ESISTONO DUE TIPI Di DONNE: QUELLE CHE CREDONO ANCORA NELL'AMORE E QUELLE CHE

Seconda risposta :

Ogni volta che può, con la maestria del comico navigato che nasconde la frecciata dietro l'ironia, Grillo ne tira una all'indirizzo di Di Maio, il «delfino» più quotato per ereditare la leadership del M5S.
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L'altra volta a Bologna, arrivando a sorpresa per tirare la volata ai grillini in Emilia, la battuta di Grillo era questa, rivolta ai candidati riuniti attorno al pupillo Di Maio: «Loro sono in grado di camminare da soli, io rimango un po' defilato dietro, ma di poco... molto poco, non montatevi la testa, sennò tolgo il simbolo e andate fuori dai cogl....».

Risate, grande Beppe, si scherza. Ma mica tanto.

Il M5S resta un movimento legato a doppio filo con Beppe Grillo, che nell'atto notarile depositato a Cogoleto (Genova) nel 2012 risulta presidente dell'«associazione Movimento Cinque Stelle» (vicepresidente è il nipote Enrico, mentre segretario è il suo commercialista, Enrico Nadasi), nonché unico titolare del simbolo M5S e della piattaforma del movimento, il blog omonimo, indicato come «sede nazionale» nello Statuto del M5S.

Mollare le redini e lasciare la sua creatura ad altri, venuti dal nulla e diventati parlamentari e addirittura vicepresidenti della Camera solo grazie a lui?

Grillo non ci pensa neanche, e tantomeno Casaleggio.

Il problema è che con la fine del veto (risultato controproducente e perciò rimosso) della presenza dei grillini in tv, la popolarità dei più efficaci - Di Maio, Di Battista, la Lezzi -, è cresciuta molto, forse troppo .....
 
Il deputato avellinese ha superato Grillo nei sondaggi sul gradimento dei leader, e lo stesso succede con Di Battista (24 a 18 secondo l'istituto Ixè).

La base M5S sogna Di Maio premier e Di Battista sindaco di Roma.

Grillo e Casaleggio parlano di vittoria, ma sembrano fare di tutto per ritardarla, forse per non diventare comprimari del movimento da loro fondato.
Le personalità capaci di tenere testa al duo di vertice, come Pizzarotti sindaco di Parma, non sono molto amate.

«Non passiamo il testimone a nessuno» ha chiarito il titolare della Casaleggio associati al raduno di Imola. E Grillo, dopo aver preso in giro simpaticamente - ma mica tanto - Di Maio («Quando l'abbiamo preso parlava come Bassolino», sfottò abbastanza pesante per un grillino campano), ha buttato lì una domandina solo apparentemente innocua: «Nel Movimento ci sono decine di persone pronte: perché dobbiamo candidare le persone attraverso la tv?».

Ovvero: non vi sarete mica montati la testa ora che andate nei talk show e la gente vi riconosce per strada?
Di Maio è nato come un fedelissimo di Casaleggio, ma in due anni è diventato il riferimento della pattuglia M5S in Parlamento che punta a ridurre l'influenza dell'informatico milanese.
La battaglia a distanza sulla gestione della comunicazione dei deputati M5S è solo una delle tante in corso.
 
Allora mi sembra di capire che siete rimasti un po' indietro...troppo creduloni, forse.....

La sfida generazionale tra la vecchia ditta Grillo e Casaleggio e i «rottamatori» guidati da Di Maio e Di Battista si riflette nel metodo per scegliere i candidati delle prossime amministrative.
L'idea di molti parlamentari è che si debba abbandonare il metodo della selezione via web, sostituendolo con delle assemblee degli attivisti e dei meet up del territorio, che risultò vincente a Parma.
Una sorta di primarie a 5 stelle.

Il problema è che Casaleggio (e Grillo) non sono d'accordo. «Faremo una consultazione online tra tutti gli iscritti» ha tagliato corto Casaleggio.
Metodo di selezione che si svolge integralmente (anche nello spoglio dei voti, totalmente segreto) sui pc amministrati dalla Casaleggio associati.

Per arrivare all'indiscrezione rilanciata dai giornali: Casaleggio candidato premier. :lol::lol::lol::lol: :lol::lol::lol::lol: :lol::lol::lol::lol: :lol::lol::lol::lol: :lol::lol::lol::lol: :lol::lol::lol::lol:
 
Voi pensatela come volete...io dico che sono tutti di "sinistra" :lol::lol::lol: :mumble::mumble::mumble: mi sembra ricordare - vagamente - che la sinistra (quella pura) avesse altre regole :lol::lol::lol:

Il canone Rai si deve pagare, urla Renzi. E finisce in bolletta. Sì, perché la Rai è di tutto, di più, specie quando deve dare i “compensi” ai volti noti della tv. E nell’aula parlamentare escono fuori le cifre. Sono cifre da capogiro. A beccarsi «5-6 milioni in due o tre anni» è Fabio Fazio, «20mila euro a puntata» per Luciana Littizzetto, «500-600mila euro annui»per Massimo Giannini.

