fda un sito uno che risponde con cognizione di causa
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I derivati sono il mio lavoro Signora di Salvo. Non sono affatto un casinò, non sono fatti perchè vinca il "banco" ma soprattutto non sono fatti, come tutti gli argomenti, perchè inevitabilmente ne parli il "tuttologo" di turno, ignorante come una talpa ma con la pretesa di diasquisire su ogni cosa accada sotto il sole. Eppure è ciò che inevitabilmente succede in Italia, dove ogni amico si sente insignito della missione di spiegare specialmente quello di cui è incompetente.
Senza peraltro nessun bisogno di essere tecnici ci sono alcune cose da dire:
1) i derivati non sono nè buoni nè cattivi, al pari della televisione, dell'automobile, di internet, dell'elettricità o di mille altre cose. E' l'uso che se ne fa. Un uso truffaldino di un meccanismo non significa che il meccanismo sia truffaldino in sè.
2) I derivati esistono, sono nati, e sono usati da diecine d'anni (in alcuni casi centinaia) per mitigare i rischi, non tanto in chiave speculativa. Chiunque abbia un minimo di conoscenza sa che i mercati futures sono nati per questo e hanno contribuito in misura massiccia proprio ad evitare oscillazioni violente sui prezzi delle materie prime, dei tassi di interesse e dei cambi, non ad alimentarle. (A rigore poi chi ha un minimo di fondamentali di finanza sa che perfino la stessa speculazione è importante come riduzione del rischio, cioè evita grandi sbalzi di prezzo, in quanto c'è appunto una categoria, gli speculatori, che intervengono per trarre vantaggio da oscillazioni minori, impedendo cadute verticali di prezzo).
Chiunque abbia poi una minima nozione dei numeri sa che il mercato in complesso dei derivati è infinitamente più grande del problema specifico sottostante allo scandalo dei subprime (cioè a un uso in questo caso truffaldino, anche se non sempre truffaldino, di una specie particolarissma di derivati). Sarebbe come dire che se casca una casa perchè un ingegnere incapace o delinquente la progetta male e/o usa materiali scadenti allora si evince che tutti gli ingegneri del mondo sono dei furfanti.
3) Parlare di derivati in generale significa nulla, a parte dimostrare l'ignoranza crassa sull'argomento.
A rigore la stessa banconota da 10 EUR che ha in tasca è un derivato.
Quanto al caso specifico il problema poi non stava nei derivati, quanto nel sottostante a cui i derivati stessi si riferivano, che era privo in molti casi dei requisiti.
4) L'esempio del mutuo o del tasso d'interesse protetto è completamente fuori luogo. Regolarmente si protegge un tasso da 50 anni o si converte un fisso in un variabile e viceversa. Gli swap sono nati per quello, così come i collars o altro. Che sono derivati con i quali per esempio un'azienda si protegge dai rischi, come qualsiasi direzione finanziaria o di tesoreria decente le può spiegare con comodo.
I derivati sono trattati e quotati in tutto il mondo da decenni e base vera del mercato finanziario con volumi enormi e completa trasparenza.
Sono scambiati quotidianamente continuamente in mercati ufficiali da Governi, banche, organismi internazionali, intermediari, aziende e privati.
Non c'è nemmeno la possibilità di immaginare un mondo sviluppato come quello in cui viviamo senza un mercato di derivati, tanto per chiarire. Nè ci sarebbero opportunità per paesi in via di sviluppo di accedere a finanziamenti, nè possibilità per altri di superare crisi economiche, agendo più incisivamente sulle politiche monetarie, e potrei continuare per un pezzo.
Veniamo al punto sulle responsabilità. Certo se io ti vendo una patacca ti sto truffando. Se ti truffo vendendoti il Colosseo o vendendoti un derivato orchestrato in maniera da sottacerne i rischi sul sottostante questo attiene in entrambi i casi solo ed esclusivamente a una truffa bella e buona, punto.
Quindi i derivati "che non sono altro che un gioco d'azzardo ad altissimo rischio" come spiega (sic!) lei, è una solenne e autentica stronzata, spiace per la crudezza ma non saprei come definirla altrimenti.
Che invece intermediari (bancari e non) abbiano proposto o venduto con finalità a dir poco improprie degli strumenti finanziari a della gente più o meno impreparata, questo è verissimo. Ma costoro hanno venduto anche obbligazioni Cirio e Parmalat di cui conoscevano l'insolvenza, e l'hanno fatto giusto per recuperare i crediti a suo tempo concessi. Sulle spalle dei risparmiatori. Erano semplici obbligazioni, Signora, semplici obbligazioni, non derivati misteriosi.
Ma non per questo "TUTTE le OBBLIGAZIONI" sono una truffa, come perfino Lei riuscirà, spero, a comprendere.