DOMANDA E PROVOCAZIONE (1 Viewer)

lociaio

Nuovo forumer
Chissà se qualche parlamentare che chiede insistentemente di aumentare le ritenute sui titoli di stato avrà lo stesso zelo nel controllare come i soldi dei contribuenti vengono impiegati (ad es. cosa stanno combinando gli enti locali con i derivati) e perché Draghi che, giustamente, rimprovera il governo per la lentezza nella riduzione del deficit non va a controllare come questi strumenti vengono venduti dalle banche?
 

tontolina

Forumer storico
adesso lo sanno in molti
anche il SOLE24ORE si è risvegliato dal torpore


http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...b4-11dc-af1b-00000e25108c&DocRulesView=Libero



Martedí 16 Ottobre 2007

Enti locali, paura derivati
di Daniele Lepido

Immaginate una roulette che fa vincere sempre il banco grazie a un "gioco" appetitoso ma incomprensibile, e un croupier che suggerisce agli scommettitori il numero e il colore sui quali puntare, sapendo a priori che non vinceranno mai. O quasi.
Il "gioco" è quello dei derivati, strumenti finanziari che le banche hanno proposto in questi anni a piccoli imprenditori ed enti locali, con il fine (apparente) di fornirgli una copertura dal caro-tassi, ma con l'effetto (concreto) di portarli a indebitarsi per milioni di euro.
E proprio ai derivati è stata dedicata la puntata andata in onda domenica su Rai Tre di Report, il settimanale di approfondimento curato da Milena Gabanelli. Eloquente il titolo: «Il banco vince sempre», un'inchiesta condotta da Stefania Rimini.
Si parte dalla bufera di Banca Italease, scoppiata tra luglio e agosto, con oltre 700 milioni di euro di perdite e 2.200 clienti coinvolti.
Per poi passare agli imprenditori che sono caduti nella trappola dei derivati. Rocco Ziino, per esempio, ha perso 2,5 milioni di euro e ha dovuto chiudere bottega.
Annalisa Faglioni racconta di essere arrivata al punto di pagare per uno swap 8-9mila euro di interessi a trimestre,
mentre Vincenzo Manzini spiega di aver stipulato un contratto di copertura che l'avrebbe dovuto proteggere dalla crescita dei tassi in Europa.
I tassi sono cresciuti, «ma io intanto sto continuando a pagare e questa copertura proprio non la vedo».

Nel mirino di Report soprattutto una banca: UniCredit, con clienti che, secondo la Gabanelli, «stanno perdendo con i derivati un milione di euro». Tra le altre banche citate c'è anche Bnl.
I derivati non hanno attratto solo imprenditori piccoli e medi, ma anche istituti religiosi e conventi o piccoli esercizi come panetterie e tintorie.

Eppure la partita più importante è quella che si sta giocando sugli enti locali, dai Comuni alle Regioni, dai quali istituti stranieri come Merrill Lynch, Jp Morgan o Dexia, avrebbero incassato vere e proprie fortune.
Enti locali che, a differenza dei singoli risparmiatori, sembra abbiano firmato contratti in modo più consapevole, con questo obiettivo: ottenere subito finanziamenti che prevedono periodi di ammortamento lunghi quel tanto che basta a gonfiare i bilanci, rimandando a giunte e amministratori successivi il "rosso" da saldare. In tutto gli enti pubblici che hanno sottoscritto derivati sono circa 900, esposti per 10,5 miliardi di euro.
Tirate in causa, le autonomie si difendono e l'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, annuncia che farà un monitoraggio e una serie di valutazioni sul fenomeno. E arriva anche la controffensiva dei Comuni direttamente citati da Report. Tra questi Torino, con il sindaco Sergio Chiamparino che replica: «Non perdiamo nulla e con una gestione accorta cerchiamo di rientrare dal debito». Oppure l'assessore comunale al Bilancio del Comune di Napoli, Enrico Cardillo, che dichiara di avere sentito in televisione, nel programma della Gabanelli, «false ricostruzioni».
Curiosità: proprio ieri, il giorno dopo la messa in onda del servizio di Report, Fitch ha alzato il rating del Comune di Torino da A ad A+, confermando però sul debito i risultati dell'inchiesta di Rai Tre: sì «debiti latenti – scrive Fitch – previsti in rallentamento nei prossimi anni». Ma anche «100 milioni di euro generati dagli strumenti derivati proprio per la gestione del debito»


