....E COME DiSSE TESSIO,ERA SOLO BISINESS......
- Creatore Discussione olly®
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silpla2000
che bello il yo yo
la testa di sotto non la posso più usare se no faccio danniTu,dal collo in su sei tutta testina cazzzo!!!!
diomede
Buongiorno
RIDUZIONE ALIQUOTE IRPEF E VARIAZIONE PRIMO SCAGLIONE DI REDDITO
La legge Finanziaria 2001 ha fissato nuovi
scaglioni di reddito IRPEF e nuove misure nelle aliquote IRPEF.
Per quanto riguarda i nuovi scaglioni di reddito, la prima aliquota Irpef, che sui redditi 1999 era applicabile fino a 15
milioni, per i redditi percepiti nel 2000 e fino al 2003 sarà applicabile fino ad un imponibile di 20 milioni. Il beneficio per le
persone fisiche, con imponibile Irpef 2000 uguale o superiore a 20 milioni sarà pari a lire 350mila.
Per quanto riguarda le nuove aliquote IRPEF, queste subiranno una diminuzione per i diversi scaglioni di reddito, dal 2001 e
fino al 2003, come riportato di seguito in tabella .
Per quanto riguarda i nuovi scaglioni di reddito, la prima aliquota Irpef, che sui redditi 1999 era applicabile fino a 15
milioni, per i redditi percepiti nel 2000 e fino al 2003 sarà applicabile fino ad un imponibile di 20 milioni. Il beneficio per le
persone fisiche, con imponibile Irpef 2000 uguale o superiore a 20 milioni sarà pari a lire 350mila.
Per quanto riguarda le nuove aliquote IRPEF, queste subiranno una diminuzione per i diversi scaglioni di reddito, dal 2001 e
fino al 2003, come riportato di seguito in tabella .
Scaglioni di reddito
Aliquote anno 2000 Aliquote anno 2001 Aliquote anno 2002 Aliquote
anno 2003
anno 2003
Fino a L. 20 milioni 18.5% 18% 18% 18%
Oltre L. 20 milioni e fino L.30 milioni 25.5% 24% 23% 22%
Oltre L.30 milioni e fino L.60 milioni 33.5% 32% 32% 32%Oltre L. 20 milioni e fino L.30 milioni 25.5% 24% 23% 22%
diomede
Buongiorno
QUESTE LE ALIQUOTE IRPEF SUI REDDITI ' 93
fino a 7.200.000 10%
oltre7.200.000 fino a14.400.000 22%
oltre14.400.000 fino a30.000.000 27%
oltre30.000.000 fino a60.000.000 34%
oltre60.000.000 fino a150.000.000 41%
oltre150.000.000 fino a300.000.000 46%
oltre300.000.000 51% ----------------------
fino a 7.200.000 10%
oltre7.200.000 fino a14.400.000 22%
oltre14.400.000 fino a30.000.000 27%
oltre30.000.000 fino a60.000.000 34%
oltre60.000.000 fino a150.000.000 41%
oltre150.000.000 fino a300.000.000 46%
oltre300.000.000 51% ----------------------
Ranger
Swing Trader
Scusa una cosa,ma tu le tasse non le paghi quando vendi un immobile?E'una tassa giusta a prescindere l'ICI?E pensa quando si pagavano anche le tasse di successione....!C'è gente che ha dovuto ipotecare la casa per pagare questa tassa!!Pagano le tasse i tuoi per comprarla e te perchè i genitori sono morti,zio porco!!Che quell'altro sia indifendibile,questo è un altro discorso!
il discorso era sull'equita' fiscale....proposto dal premier che va in treno poi gli serve l'autoblu per andare a palazzochigi...si fanno le pulci a monti e va in treno....si è partiti da questo...robe de matt
poi che le tasse so troppe qua nessuno lo mette in dubbio, figurati
il motto sarebbe pagarle tutti e di meno...x diomede : rilassati
Ranger
Swing Trader
infatti un pensionato sotto i 10k con le detrazioni pagava zero ..era esente etc etc....ora le paga ..o hanno tolto le detrazioni oppure aumentato le aliquote ...
diomede
Buongiorno
Titolo: Lavoro: Cisl, urgenti politiche mirate per occupazione
Ora: 29/11/2011 17:36
Testo:
ROMA (MF-DJ)--"I dati odierni dell''Istat relativi alle grandi imprese su
lavoro e retribuzioni confermano la situazione di crisi produttiva e
occupazionale che si mantiene su livelli allarmanti. Il calo delle ore
lavorate per dipendente e la contestuale diminuzione del livello delle
retribuzioni per ora lavorata, testimoniano che nel Paese sono ancora
molto lontani significativi segnali di ripresa".
Lo sostiene in una nota il segretario generale aggiunto Cisl Giorgio
Santini, che precisa che "sono urgenti politiche "mirate" per
l''occupazione che blocchino sul nascere il rischio di nuove ondate di
esuberi, derivanti dal calo della produzione industriale. L''esperienza dei
contratti di solidarieta'' che ha avuto pieno successo in Germania negli
anni scorsi dovra'' essere allargata nel nostro Paese - sottolinea Santini
- dove pure ha contribuito positivamente ad attenuare le conseguenze della
crisi".
