%.

Visto il ruolo dei due istituti bancari nell'economia elvetica, la BNS ritiene che un nuovo rafforzamento della loro capacità di resistenza sia indispensabile. A fine marzo 2012, i tassi dei capitali ponderati in funzione dei rischi, calcolati sulla base dei fondi propri in grado di assorbire le perdite e degli attivi a rischio conformemente a Basilea III nonché alla regolamentazione elvetica sulle banche troppo grandi per fallire, ammontavano a 5,9% per Credit Suisse e a 7,5% per UBS.
Inoltre, la BNS rileva che la capitalizzazione dei due istituti - in particolare CS - in base alle norme di Basilea III è inferiore alla media internazionale. Visto il loro peso, un livello superiore a questa media sarebbe più appropriato.

A Losanna stabile comunale di paglia

È il primo di tutta la Svizzera. Interamente bioclimatico, è costato 1,8 milioni
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LOSANNA - È stato inaugurato a Losanna il primo stabile amministrativo della Svizzera costruito in paglia, legno e terra. Interamente "bioclimatico", su due piani, ospita uffici, caffetteria e sala riunioni del servizio munipale dei parchi. L'investimento di 1,8 milioni di franchi è stato sostenuto dal Fondo comunale per lo sviluppo sostenibile e ha permesso a diverse categorie di artigiani di familiarizzarsi con tecniche edilizie innovative. Sarà aperto al pubblico questo sabato.
La prima casa in paglia di Losanna era stata costruita da un collettivo alternativo nel 2007: un incendio l'aveva distrutta nel dicembre dello stesso anno, poco dopo l'ordine di evacuazione emesso dal Comune. Quest'ultimo aveva tuttavia promesso che in futuro avrebbe sostenuto questo tipo di costruzione.
 
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Svizzera, stranieri in aumento

A fine aprile erano 1,79 milioni: il 3,2% in più rispetto allo scorso anno
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BERNA - Alla fine del mese di aprile in Svizzera vivevano 1.789.374 stranieri, il 3,2% in più di un anno prima. Il 65% proveniva da paesi dell'Unione europea o dell'Associazione europea di libero scambio (AELS). In Ticino a fine aprile vivevano 90.255 stranieri (+2,2% in un anno), nei Grigioni 32.627 (+3,2%), pari rispettivamente a una quota del 26,6 e del 22,1% della popolazione complessiva.
Dal maggio 2011 all'aprile 2012 sono immigrate in Svizzera complessivamente 145.741 persone (contro le 134.869 nei dodici mesi precedenti), mentre sono state 65.900 quelle che hanno lasciato il paese (numero quasi invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il 30 aprile la proporzione degli stranieri rispetto alla popolazione totale era del 22,6% (pari a un aumento di mezzo punto percentuale).
Il paese da cui è giunto il numero maggiore di nuovi immigrati è il Portogallo (12.337). Seguono i tedeschi (11.491), i kosovari (7.796), i francesi (4.193) e i polacchi (2.977). I paesi che hanno invece registrato il maggior calo sono la Serbia (-9.126), la Bosnia e Erzegovina (- 862), la Croazia (-848), lo Sri Lanka (-773) e la Turchia (-392). Queste cifre confermano la tendenza registrata negli ultimi anni.
Complessivamente tra maggio 2011 e aprile 2012 sono state naturalizzate 34.654 persone, contro 39.188 nei dodici mesi precedenti.
 
Svizzera, aconfessionali in aumento

È quanto emerge da uno studio dell'Ufficio federale di statistica
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NEUCHÂTEL - Alla fine del 2010, un quinto (20,1%) della popolazione in Svizzera si dichiarava aconfessionale: quasi il doppio (+8,9 punti percentuali) rispetto al censimento del 2000. I membri della Chiesa cattolica romana (38,8%) e di quella evangelica riformata (30,9%), le due principali confessioni, sono invece leggermente diminuiti (rispettivamente -3,7 e -3,2 punti).
È quanto risulta dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), in base ai quali la comunità islamica raggiungeva il 4,5% (+0,9 punti) e quella di confessione ebraica rappresentava lo 0,2% (stabili) della popolazione.
Nel raffronto regionale, la Chiesa cattolica rimane la comunità religiosa dominante in Vallese (76%), Appenzello Interno (74%), Giura (71%), Ticino (70%), Friburgo (64%) e nella Svizzera centrale (Uri, 84%; Obvaldo, 75%; Nidvaldo, 70,5%; Svitto, 66%; Lucerna, 65,5%).
 
Losanna verso la terza metropolitana

L'investimento preventivato è di 463 milioni di franchi - Il progetto è a Berna
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LOSANNA - Nell'ambito dei programmi di agglomerato sottoposti alla Confederazione, il Canton Vaud prevede di costruire una terza metropolitana, che collegherebbe Ouchy (in riva al lago a Losanna) alla zona della Blécherette (a nord del capoluogo). Un altro progetto riguarda la realizzazione di un tram fra Renens e Villars- Ste-Croix.
L'investimento complessivo è di 215 milioni per il tram, mentre la metropolitana M3 è preventivata a 463 milioni di franchi, ha indicato oggi il Consiglio di Stato. Entrambi i progetti - ha sottolineato il governo - rivestono un carattere urgente e dovrebbero essere realizzati nel quadriennio 2015-2018.
La loro anticipazione rispetto al calendario previsto in un primo tempo comporterà costi supplementari di circa 19 milioni all'anno che dovranno essere sopportati in parte dai comuni, in prima linea da Losanna. La questione del finanziamento delle infrastrutture di trasporto sarà tuttavia riesaminata nel quadro della prossima legislatura, rileva l'esecutivo.
 
Confederazione | Cronaca - 19 giu 2012 13:17
Gurtnellen, primi disagi su strada

Aumento del 5-10% di camion - Difficile il trasporto di merci pericolose
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BERNA - La chiusura della linea ferroviaria del San Gottardo a causa della frana di Gurtnellen (UR) non ha causato la temuta valanga di camion attraverso la galleria autostradale del San Gottardo: l'Ufficio federale delle strade (Ustra) ha constatato un aumento del 5-10%, circa 200 autocarri in più al giorno. Più difficile è per contro diventato il trasporto di prodotti pericolosi.
Tali trasporti sono vietati nella galleria stradale e il transito sul passo è impossibile per i semirimorchi, rammenta Thomas Rohrbach, portavoce dell'Ustra.
Anche il trasporto dell'ossigeno verso gli ospedali ticinesi è problematico. L'Ustra sta cercando soluzioni, ha aggiunto Rohrbach, senza fornire precisazioni.
Se i prodotti pericolosi sono una merce abituale per le Ferrovie, più delicato è il trasporto su gomma. Alcuni di essi possono infatti causare esplosioni. Il transito attraverso la galleria richiede la sua chiusura per gli altri utenti, spiega Rohrbach. Il convoglio è accompagnato dalla polizia e i pompieri devono essere pronti a intervenire. Una chiusura notturna potrebbe dunque essere una soluzione, aggiunge il portavoce.
I costi provocati dalla frana del 5 giugno a Gurtnellen sono ancora difficili da stimare. Le FFS li valutano a «decine di milioni» di franchi. Questa stima comprende il brillamento, i lavori di riparazione e le perturbazioni del traffico merci, con i dirottamenti. Rimane aperta la questione se le FFS debbano essere ritenute responsabili dei ritardi subiti dai viaggiatori.
 

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