COSA SONO
Scommessa finanziaria
I derivati sono strumenti finanziari il cui valore dipende da attività sottostanti come tassi, valute, indici di Borsa, ma anche merci. Gli swap (scambio) sono derivati che prevedono una scommessa con la banca e possono servire per coprirsi dal caro-tassi. Un'azienda, per esempio, che ha acceso un finanziamento a tasso variabile (mettiamo al 5%), teme che i tassi salgano. La banca gli fa questa proposta: «Il tuo 5% lo pago io, tu pagherai un tasso fisso del 4,5%». In teoria il cliente ci guadagnerà se i tassi saranno superiori al 4,5% e ci perderà se si attesteranno sotto questa soglia. I problemi dei derivati sono la loro complessità e i costi (impliciti) dei quali il cliente non riesce ad avere evidenza se non quando la banca inizierà a chiedergli grossi rimborsi.
 

alias333

Forumer attivo
lociaio ha scritto:
Chissà se qualche parlamentare che chiede insistentemente di aumentare le ritenute sui titoli di stato avrà lo stesso zelo nel controllare come i soldi dei contribuenti vengono impiegati (ad es. cosa stanno combinando gli enti locali con i derivati) e perché Draghi che, giustamente, rimprovera il governo per la lentezza nella riduzione del deficit non va a controllare come questi strumenti vengono venduti dalle banche?

Certo che in italia se c'è un tesoretto e tutti ne vogliono una parte e quindi il tesoretto non basta, si rischia l'imposizione di nuove tasse.
Mentre invece se gli amministratori hanno amministrato male al limite del penale... invece di vederli al fresco... si rischia l'imposizione di nuove tasse.
Invece che gli vengano fatte pagare le perdite, si aumentano lo stipendio a parziale compenso dei mancati guadagni.
Alla faccia dei tanti, variegati e spesso sottaciuti conflitti d'interessi
Eh si: loro ci rappresentano, volenti o nolenti!
 

lociaio

Nuovo forumer
Milena Gabanelli racconta dallo studio di Report: “E siamo agli enti locali. ....
... Poi ci sono i derivati che piacciono tanto a province comuni e regioni e li stanno facendo a tutto spiano perché oltre a coprirli dai rischi del rialzo dei tassi, fanno saltar fuori dei soldi subito, e possono spostare il debito in là negli anni, che tradotto significa: “Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”. Ma quanto pagherà? Non si sa, perché il valore di mercato di questi derivati, in gergo mark to market, cambia tutti i giorni. Per esempio il Comune di Torino si è fatto prestare soldi per organizzare le Olimpiadi, ha assicurato il debito acquistando derivati, che oggi perdono.

Viene intervistato l’attuale Assessore al Bilancio della città di Torino, Guido Passoni che ammette che il debito è “Intorno ai 100 milioni di euro di mark to market negativo. La giornalista Stefania Rimini chiede: “Siete sotto di 100 milioni euro?” La risposta laconica dell’Assessore è “Si”.
Il povero Passoni non è stato l'artefice di tal pensata, perchè i contratti li ha stipulati il suo predecessore, l'assessore Peveraro che " dopo aver siglato un contratto che ha fatto perdere al Comune 5 milioni di euro, l’assessore Peveraro è stato promosso assessore al bilancio della Regione Piemonte. E con la presidente Bresso hanno sottoscritto 3 derivati con le banche Merril Lynch, Opi e Dexia. Ma con noi non ne vuol parlare."


Questo estratto di "Report" ci fa capire che gli amministratori pubblici quando sbagliano non rischiano nulla, anzi, vengono premiati con la promozione, come è accaduto all'assessore Peveraro. La presidente Bresso, poi, si è pure rifiutata di dare conto del tipo di contratto che ha stipulato come se stesse spendendo denari suoi e non quelli dei contribuenti. Inoltre le perdite virtuali non vengono incluse nei bilanci per cui sfuggono a ogni controllo. E allora, considerato la sterminata quantità di enti pubblici che ci ritroviamo, prepariamoci a sorprese sempre più brutte.
 

tontolina

Forumer storico
lociaio ha scritto:
Milena Gabanelli racconta dallo studio di Report: “E siamo agli enti locali. ....
... Poi ci sono i derivati che piacciono tanto a province comuni e regioni e li stanno facendo a tutto spiano perché oltre a coprirli dai rischi del rialzo dei tassi, fanno saltar fuori dei soldi subito, e possono spostare il debito in là negli anni, che tradotto significa: “Io faccio debiti, ma a pagare sarà chi viene dopo di me”. Ma quanto pagherà? Non si sa, perché il valore di mercato di questi derivati, in gergo mark to market, cambia tutti i giorni. Per esempio il Comune di Torino si è fatto prestare soldi per organizzare le Olimpiadi, ha assicurato il debito acquistando derivati, che oggi perdono.

