silpla2000
che bello il yo yo
Due sposini siciliani sono in viaggio di nozze. La prima notte, dopo un lungo viaggio in treno, sono finalmente a destinazione in una comoda stanza d'albergo. Il maritino è un tantino allupato sapendo ciò che di regola lo dovrebbe aspettare... si mette sotto alle lenzuola e bisbiglia nell'orecchio alla moglie: "Cammelaaaa...". "Che c'è tesoro?". "Lo vuoi vedere lu pesce?". "No, scusami Tano, ma sugnu proprio stanca... tra i preparativi, la cerimonia, il pranzo ed il viaggio, non ce la fazzu proprio chiù! Lassami dommire!". "Va bene, Cammelina mia adorata...". Il giorno seguente, dopo una giornata di visite turistiche, si ritrovano a tarda sera nella stanza d'albergo. Tano si infila a letto e avvicina la mogliettina: "Cammelaaaa...". "Dimmi amore mio bello!". "Lo vuoi vedere lu pesce?". "Guarda Tano, oggi girammo tutto il giorno! Io esausta sugnu! Fammi riposare che domani avimu attre escursioni da fari. Magari un'altra volta...". Tano si rigira e si mette a dormire rassegnato. La sera dopo, di nuovo a letto la scena si ripete e cosi' per una settimana intera finché una sera...: "Cammelaaaa...". "Si' amore?". "Lo vuoi vedere lu pesce?". Carmela ci pensa un po' e poi dice: "E vabbene... fammi vedere 'stu pesce!". E Tano: "BOP... BOP... BOP
A Lourdes c'e' una piscina dei miracoli dove tuffandosi dentro i desideri delle persone si possono avverare. Uno zoppo prendendo la rincorsa ci si tuffa dentro, e dopo pochi secondi torna su e comincia a correre e a gridare: "Corro, corro, sono guarito!". Stessa cosa per molte altre persone che vedono guariti i propri handicap (ciechi, sordi, ecc). Ad un certo punto, un uomo su una carrozzella si butta nella piscina e non torna piu' fuori. Un minuto, due minuti e poi salta fuori sulla carrozzella gridando: "Vai! Cerchi in lega!!".
Lui sul letto di morte, lei accanto a lui. Lui: "Maria, ti ricordi quando e' scoppiata la I Guerra Mondiale e io sono partito per il fronte, e tu eri accanto a me?". Lei: "Si', caro!". Lui: "...e quando poi sono rimasto ferito e sono stato quattro anni in ospedale, e tu eri accanto a me, Maria?". Lei: "Certo, caro!". Lui: "E ti ricordi quando e' scoppiata la II Guerra Mondiale e mi hanno richiamato, e tu eri accanto a me?". Lei, quasi piangendo: "Come no, caro!". Lui: "E quando mi hanno messo in campo di concentramento e dopo sei anni mi hanno liberato? Anche allora tu eri accanto a me, Maria!". Lei, piangendo: "Poverino, il mio tesoruccio!". Lui: "E anche adesso che sto morendo, tu sei sempre accanto a me, Maria". Lei allora scoppia a piangere e lui: "Senti, Maria, ma non sara' per caso che porti sfiga?".
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