Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali (2 lettori)

ginopelo

Moving to PeloPonneso
Capisco.
Vedo che da 20 anni c'è una parte politica ritiene che il penale sia il problema, vedo che l'altra parte politica da 20 anni cerca di incastrare col penale il suo avversario politico.
Per tutte le forze politiche "il penale" è un problema.:D

ecco, questo è un altro motivo che non capisco: che senso ha questa semplificazione, o sei con lui o con gli altri? non si può avere un'idea a prescindere?
 

wagenbach

Forumer attivo
Comunque per come la vedo io un titolo di stato senza banca centrale dietro e' come una subordinata di una societa' con debiti pari al fatturato e costantemente in perdita. Dico che e' come una sub perche' puo' essere non pagata senza fallire. A che tasso gli prestereste dei soldi?
E' per questo che stresso sulla garanzia bce o sul breakup, quella sopra e' la migliore similitudine che mi viene in mente.

Mi scuso per le apparenti divagazioni dal tema, ma quando i prezzi sono fair occorre concentrarsi sui diversi titoli, quando i prezzi sono guidati da timori sul default del sistema occorre spostare il mirino sui macroscenari.

Aggiunta, per evitare interferenze politiche, se leggete me (nei giorni scorsi) e Penati (oggi) trovate la stessa conclusione detta in modo filo o antigovernativo, cambiano i toni ma la conseguenza (con gli unici due scenari possibili) e' la medesima

Una Bce forte o per l'euro la fine è sicura - Economia - ilGiornale.it del 02-08-2011

Rassegna Stampa


E ne aggiungo un altro non italiano (courtesy: Dupondius) che sempre li' sbatte...

Please Europe, either put up or break up – Telegraph Blogs

Per quello che mi sono portato avanti ad esaminare le modalità di esecuzione di uno dei due scenari possibili

Ecco perché il ritorno alla vecchia lira può essere un affare - Interni - ilGiornale.it del 06-08-2011

Pero' se ci sono altre soluzioni che vi vengono in mente sarebbe ora di tirarle fuori: sono sicuro che ci sono menti piu' fini qui che in qualsiasi "tavolo di consultazione" governativo.


.
Il breakup è un idea assolutamenta balzana.

Se l `Italia esce dall euro i tassi vanno a livello greco attuale (ca 20%). I compratori non possono che essere le banche italiane. I sub delle banche italiane non potranno che scendere, in piu`ci sara`l`effetto valuta e un mare di problemi giuridici (pagheremo..., quando, dove , come) )

L`aumento della competitività dell industria locale non sarà che limitato ( vedi Inghilterra) tantopiu che i flussi commerciali con i nostri importatori principali per quanto l`industria negli ultimi vent`anni vanno continuamente peggiorando.

Si dovrà poi tener conto degli svantaggi commerciali che derivano dall`uscita dall`euro e dei vantaggi che avranno i nuovi candidati dell area mittel-est europea sui nostri mercati principali.

Ammesso che ci sia un vantaggio sui cambi , la consguenza inevitabile sarà un inflazione a due cifre, un problema a che il paese negli anni preeuro non hà mai saputo tenere a briglia

A questo punto i problemi sociali e di sicurezza civile saranno inevitabili . Poiche´molti sembrano aver dimenticato gli anni 70 un breve riepilogo



ANNO Media annua Dettaglio anno
1955 2.3% Dettaglio
1956 3.4% Dettaglio
1957 1.3% Dettaglio
1958 2.9% Dettaglio
1959 -0.5% Dettaglio
1960 2.4% Dettaglio
1961 2.1% Dettaglio
1962 4.7% Dettaglio
1963 7.5% Dettaglio
1964 5.9% Dettaglio
1965 4.5% Dettaglio
1966 2.3% Dettaglio
1967 3.7% Dettaglio
1968 1.3% Dettaglio
1969 2.7% Dettaglio
1970 5.0% Dettaglio
1971 4.8% Dettaglio
1972 5.7% Dettaglio
1973 10.8% Dettaglio
1974 19.2% Piazza loggia
1975 17.0% Dettaglio
1976 16.7% Dettaglio
1977 17.0% Dettaglio
1978 12.1% Dettaglio
1979 14.8% Dettaglio
1980 21.2% bologna DC9
1981 17.8% Dettaglio
1982 16.5% Dettaglio
1983 14.7% Dettaglio
1984 10.8% Dettaglio
1985 9.2% Dettaglio
1986 5.8% Dettaglio
1987 4.7% Dettaglio
1988 5.1% Dettaglio
1989 6.3% Dettaglio
1990 6.5% Dettaglio
1991 6.3% Dettaglio
1992 5.3% Dettaglio
1993 4.6% Dettaglio
1994 4.1% Dettaglio
1995 5.2% Dettaglio
1996 4.0% Dettaglio
1997 2.0% Dettaglio
1998 2.0% Dettaglio
1999 1.7% Dettaglio
2000 2.5% Dettaglio
2001 2.8% Dettaglio
2002 2.5% Dettaglio
2003 2.7% Dettaglio
2004 2.2% Dettaglio
2005 2.0% Dettaglio
2006 2.1% Dettaglio
2007 1.8% Dettaglio
2008 3.3% Dettaglio
2009 0.8% Dettaglio
2010 1.5% Dettaglio
2011 2.5% Dettaglio


