In rapporto al numero di abitanti, siamo cioè passati da
5,8 posti letto ogni mille abitanti del 1998, a 4,3 nel 2007 e a
3,6 nel 2017. La cosa interessante è che nel rapporto del 1998 già
si scriveva che, attestandosi a 5,8, «l’indicatore posti letto per 1.000 abitanti risulta sensibilmente diminuito in questi ultimi anni».
Ma tra il 1998 e il 2010, quando come abbiamo visto il numero di ospedali è stato costantemente ridotto,
la spesa pubblica per la sanità (secondo i dati Istat
qui consultabili) è sicuramente aumentata e parecchio: in valore assoluto,
da meno di 60 miliardi di euro (a prezzi correnti) a più di 112 miliardi di euro, quasi il doppio; in percentuale del Pil dal 5,1 per cento al 7 per cento.
Tre anni fa,
si legge, «l’assistenza ospedaliera si è avvalsa di 1.000 istituti di cura, di cui il 51,80% pubblici ed il rimanente
48,20% privati accreditati
E se
guardiamo al rapporto relativo al
1998, quando «l’assistenza ospedaliera si è avvalsa di 1.381 istituti di cura, di cui il 61,3% pubblici ed il rimanente
38,7% privati accreditati
L'emergenza coronavirus ha riproposto il tema della spesa sanitaria e delle politiche a sostegno del servizio sanitario nazionale. Cosa è successo in Italia dal 2008 a oggi
www.agi.it
la mia regione è nella palta nn perchè abbia numero di contagi insostenibile...anzi...è decima...ma rimane l'unica grande regione in zona rossa(la campania vi è per motivi di ordine pubblico e tutti lo sanno...) ma solo e soltanto perchè sotto il governo del maledetto delinquente che adesso sta a signa son stati dimezzati i posti letto!!!
nn solo...come avete visto la forte riduzione dei posti letto si è associata ad una spesa sanitaria che è quasi raddoppiata...(tutti i trombati della politica a 10-20k mensili...da piazzare)
la quota privata è aumentata dal 38 al 48---"
ma la cosa ancor + grave è che le strutture adibite alla cura degli anziani(RSA) è quasi totalmente gestita dai privati...
i due > maggior gruppi sono in mano a demaledetti e angelucci...
i due signori sopra rapprentano perfettamente la par condicio e il finto teatrino sx dx degli ultimi 25 anni...
uno a sx
uno a dx
è poi del tutto casuale che entrambe siano o siano stati proprietari di grandi giornali...aka disinformazione mainstream
nn c'è molto altro da aggiungere
la mia rabbia verso il m5s viene da qui...CONFLITTO DI INTERESSE E FINANZIAMENTO DELL'EDITORIA...questo era e rimane il nodo centrale che una forza politica veramente libbbbertaria dovrebbe nuclearizzare...
nn servirebbe niente altro
buondì
p.s. per farvi capire uno di sx come percepisce il mondo reale...e anzi lo odi..."
Firenze, 29 novembre 2020 - In ballo 24 ore e una mezza promessa. È un risiko incredibile, tra date, protocolli, riunioni, timbri e ordinanze, il passaggio da
zona rossa ad
arancione per la
Toscana. Secondo il ministero della Sanità dovrebbe avvenire alla mezzanotte tra sabato e domenica prossima; secondo il presidente della Regione
Giani un giorno prima, la notte tra venerdì e sabato. Insomma se va bene, secondo quanto auspicato da Eugenio Giani, i negozi adesso chiusi riapriranno sabato mattina con tutte le consueguenze arancioni per altri settori e disposizioni, altrimenti si slitterà a domenica mattina. Si parla comunque del 5 o del 6 dicembre. Quindi, da oggi, bisogna far passare ancora una settimana o giù di lì. Una settimana di sofferenza e rabbia per chi ha l’attività bloccata e deve fare i conti con altre perdite, giorno dopo giorno.
I DATI COVID DELLA TOSCANA DI DOMENICA 29 NOVEMBRE
SPOSTAMENTI, LA NUOVA ORDINANZA IN TOSCANA
Cerchiamo di mettere in riga i calcoli per dipanare la matassa tra aspetti tecnici e burocratici. Allora, il via operativo dell’ordinanza zona rossa è del 16 novembre secondo il ministero della Sanità e non il 15 novembre come ha ripetuto nei giorni scorsi Giani. I 14 giorni di quarantena, secondo Roma, scadono il 30 novembre e non il 29, oggi. La procedura valida per tutte le regioni dice che una volta terminati i 14 giorni con dati ok (21 parametri per quattro macroaree di valutazione) si deve riunire il Comitato tecnico scientifico che esamina la situazione verificando tutti i numeri e l’andamento della curva. Il report del Cts finisce sul tavolo della Cabina di regia (governo, Cts, protezione civile) che timbra il passaggio semaforico da un livello all’altro. Ciò avverrà il 4 dicembre, venerdì. Non è finita. Come per le altre regioni, devono poi intercorrere 24 ore tra ordinanza e via libera definitivo per la pubblicazione dei provvedimenti sul Bollettino regionale. E si arriva così alla mezzanotte tra sabato e domenica prossima.
Giani sposta le lancette di 24 ore indietro: "Avremo il via libera prima e sarà operativo alla mezzanotte tra venerdì e sabato. Ho una mezza promessa del ministro Speranza, che mi ha detto che gli adempimenti di valutazione potrebbero terminare giovedì 3. Confido che il ministro ci dia una mano". Insomma la mezza promessa deve diventare tutta intera.
Il presidente ha una visione che va oltre il ritorno in zona arancione. "Il 3 dicembre scade il Dpcm con le disposizioni generali dell’isolamento e delle chiusure nazionali. Chiedo che quella normativa venga azzerata e che in base ai dati esaminati in tempo reale ci sia il posizionamento nella zona adeguata ai dati presentati riguardo il rispetto dei parametri".
Obiettivo della Toscana? Stare il meno possibile in zona arancione e tornare all’origine: la
zona gialla. "Abbiamo tutti i dati e le proiezioni di tendenza per dire che siamo da giallo – spiega Giani – confido di rimanere in arancione per una settimana così che dal 13 dicembre la Toscana torni da dove era partita, cioè dalla zona gialla: avremo a disposizione un rush finale verso il Natale per dare ossigeno al commercio e far vivere le Feste nel pieno e convinto rispetto delle regole individuali e collettive".
CAZZONI ARTIGIANI E COMMERCIANTI...FINCHE' NN DIVERRETE STRACCIONI LE VOSTRE ISTANZE NN INTERESSERANNO A NESSUNO...POI QUANDO VI AVRANNO SPEZZATO E RESO SCHIAVI PER SEMPRE VI ARRIVERA' LA MANCETTA PERPETUA...MA LA CONDICIO SINE QUA NN E'...E' SEMPRE STATA...E RIMARRA' PER SEMPRE LA SCHIAVITU'
Gregorio nella piramide sociale sumera chi erano gli ultimi?..."da ultimo c'erano gli schiavi che avevano perso la libertà per guerre perse o per nn aver ripagato i propri debiti!!!