L’attuale dg Antonio Campo Dall’Orto, secondo le voci, percepisce uno stipendio «tre volte superiore al tetto di 240mila euro» e anche la presidente Monica Maggioni un compenso «ben oltre» tale tetto.
«Vorrei che la trasparenza per i contratti oltre i 200mila euro fosse estesa anche ai conduttori».

Non è accettabile «la demagogia a buon mercato che si fa in trasmissioni come L’Arena sui vitalizi dei parlamentari e poi non si sente l’esigenza di rendere pubblici i propri compensi. Mi piacerebbe che Giletti mi dicesse quanto guadagna: così scopriremmo che guadagna due o tre volte quello che prende un deputato e che Fazio guadagna 7-8, forse 10 volte di più, rispetto a un deputato».

il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, replicando in aula alla Camera ha detto che i compensi delle star che lavorano in Rai resteranno segreti. Parola del governo. I compensi dei «personaggi» della tv pubblica non vanno resi pubblici, «non per una questione di privilegio» ma perché «per una star il dato che deve essere conosciuto è il dato aggregato del programma» e non ci deve essere «alcun intento di colpire singole personalità».
 
Quanto accaduto è ormai sulla bocca di tutti ...ed anche oltre.....

Alla Santanché che chiedeva al collega di Sc di mettersi nei panni di chi in piena notte si vede piombare in casa un estraneo, nel suo terrore, nella sua angoscia, Librandi ha avuto il coraggio di replicare che «prima di sparare avrebbe dovuto dire “altolà, chi va là” e sparare in aria».

Ho seguito la trasmissione. Ad un certo punto Librandi ha detto che a militare si fa così. Prima si intima "altolà chi va la" poi si spara in aria.

Mi permetto di dire che il Sig. Librandi non deve aver fatto il militare oppre l'ha fatto senza fare una guardia ad una polveriera.
La prima regola - fondamentale - che ti viene detta :

spara sempre due colpi. Il primo in basso ed il secondo in alto.
 
Ci siamo arrivati, vivi e incolumi, sopravvivendo ad apocalissi immaginarie, in un mondo che di certo non sarà quello immaginato da Robert Zemeckis, ma che vi si avvicina sotto molti aspetti: oggi è il 21 ottobre 2015, è il giorno in cui Marty McFly arriva nel futuro, che alla fine è il nostro presente.

Marty McFly arriverà alle 16.29 di oggi e il mondo lo accoglierà a braccia aperte.
 
Ci siamo arrivati, vivi e incolumi, sopravvivendo ad apocalissi immaginarie, in un mondo che di certo non sarà quello immaginato da Robert Zemeckis, ma che vi si avvicina sotto molti aspetti: oggi è il 21 ottobre 2015, è il giorno in cui Marty McFly arriva nel futuro, che alla fine è il nostro presente.

Marty McFly arriverà alle 16.29 di oggi e il mondo lo accoglierà a braccia aperte.
ora usa east coast o west coast?:D
 
sera a tutti e anche oggi un altro pezzo di mala politica salta fuori... una tipa che si fa rimborsare oltre 80 mila euro per rimborsi kilometrici..

poi

BUCO REGIONE PIEMONTE = 5.800.000.000
BUCO COMUNE DI TORINO = 2.900.000.000 (se le le previsioni saranno rispettate)
.................................TOTALE = 8.700.000.000 (se va tutto bene)


poi... a proposito di giochi di prestigio... che tristezza :(

Da Berlinguer a Cicchitto e Verdini :wall:

qs sono i cittadini normali che tentano di cambiare l'italia..

La Cosa Faccia a faccia senza precedenti in diretta TV! (Video integrale) » La Cosa

infine a qs persona farei una cosa semplice .. sequestro di tutti i beni a tutti i suoi parenti fino al 3 grado.. gente così non merita altro...

I Carabinieri hanno eseguito 17 misure restrittive, di cui 14 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di altrettanti dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata 'Ospedale Specializzato Israelitico' di Roma.

Tra gli arrestati l'ex direttore generale (ed ex presidente dell'Inps) Antonio Mastrapasqua. Disposto inoltre il sequestro preventivo per equivalente pari all’ammontare di 7,5 milioni di euro, ovvero "a somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera".

L'inchiesta nacque infatti dal ritrovamento di oltre 12.000 presunte cartelle cliniche falsificate.

L'inchiesta della Procura di Roma, per le ipotesi di reato di falso e truffa in danno della sanità pubblica, contesta tra le altre cose la cessione all'Inps, per saldare i debiti che la clinica aveva con l'ente previdenziale per dei contributi del personale non versati, dei crediti vantati con la Regione Lazio.