Serie inflazione media dal 1954 al 2011 - INDICI NAZIONALI DEI PREZZI AL CONSUMO (NIC con tabacchi)

Una politica motetaria independente al di fuori ri dell `euro rimane per l Italia un illusione . Il Pil dell Italia dopo una svalutazione del 40% sull´euro forte reppresenterebbe solo il 12,5% del PIL EU . Circa due volte il PIL della Svizzera e tre volte il PIL della Norvegia , paesi che non hanno a priori gli svantaggi sistemici che ha l`Ìtalia e ciononostante non sono in grado di condurre una strategia efficiente sui cambi. Bisognerà abbraccire l`euro o forse il Renminbi. Non si vede poi quali vantaggi hanno avuto negli ultimi 10 anni i paei EU che sono rimasti al di fuori dell`euro a parte i fallimenti sistemici delle banche ( GB D)

Forse è meglio pagare la patrimoniale, mettere a posto il bilancio pubblico e restare se possibile nell`euro. Se questo discorso sullo stacco va avanti di questo passo, bisognerà pensare alle consequentze e ricordarsi che il libero accesso ai mercati finanziari internazionali non è garantito dalla costituzione
 

Dupondius

Forumer storico
Comunque per come la vedo io un titolo di stato senza banca centrale dietro e' come una subordinata di una societa' con debiti pari al fatturato e costantemente in perdita. Dico che e' come una sub perche' puo' essere non pagata senza fallire. A che tasso gli prestereste dei soldi?
E' per questo che stresso sulla garanzia bce o sul breakup, quella sopra e' la migliore similitudine che mi viene in mente.

Mi scuso per le apparenti divagazioni dal tema, ma quando i prezzi sono fair occorre concentrarsi sui diversi titoli, quando i prezzi sono guidati da timori sul default del sistema occorre spostare il mirino sui macroscenari.

Aggiunta, per evitare interferenze politiche, se leggete me (nei giorni scorsi) e Penati (oggi) trovate la stessa conclusione detta in modo filo o antigovernativo, cambiano i toni ma la conseguenza (con gli unici due scenari possibili) e' la medesima

Una Bce forte o per l'euro la fine è sicura - Economia - ilGiornale.it del 02-08-2011

Rassegna Stampa


E ne aggiungo un altro non italiano (courtesy: Dupondius) che sempre li' sbatte...

Please Europe, either put up or break up – Telegraph Blogs

Per quello che mi sono portato avanti ad esaminare le modalità di esecuzione di uno dei due scenari possibili

Ecco perché il ritorno alla vecchia lira può essere un affare - Interni - ilGiornale.it del 06-08-2011

Pero' se ci sono altre soluzioni che vi vengono in mente sarebbe ora di tirarle fuori: sono sicuro che ci sono menti piu' fini qui che in qualsiasi "tavolo di consultazione" governativo.
Una finanza più responsabile - Il Sole 24 ore Bhilde e Phelps dicono che i prestiti ai Governi sono peggio (nel senso di meno garantiti) di un debito commerciale.
"Il debito commerciale prevede comunemente alcune covenants o clausole che limitano la propensione al rischio del debitore. Le covenants sui prestiti o sulle obbligazioni spesso chiedono ai beneficiari di concordare il mantenimento di un livello minimo di capitale azionario o disponibilità di cassa. I titoli di Stato, invece, non prevedono covenants."
Aggiungo io la similitudine tra covenants e pareggio di bilancio in Costituzione.


