Pillole di storia della medicina
Se oggi l'omeopatia è non solo ignorata ma anche combattuta è per ragioni storiche piuttosto chiare. In parte ciò è dovuto alla scarsa disposizione degli omeopati alla ricerca scientifica, ma la ragione fondamentale (che spiega anche perché gli omeopati non hanno potuto sviluppare la ricerca a standard molto alti, almeno fino alla fine del XX secolo) è l'opposizione condotta da parte dei circoli della medicina "ufficiale", che furono capaci di conquistare una supremazia politica ed economica.
Nei primi due decenni del Novecento, la Associazione Medica Americana (AMA) fece una guerra fortissima contro l'omeopatia perché a quel tempo gli omeopati rappresentavano ancora una valida concorrenza sul mercato della salute. Nel 1910 c'erano ancora 22 università negli Stati Uniti che insegnavano medicina omeopatica.
Per combattere l'omeopatia, la potente AMA ricorse ad ogni mezzo, ma il più efficace fu proprio quello di penalizzare le università dove si insegnava omeopatia. Fu commissionato un rapporto a un "esperto" chiamato Abraham Flexner, e in base a tale rapporto fu stabilito che fossero riconosciute solo le lauree delle facoltà dove si insegnasse le medicina ufficiale, i cui fondamenti teorici e sperimentali erano legati all'impostazione chimica e farmaceutica, piuttosto che alle visioni "olistiche" e "sistemiche" propugnate dall'omeopatia.
Questo mutamento fu spinto fortemente dai due magnati-filantropi John Rockefeller e Andrew Carneige, con grandi finanziamenti erogati esclusivamente alle scuole approvate dall'AMA e ai giornali medici che propagandavano i farmaci chimici.
John D. Rockefeller e Andrew Carnegie furono due potenti magnati statunitensi che dominavano rispettivamente le industrie del petrolio e dell'acciaio. Entrambi sono considerati tra le persone più ricche della storia moderna e furono figure chiave nello sviluppo industriale americano, prima di diventare filantropi di successo.
John D. Rockefeller:
Nato nel 1839, si arricchì riformando l'industria petrolifera, fondando la Standard Oil nel 1870.
È stato uno degli americani più facoltosi di tutti i tempi e si è concentrato sulla filantropia nella seconda parte della sua vita, soprattutto nell'istruzione e nella medicina. Ovviamente, nel caso di Rockefeller la filantropia era anche un modo per finanziare il consumo di medicine fatte con l'industria chimica e di sintesi... derivate dal petrolio!
Andrew Carneige, nato nel 1835, divenne un industriale dell'acciaio, fondando la Carneige Steel Company, che divenne un colosso dell'industria americana. È stato un figura chiave nello sviluppo industriale, con una carriera che partì da umili lavori in fabbrica e telegrafo. Dopo aver venduto la sua azienda, si dedicò alla filantropia, con la fondazione di istituzioni come la Carnegie Corporation.
E' veramente curioso che certi miliardari finiscano col fare i "filantropi"! Purtroppo, chi ne fa le spese sono normalmente i cittadini che prima hanno pagato il loro arricchimento e poi subiscono le deleterie conseguenze del loro fanatismo e dei loro perduranti interessi. Facile pensare a un signore arricchitosi coi computer che oggi si spaccia per "filantropo" e dice di salvare l'umanità coi vaccini (su cui lucra e fa lucrare i suoi amici) e per far ciò finanzia abbondantemente la OMS e le università, tra cui anche quelle italiane. La storia spesso si ripete.