trebla
Forumer storico
La storia dell'uomo non insegna, ma si ripete.....
Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 2 (19 lettori)
- Creatore Discussione Flow71
- Data di Inizio
Lup@stro
Parecchio Utente
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Flow71
VentoDivino
Germania: BDI, Brexit colpira' duro economia
BERLINO (MF-DJ)--Il voto britannico favorevole all'uscita dall'Unione
Europea colpira' l'economia tedesca "in modo duro e immediato".
A prevederlo e' la BDI (Bundesverband der Deutschen Industrie), la
Federazione delle industrie tedesche, chiedendo una maggior integrazione
tra i membri dell'Unione.
"Ci aspettiamo per i prossimi mesi un significativo declino delle
attivita' commerciali con la Gran Bretagna", ha sottolineato il numero uno
dell'associazione Markus Kerber, paventando "una probabile sofferenza" per
gli scambi bilaterali.
Nel Regno Unito sono quasi 400 mila i lavoratori impiegati da filiali
locali di aziende tedesche, secondo i dati forniti dalla federazione. "I
dipendenti affrontano tempi incerti", ha aggiunto Kerber.
Per la BDI i settori che probabilmente subiranno il maggior impatto
della Brexit sono automotive, energia, telecomunicazioni, elettronica,
metalli, catene commerciali e servizi finanziari.
Quanto alla richiesta di maggior integrazione tra gli altri membri della
Ue, Kerber ha sostenuto che "rafforzando il mercato unico europeo, in
particolare su servizi digitali, mercato dei capitali o energia, i
vantaggi dell'idea europea diventano tangibili". Pertanto i governi devono
lavorare insieme per rendere la Ue "piu' convincente" per i suoi
cittadini.
Per l'associazione delle imprese della chimica VCI, l'esito del
referendum e' un cattivo segnale per l'economia europea in un momento di
leggera ripresa. "Le conseguenze saranno una minor crescita economica nei
paesi dell'Unione Europea e una piu' debole attivita' di esportazione.
Tutti abbiamo bisogno di un'Europa politicamente unita ed economicamente
forte", ha chiesto la VCI.
Infine l'associazione delle compagnie assicurative ha chiesto riforme
che garantiscono all'Europa prosperita' economica e stabilita' politica.
La competitivita' della Ue dovrebbe essere rafforzata tramite "la riforma
delle sue istituzione e la fine di un zeolo normativo spesso eccessivo",
ha concluso il presidente Alexander Erdland.
BERLINO (MF-DJ)--Il voto britannico favorevole all'uscita dall'Unione
Europea colpira' l'economia tedesca "in modo duro e immediato".
A prevederlo e' la BDI (Bundesverband der Deutschen Industrie), la
Federazione delle industrie tedesche, chiedendo una maggior integrazione
tra i membri dell'Unione.
"Ci aspettiamo per i prossimi mesi un significativo declino delle
attivita' commerciali con la Gran Bretagna", ha sottolineato il numero uno
dell'associazione Markus Kerber, paventando "una probabile sofferenza" per
gli scambi bilaterali.
Nel Regno Unito sono quasi 400 mila i lavoratori impiegati da filiali
locali di aziende tedesche, secondo i dati forniti dalla federazione. "I
dipendenti affrontano tempi incerti", ha aggiunto Kerber.
Per la BDI i settori che probabilmente subiranno il maggior impatto
della Brexit sono automotive, energia, telecomunicazioni, elettronica,
metalli, catene commerciali e servizi finanziari.
Quanto alla richiesta di maggior integrazione tra gli altri membri della
Ue, Kerber ha sostenuto che "rafforzando il mercato unico europeo, in
particolare su servizi digitali, mercato dei capitali o energia, i
vantaggi dell'idea europea diventano tangibili". Pertanto i governi devono
lavorare insieme per rendere la Ue "piu' convincente" per i suoi
cittadini.
Per l'associazione delle imprese della chimica VCI, l'esito del
referendum e' un cattivo segnale per l'economia europea in un momento di
leggera ripresa. "Le conseguenze saranno una minor crescita economica nei
paesi dell'Unione Europea e una piu' debole attivita' di esportazione.
Tutti abbiamo bisogno di un'Europa politicamente unita ed economicamente
forte", ha chiesto la VCI.
Infine l'associazione delle compagnie assicurative ha chiesto riforme
che garantiscono all'Europa prosperita' economica e stabilita' politica.
La competitivita' della Ue dovrebbe essere rafforzata tramite "la riforma
delle sue istituzione e la fine di un zeolo normativo spesso eccessivo",
ha concluso il presidente Alexander Erdland.