Viene intervistato l’attuale Assessore al Bilancio della città di Torino, Guido Passoni che ammette che il debito è “Intorno ai 100 milioni di euro di mark to market negativo. La giornalista Stefania Rimini chiede: “Siete sotto di 100 milioni euro?” La risposta laconica dell’Assessore è “Si”.
Il povero Passoni non è stato l'artefice di tal pensata, perchè i contratti li ha stipulati il suo predecessore, l'assessore Peveraro che " dopo aver siglato un contratto che ha fatto perdere al Comune 5 milioni di euro, l’assessore Peveraro è stato promosso assessore al bilancio della Regione Piemonte. E con la presidente Bresso hanno sottoscritto 3 derivati con le banche Merril Lynch, Opi e Dexia. Ma con noi non ne vuol parlare."



Questo estratto di "Report" ci fa capire che gli amministratori pubblici quando sbagliano non rischiano nulla, anzi, vengono premiati con la promozione, come è accaduto all'assessore Peveraro. La presidente Bresso, poi, si è pure rifiutata di dare conto del tipo di contratto che ha stipulato come se stesse spendendo denari suoi e non quelli dei contribuenti. Inoltre le perdite virtuali non vengono incluse nei bilanci per cui sfuggono a ogni controllo. E allora, considerato la sterminata quantità di enti pubblici che ci ritroviamo, prepariamoci a sorprese sempre più brutte.

poichè gli amministratori di torino sono stati così reticenti
è possibile che abbiano intascato commissioni da Merril Lynch?

Bah non mi sono proprio piaciuti
hanno sbagliato... ovvio che non vogliono ammetterlo perche sono pure stupidi.... ma cercare di nasconderlo? Perchè? cosa c'è sotto?

comunque Borghezio ha proposto esposto-denuncia alla procura di Torino


il tizio di napoli ... maronna è davvero stupido....
e il sidaco del comune di montagna... almeno quello ha ammesso che non ci capisce niente.....

ITALIA DISPERATA

quando dico che abbiamo bisogno di amministratori capaci come solo le madri di famiglia sanno essere
NON li SUOCERE o cognate

altro che destra o sinistra....

-quelli di destra ... quando sono al governo ... tutto fanno in trombate e cercano di prendere il potere mediatico ed esercitalo in modo arbitrario... molti fanno uso di cocaina però sono proibizionisti
-FI sembra essere il partito dei Trasgressivi... ladri-put.tane-mafiosi-evasori fiscali-corrotti-corruttori...
-molto simili a quelli dell'UDC ma meno colti e più sfacciati
-PD bah sembra di rivedere la democrazia cristiana solo che questi sono laici
-sull'estrema sinistra non ho commenti... avrebbero bisogno di capire non con la panza ma con la testa...
 

lociaio

Nuovo forumer
tontolina ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

il tizio di napoli ... maronna è davvero stupido....

Se parli di Cardillo a me più che stupido pare un furbastro, una categoria molto più pericolosa.
 

tontolina

Forumer storico
oggi è partita la GUARDIA DI FINANZA sulla scorta di alcuni esposti in LOmbardia



Ma gli altri DORMONO?

fate esposti!
sono obbligati a muoversi o almeno far finta....
 

Cip1

Forumer storico
ma come mai tutti sti casini scoppiano solo nelle reegioni rosse......Puglia, Campania Piemonte... della serie siamo in profondo rosso la colpa é delle banche che ci hanno venduto swap e strutturati...mah

io dico sarebbero stati in profondo rosso comunque..allegra finanza rossa :lol:

caso strano il tutto scoppiato mentre Veltroni si appresta da segretario del nuovo neonascente PD a lasciare,in in profondo rosso, la sua attività di sindaco di roma

La Gabanelli ha fatto il report mica Calderoli

Ma non fateci ridere
 

Cip1

Forumer storico
fda un sito uno che risponde con cognizione di causa

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=19365




I derivati sono il mio lavoro Signora di Salvo. Non sono affatto un casinò, non sono fatti perchè vinca il "banco" ma soprattutto non sono fatti, come tutti gli argomenti, perchè inevitabilmente ne parli il "tuttologo" di turno, ignorante come una talpa ma con la pretesa di diasquisire su ogni cosa accada sotto il sole. Eppure è ciò che inevitabilmente succede in Italia, dove ogni cretino si sente insignito della missione di spiegare specialmente quello di cui è incompetente.

