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Sette atenei svizzeri tra i 200 al top

Classifica internazionale del "Times Higher Education" premia l'ETHZ: è 12.
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BOSTON - Sette università svizzere figurano fra le 200 migliori al mondo, stando a una classifica pubblicata mercoledì dalla rivista britannica «Times Higher Education» per il biennio 2012- 2013. Ad eccezione delle due migliori, i Politecnici federali di Zurigo (passato dal 15.mo al 12.esimo rango) e Losanna (dal 46.esimo al 40.esimo), le altre hanno però perso terreno. «Tenendo conto delle sue dimensioni la Svizzera ottiene un risultato straordinario», commenta Phil Baty, redattore responsabile della classifica in una nota. Da rilevare inoltre che il Politecnico di Zurigo è la migliore università al di fuori dei Paesi anglosassoni.
Perdono invece terreno gli altri atenei svizzeri. Quello di Zurigo passa dal 61.esimo all'89.esimo posto, quello di Losanna dal 116.esimo al 130.esimo e quello di Ginevra dal 130.esimo al 133.esimo. Arretrano ancora di più Basilea, dal 111.esimo al 142.esimo, e Berna, dal 112.esimo al 152.esimo. A contendersi i primi posti continuano a essere le università statunitensi e britanniche. In testa troviamo il California Institute of Technology, davanti a Stanford e Oxford, seconde a pari merito. Sul gradino più basso Harvard, che perde leggermente terreno. Avanzano gli atenei asiatici, in particolare cinesi, dopo massicci investimenti statali.
Gli autori rilevano la perdita di velocità delle università occidentali, gravate da problemi budgetari legati alla difficile congiuntura, a scapito di quelle orientali. L'Olanda, con 12 università tra le prime 200, costituisce un'eccezione.
 
Julius Bär taglierà almeno 850 posti

La banca privata zurighese intende così aumentare la redditività
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ZURIGO/LONDRA - La banca privata zurighese Julius Baer prevede di sopprimere tra il 15% e il 18% dei suoi effettivi dopo l'acquisto delle attività internazionali di Merril Lynch. I tagli, che dovrebbero consentire di accrescere la redditività, concerneranno tra gli 850 e i 1.030 posti di lavoro su un totale di 5.700, ha indicato oggi il gruppo bancario in occasione della giornata degli investitori di Londra.
Julius Bär non ha fornito dettagli circa l'impatto delle misure sulle oltre 50 sedi che gestisce. Stando a un portavoce della banca interrogato dall'ats, le capacità saranno adattate soprattutto laddove vi sono sovrapposizioni. A suo avviso, le ripercussioni maggiori si avranno al di fuori della Svizzera.
L'istituto zurighese aveva annunciato lo scorso 13 agosto il rilevamento dall'americana Merril Lynch delle attività di amministrazione patrimoniale al di fuori degli Stati Uniti. Il prezzo di acquisto era stato stimato a 860 milioni di franchi: era infatti stato fissato all'1,2% dei fondi trasferiti, pari a una cifra compresa fra 57 e 72 miliardi di franchi. Le attività rilevate occupano oltre 2.200 persone nel mondo.
 
Il Vallese accelera sull'energia solare

Il governo chiede al Gran Consiglio un milione in più per potenziare la ricerca
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SION - Il governo vallesano chiederà al Gran Consiglio un credito supplementare di un milione di franchi per fare del cantone un centro di competenze in materia di risorse energetiche di derivazione solare. Intanto, nel cantone è entrata in attività una seconda centrale solare di grandi dimensioni.
"Il cantone dispone già di competenze nel campo della idro- elettricità, ma vuole fare di più per quanto concerne le altre fonti" ha dichiarato oggi il consigliere di Stato Jean-Michel Cina, tanto più in previsione dell'abbandono del nucleare. "Dobbiamo diventare un vero laboratorio vivente" ha aggiunto Cina.
L'energia solare, in particolare, sembra aver trovato un terreno favorevole nel cantone: nella zona industriale di Fully, il tetto di una centrale di distribuzione della frutta è stato equipaggiato con pannelli solari in grado di coprire il fabbisogno di 350 economie domestiche: è la seconda centrale fotovoltaica sistemata in Vallese sul tetto di uno stabile industriale e la più grande attualmente nel cantone (come sottolinea il distributore Energie Sion Région). La sua superficie è di 8000 metri quadrati, contro 7500 per la centrale ricavata lo scorso dicembre sul tetto di un'azienda di Saxon.




