EuroBond Report 23/09/2002 (1 Viewer)

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EuroBond Report 23/09/2002

Settimana finanziaria entrante, sul mercato primario dei corporate bond guidata da un nutrito numero di nuove emissioni "in rampa di lancio"; e dalla buona accoglienza riservata dagli operatori per le operazioni concluse nell'ottava trascorsa.
Protagonista assoluta sull'EuroMercato la nostrana Olivetti che ha "riaperto" le sottoscrizioni per tre tranche precedentemente emesse e già presenti sul secondario.
Le tre tranche ( Floater 01/2006 3mEu+125bp, TF 6,5% 04/2007 e TF 7,25% 04/2012 ) sono state letteralmente prese d'assalto dagli operatori che complici il buon stato di salute del gruppo ed il generoso premio rispetto alle emissioni concorrenti, hanno riversato su di esse una buona mole di liquidità in giacenza.
Emissione senza dubbio interessante, anche quella lanciata da Deutsche Post nella giornata di mercoledi, che attuando una piano di ristrutturazione del debito ha diviso il su prestito ( per un totale di 1,5 miliardi di Euro ) in due tranche, una quinquennale con cedola del 4,25% ( 4 e 1/4 ) una decennale con cedola del 5,125% ( 5 e 1/8 ).
Tra le due, a nostro avviso, la più interessante e tenendo conto anche il rating A+ - è senza dubbio la scadenza quinquennale.
Interessante il lancio da parte di Deutsche Telekom del nuovo prestito triennale con rendimento del 5,6% ; restiamo positivo su questa scadenza e sul prestito in generale, poichè riteniamo che in questo particolare momento del ciclo economico i telecom-bond possano assumere le vesti di titoli corporate estremamente difensivi poichè supportati da un buon cash-flow ( in questo caso il pagamento delle bollette telefoniche ).
Decisamente ottima l'accoglienza quella riservata al Messico per il lancio di un bond ventennale in dollari con rendimento dell'8,24%.
Record di richieste al re-offer per Jefferson Smurfit che con una cedola del 10% sulla tranche in Euro - scadenza 2012 - ha concluso positivamente il lancio del suo Jumbo-Bond.
Interesante notare come in questo caso si sia avuta la cancellazione, causa mancanza di reale interesse, per la tranche del prestito in sterline inglesi.
Da segnalare inoltre l'andamento tutt'altro che soddisfacente per i titoli del debito di Alcatel ed Ericsson che nell'ottava conclusa hanno visto per le scadenze sulla parte media della curva, accrescere il loro rendimento di oltre due punti.
Bund future sostanzialmente stabile nella scorsa ottava, ed in cui al momento, non è venuta negata la nostra ipotesi doppio massimo con contestuale minimo di periodo sull'equity.
A conferma di ciò su analisi del grafico weekly vediamo una conformazione grafica estremamente chiara con valori di RSI prossimi ai massimi assoluti.
Ulteriori conferme di ciò si hanno dalla lettura grafica del decennale americano.
In area Euro abbiamo assistito in settimana per la parte breve della curva al ritorno di un'inclinazione negativa della stessa, con scontato implicitamente un taglio di tassi di circa 50 bp per giugno 2003.
In considerazione del particolare momento, consigliamo di mantenere l'esposizione sull'area dei paesi emergenti per una quota di portafoglio non superiore al 5% e di privilegiare esclusivamente le emissioni dell'Est Europa.
Sul fronte valutario restiamo positivo sul Rand Sudafricano e sullo Zloty Polacco.
 

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E' evidente che questo è un ottimo momento per contrarre debiti a lungo termine. Al contrario non è un buon momento per fare credito a lungo termine.

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Per quanto riguarda il giappone è un buon momento per uscire da qualsiasi forma di investimento obbligazionario, o più in generale da investimenti in yen.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Non era una ramanzina :D, ma una richiesta di parere, appunto, su di un evento importantissimo, che potrebbe coinvolgere l'intero mercato delle obbligazioni.
 

FinanzaWeb

Nuovo forumer
Voltaire ha scritto:
Non era una ramanzina :D
:evil: lo so..lo so...

La situazione giappponese si presta a molteplici valutazioni, certamente è un caso da manuale della cosìdetta trappola della liquidità cara a Keynes.
Keynes sosteneva che per uscire dai momenti di stasi del ciclo economico ( che inevitabilente ogni ciclo avrà ) si dovevano usare due leve quella dell'espansione monetaria e congiuntamente quella della spesa pubblica.
Ecco da un'analisi profana ( non essendo un economista non sono in grado di fare un'analisi così complessa ) credo che sia mancato al momento di partenza del ciclo recessivo, l'azione congiunta della spesa pubblica e dell'espansione monetaria.
Infatti guardando i dati si può notare come la leva monetaria sia stata utilizzata, mentre - mi sembra - che sia mancata la spesa pubblica.
Da notare che la ricetta Keynesiana per uscire dal ciclo recessivo si scontra drasticamente con le soluzioni proposte dalla dottrina Monetarista ( Friedman ) e da quella degli Offertisti.
Friedman afferma che l'intervento pubblico è semplicemente inutile poichè quando questo avviene l'economia si è già avvitata e l'espansione monetaria provoca solo inflazione; l'unica scelta adeguata per controbbattere al ciclo recessivo è quello a suo avviso di mantenere costante la quantità dii moneta in circolazione.
Gli Offertisti invece - per uscire dalla crisi - indicano la strada dei cambi fissi e della politica fiscale espansiva.

Ovviamente - lo dico per i puristi, che rabbrividiranno leggendo queste esmplificazioni - quelli espressi sono solamente i concetti di base di queste dottrine.
 
r.coletta ha scritto:
Record di richieste al re-offer per Jefferson Smurfit che con una cedola del 10% sulla tranche in Euro - scadenza 2012 - ha concluso positivamente il lancio del suo Jumbo-Bond.
Interessante notare come in questo caso si sia avuta la cancellazione, causa mancanza di reale interesse, per la tranche del prestito in sterline inglesi.

La mia banca mi ha proposto a 102 delle Jefferson Smurfit scadenza 2012 dicendomi che sono un affare e che entro un paio di mesi quoteranno a 110? Credete che sia un titolo sicuro ? quanto metteresti in % su di esso?

Grazie per l'aiuto :rolleyes:
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Seguo i bonds come chiunque altro, non sono dentro la materia.

Conto nel passaggio di Roberto.

Importante sarebbe verificare il prezzo offerto dalla banca: quando si vede una spinta di certe emissioni verso la clientela "retail" (il pubblico al dettaglio), spesso è perché si collocano prodotti poco validi oppure, come avviene per gli eurobonds (ultima moda) a prezzi elevati rispetto al mercato, approfittando delle scarse informazioni a disposizione del pubblico.
 

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