Sul fatto che la soluzione sia BCE, EFSF, Eurobonds, garanzia congiunta sul debito europeo, ecc. siamo tutti d'accordo. Penso anche sul bisogno di risanare il Paese (o no?). I quesiti sono: la Merkel si accontenta dei 4 punti proposti ieri in conferenza stampa? vuole anche la testa di Silvio (memore del cucù ...concedimi una nota di colore :p)? Silvio è in grado di risanare il Paese? IMHO le risposte sono: no, sì, no, ergo governo tecnico.


Fa piacere veder espresse idee simili a quelle che avevo già scritto altrove.
Farei pero' qualche distinguo legato al fatto che l'Austria potrebbe essere accolta nel gruppo di testa giusto per una graziosa concessione di tipo linguistico e, se fossi un finlandese, stante il fatto che le altre democrazie nordiche si son tenute le rispettive monete nazionali, non vedrei proprio la necessità di attaccarmi ad un simile carro. D'accordo sul fatto che un eventuale euro di serie B dovrebbe avere la leadership della Francia ma il problema si riproporrebbe comunque. Senza una governance politica forte e comune l'ipotesi che anche il progetto B vada incontro, dopo qualche anno, ad analogo destino, mi sembrerebbe a probabilità decisamente diversa da zero.
:up: condivido. opinioni su come evitare il break up?
 
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Valentino58

Nuovo forumer
Mi scuso per le apparenti divagazioni dal tema, ma quando i prezzi sono fair occorre concentrarsi sui diversi titoli, quando i prezzi sono guidati da timori sul default del sistema occorre spostare il mirino sui macroscenari.

Per quello che mi sono portato avanti ad esaminare le modalità di esecuzione di uno dei due scenari possibili

Pero' se ci sono altre soluzioni che vi vengono in mente sarebbe ora di tirarle fuori: sono sicuro che ci sono menti piu' fini qui che in qualsiasi "tavolo di consultazione" governativo.


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Concordo: tertium non datur.
Ma tra le due possibilità quella di gran lunga più probabile è che alla fine gli stati con grossi debiti e scarsa crescita costringeranno i propri cittadini a importanti sacrifici (economici, sociali, ecc.) mentre quelli che ora non sono sotto tiro finiranno per garantire il debito che ora "fa paura".
In fondo l'Italia stessa, di cui festeggiamo i 150 anni, si è retta nonostante la grande differenza tra le varie regioni. Nessuno, se non per fare propaganda elettorale crede davvero che si possa dividere l'Italia: nessuno, credo, deve temere che si spezzi la zona Euro. Sarebbero guai grossi anche per la Germania (come il Nord in Italia) se il suo export calasse drasticamente (a causa di una svalutazione competitiva dei PIIGS) e con le proprie banche che hanno in portafoglio, come tre anni fa, titoli a quel punto considerati tossici o svalutati.

La mossa più saggia, e più probabile fino a quando vengono pagati gli interessi è "far finta" che il proprio creditore sia sano, e costringerlo a darsi una mossa.
 
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Valentino58

Nuovo forumer
ecco, questo è un altro motivo che non capisco: che senso ha questa semplificazione, o sei con lui o con gli altri? non si può avere un'idea a prescindere?

Ci mancherebbe! Certo che si possono (meglio si devono) sostenere idee "a prescindere" dal fatto di trovarsi in compagnia con questo o quello.
Io intendevo dire che per i politici il processo penale è una priorità, sia per quelli che lo vogliono cambiare, sia per quelli che lo vogliono mantenere così com'è. Dunque è all'ordine del giorno.

Questo non ha nessun rapporto con le esigenze dei cittadini che possono aver toccato con mano il funzionamento attuale della giustizia e fatto le proprie valutazioni, così come si possono fare per la sanità statale, per la scuola statale, ecc.
 

Castor Troy

Nuovo forumer
Ti rispondo io dove finisce l'altro 20% samantaoo: scuole, università, ospedali, difesa, sicurezza, giustizia, strade, autostrade, porti, ferrovie, cassa integrazione, fondi per sviluppo...etc..
Dunque qualcuno deve pagare ste tasse, non c'è solo la pensione di cui ci dobbiamo occupare.