Tale circostanza era già emersa nell'inchiesta di Giovanna Boursier del 21 ottobre 2012, in cui Report aveva raccontato di Mastrapasqua e degli altri potenti "Dirigenti di classe", sempre gli stessi, che attraversano le porte girevoli delle grandi imprese pubbliche accumulando poltrone e stipendi.

però muso duro anzi di più se non paghi il canone rai...

naturalmente tutto ciò è colpa di grillo e casaleggio...

p.s. Val preparati che tra poco sarai costretto a votare PD... per un motivo semplice semplice.. tutti confluiranno nel PD per non far vincere il m5s... non vorrai mica che tutto sto schifo finisca vero ? ;)

scusate se posto ste cose .. ma vedere ogni giorno sto schifo mi fa un po incazzare e come me penso molti altri... :wall::wall: qualcuno dice che sono il 27 %
 

Leggere un sacco di messaggi, volti a denigrare (tra l'altro senza argomenti) l'unica forza potitica che (per il momento) si è distinta tra le altre per ONESTA' e coerenza, mi fa venire in mente il Vangelo secondo Luca 6,39-42:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca? Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”

Parole di duemila anni fa ma drammaticamente ancora valide. :no:
 
se penso quanti mld vengono sprecati..tra f35 mancati introiti di tasse sui giochi e sprechi .. e non dare mld alla ricerca per sconfiggere qs maledetta malattia e sopratutto permettere un tale scempio...beh altro che populismo ..calci in kulo per tutta italia a sti pezzi di merd e a chi li vota.. sono troppo schifato... troppo .. e veder tanta superficialità .. abbattere la storia di un popolo.. centinaia di anni di sacrifici.. qs lettera descrive in una maniera unica cosa vuol dire per queste terre un albero di ulivo..

TORCHIAROLO – Una terra passata di padre in figlia: i sacrifici, le rinunce e le soddisfazioni di una vita rischiano di cedere, come terra sotto i piedi, per una famiglia di Torchiarolo. Come la loro, di storia, ce ne sono tante.

Il nuovo piano di eradicazioni del commissario straordinario Silletti per combattere la Xylella coinvolge anche loro e quel pezzo di terra, su cui si è costituita la storia della famiglia di Enza Pagliara, che affida ad un lungo sfogo terreni cartello xylella ulivil’importanza della difesa dei terreni dagli abbattimenti degli ulivi. Uno di questi, ricco di piante, è lo sfondo di questa storia in cui molti brindisini possono specchiarsi.

“Questi alberi di ulivo erano di mio nonno, Vincenzo Miccoli, classe 1908 di Torchiarolo. Per comprare queste 8 filari di ulivi, usò i risparmi e i sacrifici di una vita. Andava in campagna a lavorare come bracciante agricolo nelle campagne dei “Don” locali.”

Non vi erano stagioni che potessero tenere: in ogni stagione, in qualsiasi condizione, Vincenzo raggiungeva in bici le campagne vicino Mesagne, 2 ore all’andata e 2 ore al ritorno, per andare a zappare, raccogliere, potare. Miccoli aveva imparato a leggere in guerra, quando fu chiamato a servire lo Stato. “Lasciò nonna Pantalea, con 3 figli e uno in arrivo. Finché non si seppe della sua prigionia, nessuno poteva sapere se sarebbe tornato. Ma mio nonno ebbe fortuna e tornò. Quando arrivò a Torchiarolo, nessuno lo riconobbe: era pelle e ossa, aveva camminato mesi a piedi per raggiungere la sua famiglia”.

Col dolore nel cuore (Miccoli non conobbe mai il quarto figlio, nato e morto mentre era in guerra), con la moglie Pantalea ricominciò a lavorare per portare il pane a casa. “Dopo una decina d’anni si ripresero dal dissesto della guerra e il sogno di avere degli alberi di ulivo si avverò. Con la bicicletta, Lu Nzinu de la Pantalea, andava a “Case Bianche”, per curare i suoi ulivi, per innaffiarli con l’otre”. E otre dopo otre, i suoi sacrifici vennero ripagati dal raccolto e con i soldi della raccolta delle olive, ogni anno potevano fare la dote ai loro figli.

Anche quando non ce la faceva più a camminare, Miccoli chiese alle figlie di accompagnarlo a vedere quel terreno: cartello xylellauna volta lì, l’effetto dell’energia di quella terra è visibile. “Il nonno, parlando con quegli eterni testimoni, ricordò ad alta voce come aveva potuto curare quell’albero, quante olive aveva raccolto quell’annata, quante soddisfazioni e quanto sudore c’erano sotto quegli alberi, ripercorrendo anno per anno, gioie e dolori della sua vita. Per lui, le olive erano i suoi genitori e i suoi figli allo stesso tempo.”

Oggi quella scena si ripropone con la mamma di Enza, Angela, che ha ereditato quel piccolo appezzamento ed è rimasta straziata dalla lettera che le ha spezzato il cuore. La stessa che le comunica che i suoi ulivi, quelli in cui sembrava di aver rivisto il padre e la madre, chini sulla terra a raccogliere il frutto di quelle presenze, verranno abbattuti. “Mia madre che è una donna giusta e saggia ci ha insegnato oggi che tutto possono toglierci ma non il dovere di difendere ciò che ci appartiene”, scrive Enza.


Dio stramaledica all'infinito questi bastardi che non impegnano quanto si dovrebbe per evitare questo scempio :down::down::down:
 

Allegati

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