Forconi: assegni scoperti e fallimenti per alcuni leader della protesta
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 dic - L'analisi che e' stato possibile effettuare e' limitata alle trascrizioni sui registri delle Camere di commercio, non tiene conto di eventuali contenziosi in atto, ed e' quindi parziale, ma offre comunque diversi spunti. Dalle visure fatte sulle diverse persone, infatti, emergono per alcuni di loro, fallimenti, pregiudiziali di conservatoria che hanno portato a verbali di pignoramento e ipoteche legali, assegni scoperti
Danilo Calvani, imprenditore agricolo e leader laziale della protesta, reso noto dalla foto in cui e' a bordo di una vettura di lusso, ha ricevuto un decreto ingiuntivo datato 2006, quando ancora non si parlava di crisi, per 140mila euro dovuti a Banca Intesa che sono tutt'ora segnalati nelle pregiudizievoli di conservatoria del suo fascicolo personale.
La storia piu' emblematica, tuttavia, e' quella del leader siciliano Mariano Ferro con tre assegni finiti in protesto nel 2010 per poco piu' di settemila euro.
Per lui, imprenditore agricolo, anche l'iscrizione di un'ipoteca legale per 16mila euro con Serit Sicilia, l'agenzia di riscossione siciliana presa anch'essa di mira nelle proteste di questi giorni.
Le cose vanno meglio per Lucio Chiavegato, imprenditore veneto e leader del Life, il cui dossier e' immacolato (nessun protesto, pregiudizievoli o fallimenti).
Nel 2012 la sua azienda - guidata dalla moglie Barbara Benini - attiva nell'arredamento in provincia di Verona ha visto il fatturato calare della meta' a 805mila euro, ma attraverso un'altrettanto importante riduzione dei costi ha comunque chiuso in utile di 1.700 euro.
'Alle difficolta' nell'ambiente specifico in cui operiamo - spiegava nella nota di bilancio - abbiamo saputo opporre una rigida disciplina nel controllo delle risorse impiegate'.
I debiti per le banche sono scesi da 350 a 320mila euro e quelli tributari e verso gli istituti di previdenza e sicurezza sociale sono trascurabili.
Stesso discorso anche per l'imprenditore siderurgico Giovanni Zanon che, nel 2009, ha avuto si' qualche problema con Equitalia Nomos, ma l'ha risolto a inizio 2013 come emerge dalla cancellazione dell'ipoteca legale che era stata iscritta per un importo di 11.500 euro
Un altro leader del movimento e' l'allevatore Giorgio Bissoli che ha avuto anch'esso problemi con Equitalia Nomos nel 2010 (ipoteca legale con importo iscritto per 27mila euro), ma ha risolto la sua situazione nel 2012.
Dall'analisi sui dati pubblici del rappresentante pugliese, Giovanni Di Ruvo, imprenditore edile, non risultano problemi e nemmeno dall'autotrasportatore laziale Augusto Zaccardelli.
mau
(RADIOCOR) 13-12-13 16:33:08 (0338) 3 NNNN
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Cavalieri senza macchia ...

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