Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

Spendo una parola anche su questo tema, che secondo me rappresenta in modo splendido come per l'italiano medio la politica sia affrontata con lo stesso approccio che si segue quando allo stadio si tifa per la squadra del cuore.

Una curva per l'abolizione senza se e senza ma, incurante degli effetti che questo avrebbe.
L'altra curva arroccata a difesa dello status quo, sorda alla richiesta di cambiamento che arriva dal Paese.

Come uscirne? Da un partito che si definisce di centro sinistra, troverei sensata una proposta che
1) riducesse il finanziamento a quanto effettivamente necessario.
2) indicizzasse il finanziamento medesimo agli stipendi delle famiglie. Un discreto incentivo a fare qualcosa di concreto, un modo per dire ai cittadini "siamo sulla stessa barca", una proposta naif finché si vuole ma che permetterebbe alle persone di sentire la politica un po' più vicina, e magari di smussare la rabbia che circola nelle strade.

Che certi signori non sappiano nemmeno ipotizzare una proposta di questo genere, mi fa capire come mai i suddetti riescano sistematicamente a perdere contro nani, ballerine e comici riciclatisi in un mestiere che non dovrebbe essere esattamente il loro... ;)
Di nuovo in totale accordo ... :up: ;)
 
Sul finanziamento pubblico ai partiti...

Anche qui: ognuno ha il pieno diritto di illustrare le proprie idee, comprese quelle di un finanziamento "indicizzato"....

Però non sarebbe male rimanere un filo più agganciati alla realtà.

Se si facesse così, non si fantasticherebbe di "arroccamenti" sullo status quo. Anche senza ricordare i tagli già apportati nel 2012 al finanziamento pubblico dei partiti per iniziativa del PD (tagli indubbiamente insufficienti), non sarebbe un servizio alla verità riconoscere la disponibilità manifestata da Bersani?


Direzione Pd: «Sì a Bersani», il segretario: «Ok taglio finanziamento ai partiti» - ilPunto.it

Partiti, Bersani: Prontissimi a rivedere meccanismo di finanziamento - ilVelino/AGV NEWS
 
per "grillini" intendi l'elettorato attivo e passivo?
vorrei capire se ho di fronte qualcuno che mi accomuna all'identikit del perfetto imbecille :)
mi pare che la matrice della polemica siano i due giornalisti (se così si possono chiamare) di repubblica...certamente la selezione del M5S è perfettibile e sconta più che la malizia (i giornalisti di partito la vedono ovunque tranne nella proprietà che guida la loro penna) l'ingenuità: almeno pare a me, che sono ingenuo, tenero. Si può dire che al mondo non vi sia persona più candida :D
ma insomma...se con i "potrebbe" e i "forse" si può fare un articolo, il giudizio sulle ipotesi dovrebbe essere quantomeno prudente

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il mio personale sostegno ai due (altrettanto candidi) marò: non deve essere facile passare da un attrezzatissimo cinque stelle (albergo non movimento) ad una squallida caserma

lungi da me la vena polemica e tantomeno offensiva:
mi citi un post dove ho scritto la parola "imbecille"?
ho parlato esclusivamente dell'ignoranza su cui si fonda il "programma" grillino
ho parlato della scarsa profondità di pensiero nel regolare la gestione del partito rendendolo intellettualmente fragile

e di fronte ai problemi vedo solo sbattere i pugni sul petto in segno di vittoria

non mi aspettavo niente, non sono deluso nè sorpreso, ma, rassegnato a priori, spero bene di poter dire la mia
 
PS la rinuncia al finanziamento è un buonissimo sistema per fidelizzare il proprio elettorato... è un investimento... e non poteva far altro. E' come se avesse vinto il nano e non avesse tolto l'ici

scontato

non che non sia apprezzabile, ma ognuno aveva il suo cavallo di battaglia
 
2) indicizzasse il finanziamento medesimo agli stipendi delle famiglie. Un discreto incentivo a fare qualcosa di concreto, un modo per dire ai cittadini "siamo sulla stessa barca", una proposta naif finché si vuole ma che permetterebbe alle persone di sentire la politica un po' più vicina, e magari di smussare la rabbia che circola nelle strade.

quindi io lavoro 12 ore al giorno, un po' il sabato e un po' la domenica, e siccome ho la busta paga più alta devo pagare di più :wall:

io mi sono un po' rotto il capzo

ma dov'è la meritocrazia di cui tutti si abbelliscono la bocca?

appiattiamo, appiattiamo pure che poi voglio vedere chi si fa il cu.lo per fare la differenza sul mercato, perchè a rollare soldi in borsa è facile, ma far prodotti per vincere la concorrenza straniera è un'altra cosa
 
quindi io lavoro 12 ore al giorno, un po' il sabato e un po' la domenica, e siccome ho la busta paga più alta devo pagare di più :wall:

io mi sono un po' rotto il capzo

ma dov'è la meritocrazia di cui tutti si abbelliscono la bocca?

