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Cina,maggior importatore greggio Iran paga in euro da 2006-fonte
Reuters - 27/03/2007 09:48:36
PECHINO, 27 marzo (Reuters) - Il maggior acquirente di greggio Iraniano del mondo, la raffineria di stato della Cina Zhuhai Zhenrong Corp, sta pagando il greggio iraniano in euro dall'anno scorso.
Lo ha detto a Reuters una fonte industriale.
L'azienda cinese ha cambiato lo scorso anno la valuta per il
pagamento dei suoi circa 240.000 barili al giorno (bpd) rispetto al dollaro, dicono i dealer di Pechino. I suoi acquisti rappresentano oltre un decimo dell'esportazione totale di
greggio da parte dell'Iran, il quarto maggior produttore di greggio al mondo.
Funzionari iraniani dicono da mesi che più della metà dei clienti del paesi Opec hanno smesso di pagare in dollari poichè Teheran vuole diversificare le sue riserve, ma la notizia del cambio della Zhenrong è la prima conferma esterna.
Il prezzo del petrolio è ancora basato su quotazioni in dollari.
Il cambiamento rientra nel quadro delle tensioni tra Teheran e Washington sul programma nucleare Iraniano. La Cina dipende dall'Iran per circa il 12% delle sue importazioni di greggio.
Le Nazioni Unite hanno imposto nuove sanzioni all'Iran sabato scorso poichè Teheran ha rifiutato di interromepre il programma nucleare.
Oggi il banchiere centrale iraniano ha detto a Reuters che Tehran ha ridotto gli asset in dollari al livello minimo di circa un quinto dell'ammontare totale delle riserve valutarie in risposta alle ostilità Usa.
RPT-Iran,ridotta quota in dollari riserve valuta -banca centrale
Reuters - 27/03/2007 10:34:42
KUALA LUMPUR, 27 marzo (Reuters) - L'Iran ha ridotto la quota in dollari delle sue riserve in valuta estera al minimo, circa il 20%, poichè vuole detenere meno valuta Usa in risposta all'ostilità da parte degli Stati Uniti.
Lo ha detto a Reuters Ebrahim Sheibany, capo della banca centrale dell'Iran in visita in Malesia, aggiungendo che l'economia iraniana può far fronte alle sanzioni delle Nazioni Unite e che il paese ha sufficienti riserve estere per sostenere qualsiasi shock.
"[La parte] in dollari ora, è a un livello minimo, forse attorno al 20%" ha detto Sheibany in un'intervista ai margini di una conferenza.
Le Nazioni Unite hanno imposto nuove sanzioni all'Iran sabato scorso poichè Teheran ha rifiutato di interromepre il programma nucleare.
La risoluzione 1747 mette al bando le esportazioni iraniane di armi convenzionali e congelando i beni finanziari all'estero di 28 tra singoli e organismi, inclusi la banca di stato Sepah e i comandanti delle Guardie della Rivoluzione, se l'Iran non si ferma entro 60 giorni.
Sheibany descrive le nuove sanzioni come per lo più simboliche e aggiunge che avranno poco impatto sull'economia iraniana.
"Non credo che ci saranno consegunze sull'economia iraniana perchè le nuove sanzioni sono limitate solo ad alcune aree, che non sono gran cosa rispetto alla nostra economia" ha detto.
Il banchiere centrale non ha fornito l'ammontare totale delle riserve ma ha detto che sono ai massimi storici. In
febbraio aveva detto a Reuters che ammontavano a "decine di miliardi di dollari" di cui il Fondo di stabilizzaione del Petrolio ammontava a 11 miliardi di dollari.
Gli è stato chiesto se le riserve sono sufficienti ad affrontare altri shock e ha risposto: "Possiamo servire il nostro debito molto bene e non abbiamo ragione di preoccuparci".
L'Iran sta continuando a convertire le sue riserve valutarie dai dollari in altre valute come l'euro, una decisione che in parte rappresenta una rispesta all'ostilità delle Nazioni Unite nei confronti di Teheram, ha detto Sheibany.
"In futuro naturalmente dipenderà. Stiamo diversificando le nostre riseve in differenti valute" ha aggiunto rispondendo a una domanda circa l'allocazione delle riserve nel lungo periodo.