"E'' necessario - continua - rimettere in moto l''occupazione attraverso
l''attuazione immediata e il potenziamento del credito di imposta per le
nuove assunzioni nel Mezzogiorno e gli incentivi al nuovo apprendistato
soprattutto per togliere i giovani dall''inattivita'' e per arginare la
dispersione scolastica. In questo ambito va sviluppata la contrattazione
collettiva aziendale e territoriale, coerentemente con l''accordo del 28
giugno, per attrarre investimenti, in particolare stranieri e bloccare le
situazioni di crisi e delocalizzazione produttiva. Ma queste misure -
conclude Santini - non saranno sufficienti se non verranno accompagnate da
politiche per la crescita, in particolare nei settori industriali e nelle
infrastrutture materiali ed immateriali e da una riforma fiscale che
riduca le imposte su lavoro e impresa, reperendole risorse necessarie con
la tassazione sui patrimoni e attraverso il contrasto all''evasione
fiscale e al lavoro nero".
liv
(fine)
MF-DJ NEWS
2917:36 nov 2011
Una domanda mi faccio da qualche anno.
Ma possibile che il problema che vedono questi "tecnici o politici" sia solo quello dell'occupazione giovanile ? Quando sono proprio i giovani che non vogliono più occuparsi in certi luoghi di lavoro ?
E per questo loro rifiuto siamo stati costretti ad accettare i lavoratori stranieri ?
E dei lavoratori 40enni e soprattutto 50enni, con esperienza e capacità, e diciamo pure anche "fame di lavoro", non se ne occupa nessuno ?
Ma di un 50enne che perde il posto di lavoro e che potrebbe avere ancora dei figli in età studentesca, non gliene frega una bella minchia a nessuno ?
Ora: 29/11/2011 17:36
Testo:
ROMA (MF-DJ)--"I dati odierni dell''Istat relativi alle grandi imprese su
lavoro e retribuzioni confermano la situazione di crisi produttiva e
occupazionale che si mantiene su livelli allarmanti. Il calo delle ore
lavorate per dipendente e la contestuale diminuzione del livello delle
retribuzioni per ora lavorata, testimoniano che nel Paese sono ancora
molto lontani significativi segnali di ripresa".
Lo sostiene in una nota il segretario generale aggiunto Cisl Giorgio
Santini, che precisa che "sono urgenti politiche "mirate" per
l''occupazione che blocchino sul nascere il rischio di nuove ondate di
esuberi, derivanti dal calo della produzione industriale. L''esperienza dei
contratti di solidarieta'' che ha avuto pieno successo in Germania negli
anni scorsi dovra'' essere allargata nel nostro Paese - sottolinea Santini
- dove pure ha contribuito positivamente ad attenuare le conseguenze della
crisi".
"E'' necessario - continua - rimettere in moto l''occupazione attraverso
l''attuazione immediata e il potenziamento del credito di imposta per le
nuove assunzioni nel Mezzogiorno e gli incentivi al nuovo apprendistato
soprattutto per togliere i giovani dall''inattivita'' e per arginare la
dispersione scolastica. In questo ambito va sviluppata la contrattazione
collettiva aziendale e territoriale, coerentemente con l''accordo del 28
giugno, per attrarre investimenti, in particolare stranieri e bloccare le
situazioni di crisi e delocalizzazione produttiva. Ma queste misure -
conclude Santini - non saranno sufficienti se non verranno accompagnate da
politiche per la crescita, in particolare nei settori industriali e nelle
infrastrutture materiali ed immateriali e da una riforma fiscale che
riduca le imposte su lavoro e impresa, reperendole risorse necessarie con
la tassazione sui patrimoni e attraverso il contrasto all''evasione
fiscale e al lavoro nero".
liv
(fine)
MF-DJ NEWS
2917:36 nov 2011
Una domanda mi faccio da qualche anno.
Ma possibile che il problema che vedono questi "tecnici o politici" sia solo quello dell'occupazione giovanile ? Quando sono proprio i giovani che non vogliono più occuparsi in certi luoghi di lavoro ?
E per questo loro rifiuto siamo stati costretti ad accettare i lavoratori stranieri ?
E dei lavoratori 40enni e soprattutto 50enni, con esperienza e capacità, e diciamo pure anche "fame di lavoro", non se ne occupa nessuno ?
Ma di un 50enne che perde il posto di lavoro e che potrebbe avere ancora dei figli in età studentesca, non gliene frega una bella minchia a nessuno ?
diomede
Buongiorno
il discorso era sull'equita' fiscale....proposto dal premier che va in treno poi gli serve l'autoblu per andare a palazzochigi...si fanno le pulci a monti e va in treno....si è partiti da questo...robe de matt
poi che le tasse so troppe qua nessuno lo mette in dubbio, figurati
x diomede : rilassati
te non hai ancora capito una beata minchia. Non esiste il problema se andare in treno od in aereo, poichè oggi il costo è pressochè identico. Ho solo rimarcato che il signorino si è fatto portare l'auto blu quasi sui binari del treno.