appiattiamo, appiattiamo pure che poi voglio vedere chi si fa il cu.lo per fare la differenza sul mercato, perchè a rollare soldi in borsa è facile, ma far prodotti per vincere la concorrenza straniera è un'altra cosa
No, mi hai frainteso.
Al momento la legge dice che i partiti ricevono una somma dallo Stato, diciamo 1.000€. Questa somma è presa dal bilancio dello Stato e suddivisa tra i vari partiti, secondo criteri stabiliti dalla legge.
Parimenti questa somma varia nel tempo, sempre secondo criteri stabiliti dalla legge.
Propongo di inserire tra questi criteri un'"indicizzazione" ai salari/stipendi percepiti dai lavoratori, ma non che questa debba diventare un'imposta nuova che gravi sulle persone ;)

In questo modo i partiti avrebbero un incentivo economico (che spesso è più efficace di tante altre considerazioni) a:
- Fare in modo che le retribuzioni si alzino
- Fare qualcosa contro il lavoro nero

Insomma, mi sembra un discreto incentivo... ;) ma ripeto: non si tratta di introdurre una nuova imposta, solo di modulare diversamente un gettito già previsto dalla legge.
 
Se si facesse così, non si fantasticherebbe di "arroccamenti" sullo status quo. Anche senza ricordare i tagli già apportati nel 2012 al finanziamento pubblico dei partiti per iniziativa del PD (tagli indubbiamente insufficienti), non sarebbe un servizio alla verità riconoscere la disponibilità manifestata da Bersani?

Dispostissimo, Rott. Non sto contestando il fatto che Bersani abbia aperto in tale senso e a differenza di altri ho apprezzato che il finanziamento sia stato tagliato nella passata legislatura, se in modo sufficiente o no passo - non ho le competenze per fare una valutazione del genere.

Però visto che abbiamo visto in passato liste di domande poste ai leader di questo o quello schieramento, avrei qualche semplice domanda da porre a Bersani, magari tu potresti fare da tramite ;)

- Non ricordo (ma potrei non aver prestato abbastanza attenzione, non è una frase retorica) che il PD abbia affrontato questo tema durante la campagna elettorale, mentre Grillo affondava in modo sempre più convinto. Non sarebbe stato il caso di affrontare il problema allora, per non trovarsi in difficoltà adesso?

- Siete disponibili a rivedere il finanziamento. Santo Cielo, è troppo chiedere una proposta concreta? Taglieremo X, rimoduleremo Y, cambieremo Z. Se le cose vanno come sperate a giorni avrete l'incarico di formare un governo, per avere qualche "dettaglio implementativo" quanto bisogna ancora aspettare?

- La mia proposta può essere una fesseria (e se qualcuno è in grado di smontarla nel merito mi farà un piacere, se le mie idee sono fuori dal mondo preferisco accorgermene prima di sbattere il naso contro la realtà), ma tra tutti si potrà pensare qualcosa di meglio? Qualcosa che mandi un segnale alla gente "Non avete bisogno di correre dietro a pifferai magici, abbiamo deciso di cambiare le cose e QUESTO è un modo - anche simbolico - per farvi capire che ci sentiamo sulla vostra stessa barca"?

Altrimenti se si torna al voto Grillo e il cav. faranno il pieno, e vedo che pure Renzi smania dalla voglia di bruciarsi in questi giorni...
 
Spendo una parola anche su questo tema, che secondo me rappresenta in modo splendido come per l'italiano medio la politica sia affrontata con lo stesso approccio che si segue quando allo stadio si tifa per la squadra del cuore.

Una curva per l'abolizione senza se e senza ma, incurante degli effetti che questo avrebbe.
L'altra curva arroccata a difesa dello status quo, sorda alla richiesta di cambiamento che arriva dal Paese.

Come uscirne? Da un partito che si definisce di centro sinistra, troverei sensata una proposta che
1) riducesse il finanziamento a quanto effettivamente necessario.
2) indicizzasse il finanziamento medesimo agli stipendi delle famiglie. Un discreto incentivo a fare qualcosa di concreto, un modo per dire ai cittadini "siamo sulla stessa barca", una proposta naif finché si vuole ma che permetterebbe alle persone di sentire la politica un po' più vicina, e magari di smussare la rabbia che circola nelle strade.

Che certi signori non sappiano nemmeno ipotizzare una proposta di questo genere, mi fa capire come mai i suddetti riescano sistematicamente a perdere contro nani, ballerine e comici
riciclatisi in un mestiere che non dovrebbe essere esattamente il loro... ;)

D'accordissimo sul discorso, ma la conclusione è un po' più amara.. perché certi signori non perdono solo per incapacità ma, temo, per volontà di mantenere uno status quo in cui tantissimi, a tutti i livelli, sono mantenuti con i nostri soldi, senza nessun interesse per fare qualsiasi cosa cambi la situazione e gli porti svantaggio... Della serie: meglio perdere che vincere rinunciando a qualsivoglia vantaggio/privilegio/ruberia..

I grillini in qualche modo hanno rotto questo equilibrio.. Hanno introdotto una variabile tra chi vince e chi perde ma mantiene indifferentemente lo status quo, facendo intravedere che si può ragionare anche per cambiare qualcosa. Ora devono dimostrare di avere la forza e la volontà di farlo...
 

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