Reuters - 27/03/2007 09:48:36
PECHINO, 27 marzo (Reuters) - Il maggior acquirente di greggio Iraniano del mondo, la raffineria di stato della Cina Zhuhai Zhenrong Corp, sta pagando il greggio iraniano in euro dall'anno scorso.
Lo ha detto a Reuters una fonte industriale.
L'azienda cinese ha cambiato lo scorso anno la valuta per il
pagamento dei suoi circa 240.000 barili al giorno (bpd) rispetto al dollaro, dicono i dealer di Pechino. I suoi acquisti rappresentano oltre un decimo dell'esportazione totale di
greggio da parte dell'Iran, il quarto maggior produttore di greggio al mondo.
Funzionari iraniani dicono da mesi che più della metà dei clienti del paesi Opec hanno smesso di pagare in dollari poichè Teheran vuole diversificare le sue riserve, ma la notizia del cambio della Zhenrong è la prima conferma esterna.
Il prezzo del petrolio è ancora basato su quotazioni in dollari.
Il cambiamento rientra nel quadro delle tensioni tra Teheran e Washington sul programma nucleare Iraniano. La Cina dipende dall'Iran per circa il 12% delle sue importazioni di greggio.
Le Nazioni Unite hanno imposto nuove sanzioni all'Iran sabato scorso poichè Teheran ha rifiutato di interromepre il programma nucleare.
Oggi il banchiere centrale iraniano ha detto a Reuters che Tehran ha ridotto gli asset in dollari al livello minimo di circa un quinto dell'ammontare totale delle riserve valutarie in risposta alle ostilità Usa.
RPT-Iran,ridotta quota in dollari riserve valuta -banca centrale
Reuters - 27/03/2007 10:34:42
KUALA LUMPUR, 27 marzo (Reuters) - L'Iran ha ridotto la quota in dollari delle sue riserve in valuta estera al minimo, circa il 20%, poichè vuole detenere meno valuta Usa in risposta all'ostilità da parte degli Stati Uniti.
Lo ha detto a Reuters Ebrahim Sheibany, capo della banca centrale dell'Iran in visita in Malesia, aggiungendo che l'economia iraniana può far fronte alle sanzioni delle Nazioni Unite e che il paese ha sufficienti riserve estere per sostenere qualsiasi shock.
"[La parte] in dollari ora, è a un livello minimo, forse attorno al 20%" ha detto Sheibany in un'intervista ai margini di una conferenza.
Le Nazioni Unite hanno imposto nuove sanzioni all'Iran sabato scorso poichè Teheran ha rifiutato di interromepre il programma nucleare.
La risoluzione 1747 mette al bando le esportazioni iraniane di armi convenzionali e congelando i beni finanziari all'estero di 28 tra singoli e organismi, inclusi la banca di stato Sepah e i comandanti delle Guardie della Rivoluzione, se l'Iran non si ferma entro 60 giorni.
Sheibany descrive le nuove sanzioni come per lo più simboliche e aggiunge che avranno poco impatto sull'economia iraniana.
"Non credo che ci saranno consegunze sull'economia iraniana perchè le nuove sanzioni sono limitate solo ad alcune aree, che non sono gran cosa rispetto alla nostra economia" ha detto.
Il banchiere centrale non ha fornito l'ammontare totale delle riserve ma ha detto che sono ai massimi storici. In
febbraio aveva detto a Reuters che ammontavano a "decine di miliardi di dollari" di cui il Fondo di stabilizzaione del Petrolio ammontava a 11 miliardi di dollari.
Gli è stato chiesto se le riserve sono sufficienti ad affrontare altri shock e ha risposto: "Possiamo servire il nostro debito molto bene e non abbiamo ragione di preoccuparci".
L'Iran sta continuando a convertire le sue riserve valutarie dai dollari in altre valute come l'euro, una decisione che in parte rappresenta una rispesta all'ostilità delle Nazioni Unite nei confronti di Teheram, ha detto Sheibany.
"In futuro naturalmente dipenderà. Stiamo diversificando le nostre riseve in differenti valute" ha aggiunto rispondendo a una domanda circa l'allocazione delle riserve nel lungo periodo.