Expo 2015: ecco lo Swiss Pavillion

È stato presentato oggi a Milano il modellino del padiglione elvetico
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MILANO - È stato presentato oggi il modellino del padiglione della Svizzera per l'Expo 2015 di Milano. Nel capoluogo lombardo, alla presentazione, c'erano il CEO della manifestazione Giuseppe Sala, il segretario generale dell'International Exhibition Bureau Vicente Loscertales e il console svizzero Massimo Baggi (vedi Gallery).
 
Volano critiche sui Gripen

Commissione sicurezza indignata con il Governo per quelle sul lavoro svolto
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BERNA - Ennesima puntata nel gioco delle ripicche tra la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale e il Consiglio federale. La Commissione, ha detto oggi davanti ai media Chantal Galladé (PS/ZH), ha inviato una lettera al Governo per esprimere il proprio disappunto circa la critiche, anche aspre, espresse dall'Esecutivo all'indirizzo della Sottocommissione che si è occupata dell'acquisto dei nuovi jet da combattimento svedesi Gripen.
In alcuni suoi rilievi il Governo lascia intendere che la Sottocommissione avrebbe lavorato male. «Un rimprovero che ha indignato più di uno di noi e che non abbiamo intenzione di accettare a cuor leggero», ha dichiarato la consigliera nazionale. Ad ogni modo, il lavoro della Sottocommissione non è finito, ha spiegato Galladé, dal momento che dovrà esaminare nei dettagli il contratto quadro firmato col Governo svedese per la realizzazione e fornitura dei caccia. In particolare, ci sono punti del documento che dovranno essere esaminati attentamente, come gli affari di compensazione.
Questa ennesima analisi non dovrebbe ritardare la presentazione del programma di armamento del Governo, che dovrebbe avvenire normalmente in novembre. I lavori della Sottocommissione, ha detto Galladé, dovrebbero concludersi in gennaio per essere subito discussi dalla CPS degli Stati, onde permettere alla camera dei Cantoni di esaminare il programma di armamento - Gripen compresi - in marzo durante la sessione primaverile. In giugno, spetterebbe al Nazionale discuterne.
 
Energia, occhi puntati su Biasca

Alacaes autorizzata a realizzare il suo innovativo sistema di stoccaggio ad aria
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BELLINZONA - Il piccolo tunnel realizzato da AlpTransit tra Biasca e Pollegio è al centro dell'interesse del settore energetico a livello mondiale. La Alacaes SA con sede nel Borgo ha infatti ottenuto l'autorizzazione a testare il suo innovativo sistema di stoccaggio ad aria compressa che entro il 2015 potrebbe trasformare il cunicolo in un mega deposito di energia per il sistema elettrico europeo immagazzinando l'elettricità prodotta dal fotovoltaico e dall'eolico quando la domanda è bassa per restituirla quando occorre. E ciò senza particolari impatti sull’ambiente, con un rendimento attorno al 75% almeno pari a quello dei tradizionali impianti îdroelettrici di pompaggio-turbinaggio, ma a costi decisamente più contenuti. Alacaes è convinta di aver trovato il modo di gestire al meglio la trasformazione dell’energia riducendo al minimo le perdite legate alla sua conversione da elettricità in aria compressa e viceversa. Ciò tramite un test di stoccaggio basato sulla semplice ghiaia. I test sulla tenuta della roccia del cunicolo previsti nel 2013 diranno se la piccola società di Biasca dal 2014 sarà in grado di sfruttare la sua tecnologia battendo sul tempo la concorrenza dei colossi impegnati nella sfida.

