Tecnologia.
«La grande preoccupazione sulle intelligenze artificiali è che possano andare fuori controllo – afferma l’esperto, divenuto famoso come l’inventore di blabdroid, un robot che spinge le persone a raccontare cose di se stesse -. I giganti della tecnologia affermano che siamo ben lontani da questo, ma pensiamoci prima che sia troppo tardi.
Io sto provando che robot pericolosi possono esistere, dobbiamo assolutamente confrontarci sul tema. Le persone più disparate, esperti di legge, filosofia, ingegneria ed etica devono mettersi insieme per risolvere queste questioni, nessuno può farlo da solo».
L’argomento è in realtà già molto dibattuto.
Una petizione di oltre mille esperti, fra cui il fisico Stephen Hawking, il patron di Tesla Elon Musk e il cofondatore di Apple Steve Wozniack, ha chiesto un bando a eventuali robot killer, in grado di combattere e uccidere senza essere guidati dall’uomo.
Qualche giorno fa un team di ricercatori di Google ha affermato di aver realizzato un sorta di tasto rosso in grado di spegnere un’intelligenza artificiale nel caso diventasse pericolosa, abbastanza sofisticato anche da prevenire che la stessa lo disabiliti.
Il loro studio verrà presentato alla Conference on Uncertainty in Artificial Intelligence (Uai) in agenda a New York a fine giugno.