In un'intervista Massimo Orladi, amministratore delegato di Sogenia, che fa capo al gruppo Cir, ha dichiarato dopo l'accordo fra Mosca e Kiev sulle forniture del gas, che la dipendenza del 65% da Russia e Algeria per le forniture è un rischio geopolitico inaccettabile. Il governo dovrebbe abbandonare la politica dei metanodotti per puntare tutto sui rigassificatori e individuare 4/5 paesi produttori di metano, attivi nella catena del gas liquefatto (Nigeria, Qatar, Emirati, Angola, Egitto) con i quali stringere accordi, e in cambio di forniture si potrebbero favorire investimenti italiani in quei paesi.