Capirai che outing.
Io amo molto la serenità (forse perchè mi manca), il far ridere con dolcezza.
Non ho alcun motivo per fare l'esperto di cinema (e lo sono) rompicoglioni "perchè non c'era abbastanza pathos".
Viviamo in un modo che non mi mette di buonumore, ed allora viva i Don Matteo, con le battute senza parolacce, con l'happy end ad ogni puntata, con i buoni che sono buoni e fanno i buoni.
Ho le palle piene invece di film in cui si fanno le corna, in cui ci sono quarantenni stanchi, con i figli che si fanno le canne...
ma se volevo vedere le disgrazie mi guardavo allo specchio, non avevo bisogno del cinema, e con me non funziona il detto "mal comune mezzo gaudio".
Don Matteo lo apprezzo per la semplicità dei suoi personaggi, che credono ancora in qualcosa, che si scandalizzano per le cose scandalose.
E non mi si dica che è un cinema (lasciatemi usare la parola cinema) che funziona da sedativo mentre intorno a noi c'è il caos. Io ho bisogno di sorridere, di dimenticare questo caos, perchè su questo caos spendo grandi energie per ottenere piccoli risultati, ed allora ho bisogno ogni tanto di riprendere energia, di rilassarmi.