è morta Rita Levi Montalcini

guarda io sono stata la prima obiettrice di coscienza all'università dove alcuni esami prevedevano prove sperimentali. ho rischiato grosso ma ho vinto la mia battaglia, nn solo superando anche brillantemente quegli esami, ma laureandomi con il massimo dei voti, alla faccia di quei docenti che mi fecero ostruzionismo.
ma la mia è stata una scelta dettata dalla mia etica e dal fatto che ero consapevole che di quel tipo di ricerca nn mi interessava nulla. questo però nn mi impedisce di riconoscere che i farmaci con cui mi curo da anni se nn fossero stati sperimentati su altri organismi oggi nn esisterebbero. così come nn esisterebbero cure contro la maggior parte delle malattie cui tutti siamo prima o poi destinati ad incappare. a meno che uno nn scelga scentemente di rifiutare le cure e lasciarsi morire, che so magari di tumore, o non farsi operare in caso di necessità di trapianti pensando che quelle operazioni li sono state una conquista avvenuta- purtroppo- anche sulla pelle di animali.
 
Avendo lavorato in laboratori di biotecnologie, posso assicurarti che la sperimentazione sugli animali è semplicemente oscena, anche solo a vederla fare da altri.
Esistono purtroppo protocolli sperimentali in base ai quali il passaggio dalle colture cellulari, agli animali, per arrivare all'uomo sono necessarie, anche se non assicurano comunque risultati estrapolabili al 100%100; le specie selezionate in quanto più simili all'uomo come meccanismi di funzionamenti fisiologico, non sono comunque l'uomo.
Questi protocolli, per legge, impongono anche standard rigidissimi di etica di sperimentazione, che limitino o riducano allo zero le sofferenze degli animali usati per la sperimentazione stessa. Il problema è che nn ci sono controlli rigidissimi che questi standard vengano applicati.

Molti farmaci vengono infine sperimentati anche sull'uomo ( i bugiardini contengono informazioni sugli effetti collaterali che si evidenziano nella specia umana e non animale)

E' anche vero che molta della sperimentazione fatta sugli animali in paesi extracomunitari è stata sostituita quasi completamente con quella in vitro; ma ripeto molta e non tutta. Probabilmente arriveremo al giorno in cui non ci sarà più bisogno di testare sugli animali le sostanze ritenute tossiche per l'uomo, o per eliminazione totale di tali sostanze o per sperimentazione diretta sugli organismi umani che si sottoporranno come volontari .

Ma per i farmaci la vedo dura... del resto le ricerche della montalcini erano volte alla rigenerazione delle cellule del sistema nervoso e funzionali alla cura di malattie come l'alzheimer. Che le cellule si riproducano in vitro è cosa facilissima dal momento che si aggiungono in maniera artificiale e ai giusti dosaggi tutte le sostanze che servono alla loro moltiplicazione . Ma non è detto che quel che succede in vitro possa accadere anche in un organismo vivente. Di li la necessità di sperimentare.

( per inciso lei era la mente, ma chi fattivamente lavorava sugli animali era un suo collaboratore di sempre ... si fa presto ad essere a favore della sperimentazione animale se non la fai con le tue mani . E se la fai con le tue mani o sei un insensibile macellaio o metti i benefici che apporteranno, e nn in termini economici, di quel che stai facendo dinanzi al resto. Dal mio, mi sono rifiutata di essere e l'una e l'altra cosa ).

Questo ti fa onore :up:

Ho visto e letto anche io parecchio sulla sperimentazione... quanto basta per considerarla una cosa aberrante, non mi interessano il fine o i benefici che apporta, si devono cercare altre strade e farla finita di approfittare di poveri esseri viventi che non possono dare il loro consenso e patiscono le pene dell'inferno. Che ne sanno sti macellai di cosa provano gli animali? di quanto soffrono? se li facessero su loro stessi gli esperimenti se cercano la gloria e i soldi.
 
guarda io sono stata la prima obiettrice di coscienza all'università dove alcuni esami prevedevano prove sperimentali. ho rischiato grosso ma ho vinto la mia battaglia, nn solo superando anche brillantemente quegli esami, ma laureandomi con il massimo dei voti, alla faccia di quei docenti che mi fecero ostruzionismo.
ma la mia è stata una scelta dettata dalla mia etica e dal fatto che ero consapevole che di quel tipo di ricerca nn mi interessava nulla. questo però nn mi impedisce di riconoscere che i farmaci con cui mi curo da anni se nn fossero stati sperimentati su altri organismi oggi nn esisterebbero. così come nn esisterebbero cure contro la maggior parte delle malattie cui tutti siamo prima o poi destinati ad incappare. a meno che uno nn scelga scentemente di rifiutare le cure e lasciarsi morire, che so magari di tumore, o non farsi operare in caso di necessità di trapianti pensando che quelle operazioni li sono state una conquista avvenuta- purtroppo- anche sulla pelle di animali.

scusami, non volevo parlare di te.
Stavo discutendo, altrove, con un paio di persone e ho sfogato, qui, parte della mia indignazione.
 
