Non sono Giovanni Paolo II (), ma sono solo parzialmente d'accordo.
Sta scritto nell'articolo 49 della Costituzione.
Qui una lettura : PARTITI POLITICI ITALIANI -
Corollario 4 del 49 Cost : i partiti devono rispettare il metodo democratico.
Lo si desume anche dai lavori preparatori.
Oppure qui senato.it - Legislatura 16ª - Disegno di legge N. 3158
W il Professor Elia http://www.istitutodegasperi-emilia-romagna.it/pdf/saggi_Elia-Merlini.pdf
(estratto da : La Democrazia nei Partiti. La Democrazia dei Partiti)
E per finire il Motore dei Padri Costituenti : Piero Calamandrei ( ) : "l'organizzazione democratica dei partiti è presupposto indispensabile perchè si abbia anche fuori di essi una vera democrazia"
Per chi fosse interessato NOTE MINIME IN TEMA DI DEMOCRAZIA INTERNA DEI PARTITI POLITICI | Associazione dei Costituzionalisti
Una premessa doverosa, perché probabilmente è un punto su cui ho sorvolato nei miei post precedenti: ritengo che sia senz'altro auspicabile (e positivo) per un partito essere organizzato internamente come una democrazia. Per una serie di ragioni che non sto ad elencare, confido che almeno su questo saremo d'accordo
Questo però resta attualmente un auspicio, non un obbligo di legge.
Mi sta benissimo un disegno di legge come quello che hai linkato, se passasse ne sarei più che felice come cittadino e se toccasse a me votare darei convintamente il mio "SI".
Trovo però forzata (anche se comprensibile nelle intenzioni) l'interpretazione dell'art. 49, in assenza di una legge che disponga altrimenti. Semanticamente, concorrere con metodo democratico è il fine che i cittadini vogliono ottenere attraverso la libera associazione partitica. La Carta non impone al partito di darsi un ordinamento interno piuttosto che un altro: l'importante, appunto, è che il partito non sia anti-democratico (altrimenti un gruppo di persone potrebbero fondare un partito che rispetti la democrazia interna, ma cerchi di imporre il proprio leader come dittatore).
Questo detto, attualmente resto dell'idea che l'ordinamento interno è uno strumento del partito, che al partito deve essere funzionale: per esempio, per consentire al partito stesso di mantenere il contatto con la propria base, o per cercare di ottenere il voto anche di quelle persone che vi si riconoscono solo in parte, o in generale per arrivare agli obiettivi che il partito si prefigge.
Per questo non condivido l'atteggiamento di chi attacca un partito basandosi sull'ordinamento che quel partito si da. Un partito va valutato (ed eventualmente attaccato) a priori per quel che propone, a posteriori per quel che fa/ottiene. Criticare un partito (o reputarlo migliore di altri) sulla base del proprio regolamento interno è un'operazione senz'altro possibile, che probabilmente offre un buon ritorno mediatico,, ma che a parer mio non trova conforto nel nostro attuale apparato istituzionale.
Ciao,
trovami uno straccio di costituzionalista che sia d'accordo con te (neanche il povero Miglio, che costituzionalista tout court non era).
Il mio primo link è chiarissimo, idem i lavori preparatori e quello che ha detto Calamandrei.
Poi ognuno ha la sua idea.
***Quello che i Padri Costituenti (e avevano ragione) temevano costituzionalizzando la previsione che anche all'interno i partiti seguissero il metodo democratico era che qualcuno successivamente avrebbe dovuto arrogarsi il compito di implementare tale controllo. Essendo appena finita la Dittatura Fascista preferirono non andare oltre. ****
Fortunatamente, è lecito dissentire anche dai grandi
Non sono un costituzionalista comunque, mai oserei issarmi su un simile piedistallo
Ci sta, e la preoccupazione era più che comprensibile.
Ma ad oggi la lettera della Carta parla in un certo modo, ed alla lettera dobbiamo attenerci. La riprova sta nel fatto che partiti che al loro interno sono tutt'altro che democratici esistono, prendono voti e nessuno mette in dubbio il loro diritto a fare entrambe le cose.
Possiamo dire che sarebbe il caso di andare oltre? Certamente si.
Dobbiamo però accettare il fatto che la nostra Carta sia perfettibile o comunque vada adattata ai tempi mutati, cosa che alle orecchie di molti suona peggio che una bestemmia in chiesa...
vedo che il nodo del web sta venendo fuori...
peccato che il 99% dei grillini non se ne renda conto... e questo la dice tutta sulla loro profondità di pensiero
per fortuna ho tirato la carretta che oggi e me ne vado a letto soddisfatto...
Ma qui uno vale uno.
La tua opinione è ultralegittima. Ortino ( ) ti avrebbe bocciato... (magari argomentavi alla grande e ti proponeva per il Dottorato)
Fin'ora (poi mi becco del "Dottor Sottile" dal Compagno di Sezione) nessun partito è stato antidemocratico al suo interrno.
Sul M5S non lo so. Impedire un referendum previsto dallo Statuto , non chiarire la governance del movimento etc etc mi dà da pensare.
Forza Nuova (per quel che ho letto) è democraticissimo.
A Gianroberto preferisco Marcellino.
A Rocco Casalino preferisco Daniele Capezzone.
E' la legge sul finanziamento pubblico ai partiti .