Spendo una parola anche su questo tema, che secondo me rappresenta in modo splendido come per l'italiano medio la politica sia affrontata con lo stesso approccio che si segue quando allo stadio si tifa per la squadra del cuore.
Una curva per l'abolizione senza se e senza ma, incurante degli effetti che questo avrebbe.
L'altra curva arroccata a difesa dello status quo, sorda alla richiesta di cambiamento che arriva dal Paese.
Come uscirne? Da un partito che si definisce di centro sinistra, troverei sensata una proposta che
1) riducesse il finanziamento a quanto effettivamente necessario.
2) indicizzasse il finanziamento medesimo agli stipendi delle famiglie. Un discreto incentivo a fare qualcosa di concreto, un modo per dire ai cittadini "siamo sulla stessa barca", una proposta naif finché si vuole ma che permetterebbe alle persone di sentire la politica un po' più vicina, e magari di smussare la rabbia che circola nelle strade.
Che certi signori non sappiano nemmeno ipotizzare una proposta di questo genere, mi fa capire come mai i suddetti riescano sistematicamente a perdere contro nani, ballerine e comici riciclatisi in un mestiere che non dovrebbe essere esattamente il loro...