Questo ti fa onore :up:

Ho visto e letto anche io parecchio sulla sperimentazione... quanto basta per considerarla una cosa aberrante, non mi interessano il fine o i benefici che apporta, si devono cercare altre strade e farla finita di approfittare di poveri esseri viventi che non possono dare il loro consenso e patiscono le pene dell'inferno. Che ne sanno sti macellai di cosa provano gli animali? di quanto soffrono? se li facessero su loro stessi gli esperimenti se cercano la gloria e i soldi.

Sai che alcuni hanno sostenuto che i cani non soffrono?
Non sentono il dolore come noi:eek:

in anni di manifestazioni animaliste, di cose ne ho lette e viste di cotte e di crude.
 
Questo ti fa onore :up:

Ho visto e letto anche io parecchio sulla sperimentazione... quanto basta per considerarla una cosa aberrante, non mi interessano il fine o i benefici che apporta, si devono cercare altre strade e farla finita di approfittare di poveri esseri viventi che non possono dare il loro consenso e patiscono le pene dell'inferno. Che ne sanno sti macellai di cosa provano gli animali? di quanto soffrono? se li facessero su loro stessi gli esperimenti se cercano la gloria e i soldi.

io ti dico solo che dalla prima volta che entrai in uno stabulario ho iniziato a nn mangiare carne.

le strade altrove, soprattutto negli stati uniti, nn solo le stanno cercando ma stanno prendendo il sopravvento sulla sperimentazione animale. ma li i governi finanziano la ricerca nn solo per monetizzarla, qui la considerano funzionale solo agli interessi economici delle case farmaceutiche o grandi aziende che producono beni di consumo . Tanto è vero che chi vuol fare ricerca seria e come dio comanda e soprattutto nn finalizzata solo a scopi di lucro se ne va altrove. qui si ritroverebbe a fare il manovale e nn il ricercatore.

:)
 
Ultima modifica di un moderatore:
In ogni modo, a parte il passato, sul quale non possiamo incidere, oggi ci sono molti modi alternativi per fare ricerca....

li riporto dal sito:
No Vivisezione: Novivisezione.org: le alternative

Quali sono i metodi alternativi
La stragrande maggioranza degli esperimenti compiuti sugli animali sono quelli per i test "di tossicità" obbligatori per legge, cioè quei test che dovrebbero accertare la pericolosità di una data sostanza chimica per l'uomo.

Altri esperimenti sono quelli compiuti invece nella ricerca biomedica di base, per lo studio delle malattie: in questo caso NON è obbligatorio per legge usare gli animali, però è quello che si continua a fare.

Infine, una piccola percentuale di esperimenti sono quelli a scopo didattico-dimostrativo.

Per i test di tossicità sono state sviluppate negli ultimi vent'anni diverse metodologie:

Colture di cellule e di tessuti umani, che permettono ai ricercatori di studiare specifiche parti del corpo umano. Ad esempio, cellule di sangue e tessuto canceroso servono a investigare sulle modalità con cui i virus causano le infezioni; la placenta umana può servire per provare se certi farmaci possono o meno passare la barriera placentale dalla madre al bambino.
Microorganismi: servono a provare il danno genetico causato da sostanze chimiche o radiazioni. Ad esempio, il test di Ames, basato su microorganismi, è un test di mutagenicità, cioè può identificare le sostanze chimiche che danneggiano il DNA delle cellule.
Modelli matematici computerizzati: esistono diversi sistemi di questo genere, per esempio "DEREK", un programma sviluppato all'univerità di Leeds il cui database contiene molte informazioni sulle reazioni allergiche.
Tecniche non-invasive per immagini: servono per la ricerca sul cervello, e consentono lo studio diretto del cervello umano, attraverso metodi sicuri e non invasivi, ad esempio la PET (Tomografia a Emissione di Positroni), l'elettroencefalografia, etc.
Sistemi artificiali: sono modelli in vitro che simulano una parte del corpo umano. Esistono modelli dell'intestino umano, della pelle umana, gli occhi artificiali, etc.
Ecco alcuni siti sulle alternative all'utilizzo di animali nella sperimentazione: sono raccolti centri di sviluppo, di validazione, di documentazione sui metodi alternativi, riviste scientifiche dedicate ai metodi alternativi.