Senza peraltro nessun bisogno di essere tecnici ci sono alcune cose da dire:
1) i derivati non sono nè buoni nè cattivi, al pari della televisione, dell'automobile, di internet, dell'elettricità o di mille altre cose. E' l'uso che se ne fa. Un uso truffaldino di un meccanismo non significa che il meccanismo sia truffaldino in sè.
2) I derivati esistono, sono nati, e sono usati da diecine d'anni (in alcuni casi centinaia) per mitigare i rischi, non tanto in chiave speculativa. Chiunque abbia un minimo di conoscenza sa che i mercati futures sono nati per questo e hanno contribuito in misura massiccia proprio ad evitare oscillazioni violente sui prezzi delle materie prime, dei tassi di interesse e dei cambi, non ad alimentarle. (A rigore poi chi ha un minimo di fondamentali di finanza sa che perfino la stessa speculazione è importante come riduzione del rischio, cioè evita grandi sbalzi di prezzo, in quanto c'è appunto una categoria, gli speculatori, che intervengono per trarre vantaggio da oscillazioni minori, impedendo cadute verticali di prezzo).
Chiunque abbia poi una minima nozione dei numeri sa che il mercato in complesso dei derivati è infinitamente più grande del problema specifico sottostante allo scandalo dei subprime (cioè a un uso in questo caso truffaldino, anche se non sempre truffaldino, di una specie particolarissma di derivati). Sarebbe come dire che se casca una casa perchè un ingegnere incapace o delinquente la progetta male e/o usa materiali scadenti allora si evince che tutti gli ingegneri del mondo sono dei furfanti.
3) Parlare di derivati in generale significa nulla, a parte dimostrare l'ignoranza crassa sull'argomento.
A rigore la stessa banconota da 10 EUR che ha in tasca è un derivato.
Quanto al caso specifico il problema poi non stava nei derivati, quanto nel sottostante a cui i derivati stessi si riferivano, che era privo in molti casi dei requisiti.
4) L'esempio del mutuo o del tasso d'interesse protetto è completamente fuori luogo. Regolarmente si protegge un tasso da 50 anni o si converte un fisso in un variabile e viceversa. Gli swap sono nati per quello, così come i collars o altro. Che sono derivati con i quali per esempio un'azienda si protegge dai rischi, come qualsiasi direzione finanziaria o di tesoreria decente le può spiegare con comodo.
I derivati sono trattati e quotati in tutto il mondo da decenni e base vera del mercato finanziario con volumi enormi e completa trasparenza.
Sono scambiati quotidianamente continuamente in mercati ufficiali da Governi, banche, organismi internazionali, intermediari, aziende e privati.
Non c'è nemmeno la possibilità di immaginare un mondo sviluppato come quello in cui viviamo senza un mercato di derivati, tanto per chiarire. Nè ci sarebbero opportunità per paesi in via di sviluppo di accedere a finanziamenti, nè possibilità per altri di superare crisi economiche, agendo più incisivamente sulle politiche monetarie, e potrei continuare per un pezzo.

Veniamo al punto sulle responsabilità. Certo se io ti vendo una patacca ti sto truffando. Se ti truffo vendendoti il Colosseo o vendendoti un derivato orchestrato in maniera da sottacerne i rischi sul sottostante questo attiene in entrambi i casi solo ed esclusivamente a una truffa bella e buona, punto.

Quindi i derivati "che non sono altro che un gioco d'azzardo ad altissimo rischio" come spiega (sic!) lei, è una solenne e autentica stronzata, spiace per la crudezza ma non saprei come definirla altrimenti.

Che invece intermediari (bancari e non) abbiano proposto o venduto con finalità a dir poco improprie degli strumenti finanziari a della gente più o meno impreparata, questo è verissimo. Ma costoro hanno venduto anche obbligazioni Cirio e Parmalat di cui conoscevano l'insolvenza, e l'hanno fatto giusto per recuperare i crediti a suo tempo concessi. Sulle spalle dei risparmiatori. Erano semplici obbligazioni, Signora, semplici obbligazioni, non derivati misteriosi.
Ma non per questo "TUTTE le OBBLIGAZIONI" sono una truffa, come perfino Lei riuscirà, spero, a comprendere.
 

Cip1

Forumer storico
tutto ci si poteva aspettare col neonascente Pd, eccetto che la responsabilità dei comuni ROSSI, in PROFONDO ROSSO, spettasse alle banche.. a me risulta i deficit dei comuni e regioni rosse siano in mano a ben altro.......e non ad un contratto swap o sdtrutturato..

che la Gabanelli e suo marito Santoro la smettano di prenderci per il culo che già stanno tirando troppo la corda
 

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