10.10.2012 - 06:00


:-? ;) :lol::lol::lol::lol::lol::lol:
 
L'orso M13 torna a casa

Dopo una settimana in Italia è rientrato in Valposchiavo
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VALPOSCHIAVO - Dopo una settimana passata in Italia M13 è tornato nei Grigioni. L’orso è stato avvistato nella notte tra domenica e lunedì in Valposchiavo. Lo conferma l’Ufficio per la caccia e la pesca grigionese. Lunedì primo ottobre il plantigrado aveva lasciato la valle grigionitaliana per avventurarsi in Valdidentro (Provincia di Sondrio). Domenica notte è stato segnalato in zona Sassablo. I guardiacaccia monitoreranno i suoi spostamenti. È probabile che raggiunga il fondovalle. Chi lo vede è invitato ad avvisare le autorità.

9.10.2012 - 05:59
 
Una svolta energetica è possibile

Secondo Swisscleantech è necessario l'appoggio di cittadini, aziende e politica
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BERNA - In Svizzera, una svolta energetica è possibile se tutti - cittadini, aziende e governo - ci credono. È quanto ha sottolineato oggi a Berna l'associazione Swisscleantech che si batte per un'economia sostenibile. A una settimana dalla presentazione della strategia energetica del Consiglio federale, il presidente Nick Beglinger ha ribadito che l'uscita del nucleare rappresenta un'occasione unica per un cambiamento di paradigma.
Beglinger ha colto l'occasione per illustrare gli obiettivi strategici di Swisscleantech entro il 2050: in primis, accrescere il grado di auto-approvvigionamento energetico, portandolo al 70% della produzione energetica totale. Secondariamente, rafforzare la competitività elvetica in materia di energie rinnovabili, creando nel contempo nuovi impieghi in questo settore.
Secondo il presidente di Swisscleantech, occorre attuare misure di efficienza energetica e di riduzione del consumo, senza tuttavia peggiorare la qualità di vita dei cittadini. Beglinger ritiene inoltre possibile la fornitura di energia elettrica prodotta al 100% con energie rinnovabili (in Svizzera e all'estero) entro il 2050, senza portare pregiudizio alla biodiversità. Altro obiettivo ambizioso, infine, è la riduzione della produzione annua di CO2 pro capite a una tonnellata entro la metà del 21esimo secolo, contro le attuali 11 tonnellate.






Ridurre del 35% l'energia consumata

È l'obiettivo del Consiglio federale entro il 2035
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BERNA - Il Consiglio federale intende ridurre entro il 2035 del 35% il consumo medio pro capite di energia - elettricità e energia generata da fonti fossili - e sostituire la corrente prodotta dalle centrali atomiche con miglioramenti nell'efficienza e una maggiore produzione da fonti rinnovabili. Questi a grandi linee gli obiettivi della strategia energetica 2050, approvati oggi, venerdì, dal Governo, e che gli ambienti interessati potranno studiare, nell'ambito della procedura di consultazione, fino al 31 gennaio 2013. Nessuna decisione invece circa la riforma fiscale ecologica, seconda fase di questo progetto ambizioso.
L'attuazione della prima fase richiede, stando a una nota odierna del Dipartimento federale dell'energia (DATEC), una revisione totale delle legge sull'energia e altre modifiche legislative.
Su incarico del Governo, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) dovrà preparare entro il 2014 - seconda fase della strategia energetica 2050 - una riforma fiscale ecologica.
Nella prima fase delle trasformazione, l'Esecutivo intende ridurre entro il 2035 il consumo annuo pro capite di energia elettrica del 35% rispetto al 2000, mentre il consumo di energia deve stabilizzarsi a partire dal 2020. Si prevede di incrementare la produzione di energia idroelettrica annua di almeno 37.400 GWh entro il 2035. Sempre entro quella data, la quota delle energie rinnovabili dovrà aumentare fino a 11.940 GWH.
 