Per quanto riguarda la sperimentazione didattica esistono ormai centinaia di metodologie alternative già validate:

modellini, manichini e simulatori meccanici animali e umani;
film e video;
libri di fotografie;
simulazioni computerizzate;
esperimenti su piante, microorganismi, colture cellulari e tessutali;
pratica clinica.

[...]

Per la ricerca biomedica di base, lo studio va fatto direttamente sull'uomo (studi clinici, epidemiologici, etc. come illustrato più oltre, ovviamente rispettando rigorosamente i limiti imposti dall'etica alla ricerca clinica), e per i test di nuovi possibili farmaci si possono usare colture in vitro di tessuti o interi organi umani. I ricercatori che abbiano a cuore la vera ricerca scientifica e non la propria carriera, hanno a disposizione metodi migliori dei test sugli animali:

innanzitutto la ricerca clinica: la maggior parte delle scoperte mediche (i cui successi vengono spesso attribuiti alla sperimentazione animale) sono dovute infatti ad un'osservazione clinica (sull'uomo) di un particolare fenomeno, che solo in seguito i ricercatori tentano di riprodurre negli animali, inducendo artificialmente in essi delle patologie. Essi variano le condizioni dell'esperimento, così come la specie di animale utilizzata, fintantochè non trovano una specie e una serie di condizioni per cui il risultato coincide con l'indicazione già nota fornita dall'uomo; e così il merito va "all'esperimento sull'animale";
l'epidemiologia e la statistica. L'epidemiologia studia la frequenza e la distribuzione delle patologie nella popolazione; la statistica è invece la disciplina che si occupa del trattamento dei dati numerici derivanti da un gruppo di individui. Sono stati l'impiego della epidemiologia e della statistica che hanno permesso di riconoscere la maggior parte dei fattori di rischio delle malattie cardiocircolatorie quali l'ipertensione arteriosa, il fumo, il sovrappeso, l'ipercolesterolemia;
lo studio diretto dei pazienti, tramite i moderni strumenti di analisi non-invasivi. Questi metodi consentono di ottenere ottimi risultati, come è stato riscontrato per le malattie cardiache;
autopsie e biopsie: le autopsie sono state cruciali per la comprensione di molte malattie; con le biopsie si possono ottenere molte informazioni durante i vari stadi della malattia. Per esempio, le biopsie endoscopiche hanno dimostrato che il cancro al colon deriva da tumori benigni chiamati adenomi. Questo è in contrasto con il modello animale più usato, in cui non vi è la sequenza adenoma-carcinoma.
 
Strenua sostenitrice della sperimentazione animale :down: non avevo mai letto niente della Montalcini... beh, mi trovo d'accordo con Grillo, per me chi tortura gli animali, per qualsiasi ragione al mondo, è peggio di una puttana, è una bestia.

Ma Grillo la criticava in quanto era - a suo giudizio - al soldo delle famigeratissime multinazionali chimico-farmaceutiche, le stesse che producono anche i detersivi per lavare i panni, per intendersi, mica perché gli interessasse il benessere degli animali.

O forse sì, ma comunque non di tutti gli animali: mica è un vegetariano.
http://laverabestia.org/read_post.php?id=259




Comunque, io proclamo che se, ad un mio discendente o ascendente capitasse un male curabile con un farmaco precedentemente testato su animali, non lascerei morire il mio parente per coerente protesta contro la vivisezione.



BTW, non sono neanche convinto che tutti i vivisezionatori siano dei sadici dott. Frankenstein: magari non rispettano tutti i rigorosi protocolli cicomendeziani, magari qualche sadico ci sarà, ma non credo all'identificazione del vivisezionatore con il sadico fine a se stesso.
Non solo nel campo della vivisezione, quanto meno: pensate, ad esempio, che ci son persone (innegabilmente sadici) che trasmettono le canzoni di Gigi D'Alessio e sono impunemente a piede libero. :wall:










Prot.
 
io ti dico solo che dalla prima volta che entrai in uno stabulario ho iniziato a nn mangiare carne.

le strade altrove, soprattutto negli stati uniti, nn solo le stanno cercando ma stanno prendendo il sopravvento sulla sperimentazione animale. ma li i governi finanziano la ricerca nn solo per monetizzarla, qui la considerano funzionale solo agli interessi economici delle case farmaceutiche o grandi aziende che producono beni di consumo . Tanto è vero che chi vuol fare ricerca seria e come dio comanda e soprattutto nn finalizzata solo a scopi di lucro se ne va altrove. qui si ritroverebbe a fare il manovale e nn il ricercatore.

:)
Le stesse che ci avvelenano con il cibo magari...
Speriamo davvero finisca presto questo scempio, tutte le volte che ci penso mi rovino la giornata :(
 

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