Norme più dure contro la corruzione
Il Consiglio federale vuole un inasprimento del diritto penale
BERNA - Il Consiglio federale ha incaricato oggi Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare, entro la primavera prossima, un avamprogetto per inasprire il diritto penale in materia di corruzione e per perseguire d'ufficio la corruzione privata. La decisione è stata presa in seguito alle raccomandazioni di GRECO, il Gruppo di Stati contro la corruzione.
In un documento pubblicato recentemente, GRECO affermava che la Svizzera è uno dei pochi paesi occidentali a non disciplinare nella legge il finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Un secondo rapporto di valutazione invitava la Svizzera a perseguire la corruzione privata d'ufficio e non soltanto su querela.
Oggi il governo a deciso di far sue le raccomandazioni di quest'ultimo rapporto. Prima di prendere una decisione in merito al finanziamento dei partiti, il Consiglio federale vuole discuterne con una delegazione di GRECO.
GRECO è stato fondato nel 1999 per sorvegliare il rispetto delle disposizioni in materia di lotta alla corruzione del Consiglio d'Europa. L'organizzazione emette raccomandazioni - non vincolanti - e ne valuta l'applicazione. Ne fanno parte 47 paesi, tra cui, dal 2006, la Svizzera.
Il cambio franco-euro resta a 1.20
Lo ha deciso la BNS - Fascia di fluttuazione del Libor a tre mesi allo 0,0-0,25%
BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) non modifica la sua politica monetaria. L'istituto di emissione ha comunicato oggi che mantiene così la fascia di fluttuazione del Libor a tre mesi allo 0,0-0,25%. È stata pure confermata la soglia minima di cambio con l'euro a 1,20 franchi. La BNS ribadisce di essere disposta ad acquistare divise in misura illimitata per fare rispettare questo livello.
La BNS ha focalizzato anche altri temi. L'idea, attualmente discussa in varie sedi, di costituire un fondo sovrano con le riserve di cambio della Banca nazionale svizzera (BNS) a prima vista può sembrare attraente. Tenuto conto però dell'attuale situazione in Svizzera e della politica monetaria del paese, essa è di scarsa utilità, secondo
Thomas Jordan, presidente della direzione della BNS. Dal punto di vista dell'istituto di emissione tre ragioni si oppongono alla creazione di un fondo sovrano: in primo luogo la sua costituzione non sarebbe di alcun aiuto nel far prevalere la soglia minima di cambio. Decisiva è unicamente la determinazione dalla Banca nazionale nell'acquisto di divise in quantità illimitata, ha affermato Jordan nella conferenza stampa odierna.
In secondo luogo tutti gli investimenti effettuati all'estero sono esposti a rischi di cambio, sia che si tratti di prestiti statali, sia di azioni, beni immobiliari, materie prime o partecipazioni in infrastrutture, indipendentemente dal fatto che facciano parte del bilancio della BNS o di un fondo sovrano.
Borsa, soffrono i titoli CS e UBS
È la reazione alla richiesta della BNS sui fondi propri
BERNA/ZURIGO - Forte calo questa mattina alla Borsa svizzera del titolo
CS e, in modo più limitato dell'
UBS, dopo la pubblicazione del rapporto sulla stabilità finanziaria elvetica. Infatti la
Banca nazionale svizzera (BNS) ha chiesto alle due grandi banche di aumentare ancora i fondi propri. CS e UBS hanno fatto progressi negli ultimi anni nella dotazione di capitale, ma visti i rischi elevati dovuti alla crisi dell'euro ciò non è sufficiente, come si legge nel rapporto della stessa BNS. Poco prima delle 11 il titolo CS cedeva l'8,42% e quello dell'UBS il 2,51%.
Visto il ruolo dei due istituti bancari nell'economia elvetica, la BNS ritiene che un nuovo rafforzamento della loro capacità di resistenza sia indispensabile. A fine marzo 2012, i tassi dei capitali ponderati in funzione dei rischi, calcolati sulla base dei fondi propri in grado di assorbire le perdite e degli attivi a rischio conformemente a Basilea III nonché alla regolamentazione elvetica sulle banche troppo grandi per fallire, ammontavano a 5,9% per Credit Suisse e a 7,5% per UBS.
Inoltre, la BNS rileva che la capitalizzazione dei due istituti - in particolare CS - in base alle norme di Basilea III è inferiore alla media internazionale. Visto il loro peso, un livello superiore a questa media sarebbe più appropriato.
A Losanna stabile comunale di paglia
È il primo di tutta la Svizzera. Interamente bioclimatico, è costato 1,8 milioni
LOSANNA - È stato inaugurato a Losanna il primo stabile amministrativo della Svizzera costruito in paglia, legno e terra. Interamente "bioclimatico", su due piani, ospita uffici, caffetteria e sala riunioni del servizio munipale dei parchi. L'investimento di 1,8 milioni di franchi è stato sostenuto dal Fondo comunale per lo sviluppo sostenibile e ha permesso a diverse categorie di artigiani di familiarizzarsi con tecniche edilizie innovative. Sarà aperto al pubblico questo sabato.
La prima casa in paglia di Losanna era stata costruita da un collettivo alternativo nel 2007: un incendio l'aveva distrutta nel dicembre dello stesso anno, poco dopo l'ordine di evacuazione emesso dal Comune. Quest'ultimo aveva tuttavia promesso che in futuro avrebbe sostenuto questo tipo di costruzione.