Per il sud la questione è relativamente semplice:
mai sono stati raggiunti i risultati che ha raggiunto il ministro Maroni (Lega) e lo dico e lo vedo io che sono un uomo del sud e vivo a Napoli. In passato gli interni sono stati occupati da veri incapaci e finalmente qualcosa si muove.
Ma non basta. Quello che veramente sta funzionando contro la criminalità è l'azione dell'Agenzia delle Entrate: è fastidioso, è antidemocratico, è invadente ma il controllo sulla spesa è l'unica cosa che funziona contro la criminalità (invero anche contro ogni genere di evasore fiscale): guadagni tanto ma non ti faccio spendere nulla se non mi dimostri dove hai preso i soldi!

L'unico mio dispiacere se dovesse cambiare il governo è che questa strada intrapresa è quella giusta e già si vedono risultati.

Forse questa azione non è stata realmente concordata con l'Agenzia delle Entrate ma sta di fatto che funziona. Quindi nessuna guerra civile è necessaria, l'assistenzialismo di cui si parla erroneamente per me sono le aziende cartiere (false fatture) del nord, le auto (porsche, ferrari, lamborghini, aston martin, x6, ml, etc.) acquistate con targa praga, austria, svizzera, san marino che in tantissime girano al nord italia: questo è assistenzialismo non la pensione di €.250 al falso invalido del sud che francamente nulla toglie e nulla mette nell'oceano degli sprechi italici.

Che l'Europa abbia giovato alla sola Germania come si fa a non essere d'accordo ma noi senza l'europa dove saremmo.
Ben venga una crisi del genere finalmente forse (e dico forse) verrà fuori qualche politico che non sia il solito rubagalline che non sa di avere una casa (da quattro spiccioli) intestata o che vende quella del partito al familiare, e mi fermo.
Il mio auspicio è che forse un politico vero di grande spessore possa finalmente emergere in uno dei momenti di maggiore difficoltà della storia del nostro Paese.

E possa realmente mettere da parte le banche e ridurle al ruolo silenzioso che le spetta. Sembra che il mondo sia retto da sette-otto avidi che si preoccupano attentamente di non strangolare lo stato di turno ma solo di ridurlo in fin di vita e comprarselo per quattro spiccioli.

Scusate l'OT.
 
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Rottweiler

Forumer storico
Comunque per come la vedo io un titolo di stato senza banca centrale dietro e' come una subordinata di una societa' con debiti pari al fatturato e costantemente in perdita. Dico che e' come una sub perche' puo' essere non pagata senza fallire. A che tasso gli prestereste dei soldi?
E' per questo che stresso sulla garanzia bce o sul breakup, quella sopra e' la migliore similitudine che mi viene in mente.

Mi scuso per le apparenti divagazioni dal tema, ma quando i prezzi sono fair occorre concentrarsi sui diversi titoli, quando i prezzi sono guidati da timori sul default del sistema occorre spostare il mirino sui macroscenari.

Aggiunta, per evitare interferenze politiche, se leggete me (nei giorni scorsi) e Penati (oggi) trovate la stessa conclusione detta in modo filo o antigovernativo, cambiano i toni ma la conseguenza (con gli unici due scenari possibili) e' la medesima

Una Bce forte o per l'euro la fine è sicura - Economia - ilGiornale.it del 02-08-2011

Rassegna Stampa


E ne aggiungo un altro non italiano (courtesy: Dupondius) che sempre li' sbatte...

Please Europe, either put up or break up – Telegraph Blogs

Per quello che mi sono portato avanti ad esaminare le modalità di esecuzione di uno dei due scenari possibili

Ecco perché il ritorno alla vecchia lira può essere un affare - Interni - ilGiornale.it del 06-08-2011

Pero' se ci sono altre soluzioni che vi vengono in mente sarebbe ora di tirarle fuori: sono sicuro che ci sono menti piu' fini qui che in qualsiasi "tavolo di consultazione" governativo.


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L’alternativa che poni è molto secca: o garanzia totale subito o ritorno alle monete nazionali subito.

E’ possibile che siamo giunti al momento delle decisioni finali, ma non ne sarei così sicuro. Innanzitutto perché i “fondamentali” dell’Europa non sono da ultima spiaggia. Trichet non manca di ricordare che euro ed Europa sono messi meglio di USA, UK e Giappone. Tutti hanno problemi, e quelli europei sono tra tutti i minori. Ha torto Trichet? A me non sembra proprio.

Se siamo sotto attacco non è per via delle nostre maggiori debolezze finanziarie, ma per via della nostra minor capacità di difenderci. I mercati trovano aperti presso di noi (17 paesi con tutte le loro diversità) i varchi che altri paesi, per quanto in maggior difficoltà sui fondamentali, riescono a chiudere.