cdt

Investire per l'innovazione energetica

In vista dell'uscita dal nucleare il Governo propone un credito di 200 milioni
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BERNA - Investire 202 milioni di franchi per il rafforzamento della ricerca e dell'innovazione energetica fra il 2013 e il 2016. È quanto propone il Consiglio federale in un piano d'azione trasmesso oggi alle Camere. Il pacchetto comprende mezzi supplementari per 142 milioni e 60 milioni provenienti dallo stanziamento destinato ai Politecnici federali.
La decisione di uscire dal nucleare implica una maggiore efficienza energetica e un aumento della produzione di energia rinnovabile, si legge in una nota della Segreteria di Stato per l'educazione e la ricerca. Il piano d'azione è orientato sul lungo termine e basato sugli obiettivi della strategia energetica 2050. Entro il 2020 saranno costituiti sette centri di competenza e istituiti 30 gruppi di ricerca con relative nuove cattedre.
Il progetto del governo prevede di destinare 60 milioni di franchi allo sviluppo della ricerca e alla costituzione e gestione delle infrastrutture di ricerca necessarie nei Politecnici federali. Altri 118 milioni saranno assegnati al programma di promozione «Energia», della Commissione per la tecnologia e l'innovazione (CTI) e del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS).
Si propone infine di sostenere con 24 milioni di franchi il programma di promozione delle nuove leve «Energia» del FNS.

17.10.2012 - 12:48
ats
 
cdt


Svizzera, nuove sanzioni alla Siria

Bloccati i capitali di altre due società e di 28 dignitari del regime di Assad
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BERNA - Berna adotta nuove sanzioni contro il regime siriano di Bashar al Assad: sono stati bloccati i capitali di altre due società (la Megartade ed Expert Partners, sospettate di aver acquistato armi o materiali usati per la repressione) e di 28 dignitari. A questi ultimi è stato inoltre vietato l'ingresso in Svizzera. Le misure entreranno in vigore domani. Le persone interessate dai provvedimenti - contenuti in un'ordinanza pubblicata oggi dal Dipartimento federale dell'economia (DFE) - sono ministri, ex ministri o appartenenti alla cerchia del presidente.
 
Confrontare i prezzi con un clic

Attivato un nuovo sito per paragonare i costi in Svizzera e nei Paesi confinanti
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BERNA - Le associazioni dei consumatori e l'Ufficio federale del consumo (UFDC) hanno messo oggi in rete un portale internet che fornisce un'istantanea dei prezzi praticati in Svizzera e nei Paesi confinanti. Grazie al sito barometrodeiprezzi.ch (vedi link) è così possibile sapere per quali prodotti le differenze sono elevate e per quali, invece, sono ridotte.
Il portale - realizzato e gestito dall'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI) e dalle consorelle romande e svizzero tedesche FRC, KF e SKS, con il sostegno dell'UFDC - permetterà di migliorare la trasparenza dei prezzi, afferma un comunicato.
Concretamente, le organizzazioni dei consumatori verificano i prezzi di prodotti identici in Svizzera, Germania, Austria, Francia e Italia, e riportano le differenze sul portale. I rilevamenti sono stati eseguiti per cosmetici, vestiti, scarpe, derrate alimentari e riviste. Nei prossimi mesi verranno pubblicati i confronti nei settori dei giocattoli, dell'elettronica e degli articoli sportivi.
I primi dati disponibili hanno permesso di evidenziare che le differenze di prezzo sono più accentuate tra le riviste, le derrate alimentari e i cosmetici. Meno variazioni esistono invece per i vestiti e le scarpe.





Vino, Italia primo produttore

Sorpassata la Francia con un raccolto stimato in 40,8 milioni di ettolitri
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ROMA - L'Italia sorpassa la Francia e diventa il primo produttore mondiale di vino con un raccolto stimato in 40,8 milioni di ettolitri nel 2012. La stima a vendemmia praticamente conclusa è della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti (Coldiretti).
La produzione ha registrato un calo del 3% rispetto allo scorso anno contro però quello registrato in Francia del 19% a 40,5 milioni di ettolitri (-26 per cento per lo champagne). Una riduzione della produzione di vino si è fatta sentire anche livello globale dove si stimano 248,2 milioni di ettolitri, il minimo dal 1975 e il 6 per cento in meno rispetto al 2011 anche per effetto del calo registrato in Spagna (-6 per cento) che si classifica come terzo produttore mondiale con 31,5 milioni di ettolitri.
Tra gli altri grandi produttori cresce invece il raccolto negli Stati Uniti a 20,6 milioni di ettolitri (+7%), cala in Argentina a 11,8 milioni di ettolitri (-24%), sale in Australia a 11,6 milioni di ettolitri (+4%) e in Sud Africa con 10 milioni di ettolitri (+4%).
 
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