A mio avviso il primo dilemma non è “garanzia totale euro oppure break-up”, bensì: “riusciranno i governi spagnolo e italiano a riacquistare la fiducia dei mercati”? E in caso affermativo, in che modo? Come si vede il pallino passa dalla finanza alla politica, il che giustifica anche le nostre apparenti divagazioni su questo thread.

Non so francamente giudicare le prospettive spagnole. Su quelle italiche non sono affatto convinto che la partita sia già persa.
Innanzitutto l’attuale governo sembra essere uscito, con la conferenza stampa Berlusconi-Tremonti di ieri sera, dallo stato comatoso nel quale versava. Se si agirà seriamente anticipando gli interventi sui conti, perché mai i mercati non dovrebbero battere in ritirata?
Secondariamente, se l’attuale governo avesse esaurito il proprio patrimonio di credibilità, perché dovremmo pensare che un governo tecnico (Mario Monti, per intenderci) non riuscirebbe a recuperarla?
In definitiva a mio avviso ci sono ancora queste due carte da giocare e scommetto che le pressioni nazionali (Napolitano) e internazionali (Francia, Germania, Europa, persino USA in questo momento) non lasceranno nulla di intentato.

Come hai ammesso, la tua è una posizione filogovernativa: chiedi alla Germania di togliere le castagne dal fuoco al nostro governo, che potrà evitare di prendere decisioni impopolari. Temo che i tedeschi, se posti di fronte a questa alternativa, la interpreterebbero come un ricatto. Sarebbe la fine dell’euro e l’inizio di una fase tragica, per noi e per l’Europa tutta. E francamente mi lascia molto inquieto chi ha titolato il tuo articolo di oggi, che sembra invocare il ritorno alla liretta. Spero proprio che non vedremo mai i titoloni in prima pagina che ringrazieranno Silvio per averci riportati alla lira…

Rimane il fatto che, nel medio-lungo periodo, l’alternativa sarà quella che indichi: garanzia dell’Europa tutta o break-up. Se nei prossimi anni i singoli stati riusciranno ad acquisire una buona disciplina finanziaria, non vedo perché l’Europa, Germania compresa, dovrebbe tirarsi indietro.

P.S. domanda per Claudio: ma se l’attuale governo non avesse presentato un piano finanziario-burletta, con il risanamento rimandato al 2014, avremmo ridotto l’euro in queste condizioni? Come è stato possibile credere che i mercati potessero bersi le fanfaluche del grande venditore di tappeti taroccati (copyright Montanelli) come la casalinga di Voghera si beve quelle di Emilio Fede?
 

Valentino58

Nuovo forumer
Comunque per come la vedo io un titolo di stato senza banca centrale dietro e' come una subordinata di una societa' con debiti pari al fatturato e costantemente in perdita. A che tasso gli prestereste dei soldi?

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L'esempio è calzante, ma credo sia malposto il problema: il credito è già stato concesso, e sottoscritto. ;)

Il grande dilemma della Germania, che è lo stesso che si pone qualsiasi creditore in questa situazione è se concedere nuovo credito, sperando che la situazione si normalizzi, con il debitore che incomincia a fare utili, o piuttosto mandare a puttane il prestito, e la perdita del rapporto economico.

A me risulta che fino a quando è possibile, non si arrivi mai a conseguenze estreme: tirare la corda si, ma non fino a spezzarla.

E' vero: siamo come un'azienda con debiti pari al fatturato e costantemente in perdita, ma un "babbo" che ripiana le perdite stampando moneta non sarebbe un bene, neppure per la nostra l'economia, anche se ci renderebbe la vita più semplice. Molto meglio mostrare (credibilmente) che si ritorna in utile. Purtroppo questo utile in Italia si raggiunge solo con maggiori entrate (= più tasse) e minori uscite (= meno servizi).:wall:
Per l'ottimizzazione delle risorse ripassare domani. :D:D
 

ferdo

Utente Senior
...

Asset class migliore? Se questo scenario è corretto meglio equity di società esportatrici (le Safilo di turno) e titoli dei "periferici" solo a tasso variabile.

per capire,
titoli periferici solo TV!?!?
TF no?
intendi tds o anche altro?
e per periferici intendi Spagna e Italia o pure i peggio messi, Irlanda, Portogallo e ... Grecia?

PS ma Casini un consiglio dal suocero non se lo fa dare?!
 
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