Prezzo azioni Fca: 5 fattori da analizzare in vista della trimestrale
By Gloria Grigolon 02 mag 2019
Immatricolazioni auto Usa in calo: deludono Jeep e Dodge. Fiat in rosso a Piazza Affari. Verso i conti di domani; conference call dell'Ad Mike Manley alle 14:00. Utili e ricavi attesi a ribasso. Magneti Marelli al closing.
Giornata no per il titolo
Fiat Chrysler Automobiles, che ha aperto gli scambi in calo di quasi 70 centesimi di euro rispetto alla chiusura di martedì, quando il titolo ha registrato una flessione a ribasso, al di sotto dei 13 euro per azione. Quali fattori stanno pesando sul titolo?
Azioni Fca: immatricolazioni Usa in calo
In attesa che il gruppo italo-americano pubblichi i propri risultati trimestri (in agenda domani, venerdì 3 maggio), Fiat Chrysler ha risentito negativamente dei dati relativi alle immatricolazioni sul mercato statunitense: ad aprile, le vendite di Fca sono calate del 6,1%, più di quanto si aspettassero gli analisti (-4,3%). Fca ha giustificato tale risultato alla luce della debolezza che ha caratterizzato le vendite dell'intero comparto nel primo trimestre dell’anno (specie sui marchi Jeep, -8%, e Dodge, -24%), cui si aggiungono le complicazioni date dalle più severe norme sulle
emissioni di CO2 volute dalla Commissione europea, in vigore dal 2020.
A tal proposito, l’azienda nelle mani Mike Manley (Ad del gruppo Fca)
attingerà dalla flotta di Elon Musk (patron di
Tesla) per rientrare sotto i vincoli europei previsti per il prossimo anno. Il pool delle quote greensarà composto da Fca Italy, Fca Usa, Alfa Romeo e Tesla ed eviterà alla prima di incorrere nel 2020 in pesanti sanzioni (2 miliardi di euro in potenziali multe).
Azioni Fca: in attesa dei conti trimestrali
Mentre questa sera il mercato conoscerà il dato relativo alle immatricolazioni italiane del mese appena trascorso, gli operatori iniziano a profilare quelli che potrebbero essere i numeri che Fca rivelerà domani. La
conference call agli azionisti dell’Ad Manley è fissata alle ore 14:00.
Secondo il consensus, la casa d’auto dovrebbe concludere il primo trimestre 2019 con un utile operativo aggiustato (Ebit) in calo del 14%, a 1,37 miliardi. Male la stima sull’utile netto aggiustato, giù del 16% a 868,5 milioni, seguito dalla previsioni sui ricavi, attesi a ribasso del 5% (25,7 miliardi).
Azioni Fca: Mike Manley ed il toto M&A
A conti fatti, tutto starà nelle mani di Manley che, oltre a confermare la già debole guidance 2019 del gruppo (con un ebit adjusted da 6,7 miliardi di euro), potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulle possibili operazioni di M&A.
Da mesi circolano rumors che ipotizzano un
interesse da parte di Fiat-Chrysler nel gruppo PSA-Peugeot, nonché l'eventualità di una fusione con la casa Nissan-Renault: dopo l’arresto dell’ex patron,
Carlos Ghosn, l'azienda ha ridimensionato le proprie aspettative di vendita e di utile per l’intero anno, portandole ad un minimo da quasi un decennio. A monte della revisione, hanno riferito fonti interne, la debolezza del business negli Stati Uniti. Nissan si aspetta un utile operativo per l'anno conclusosi a marzo in calo del 45% rispetto all’esercizio precedente.
Azioni Fca: Magneti Marelli verso il closing
Tra gli appuntamenti in agenda spicca la cessione da 6,2 miliardi di euro di
Magneti Marelli al fondo Usa KKR, che dovrebbe esser finalizzata entro breve. E' di oggi la notizia che Mizuho Bank e Development Bank of Japan acquisteranno ciascuna 314 milioni di dollari di azioni privilegiate della holding che controlla
Calsonic Kansei,
fornendo in tal modo i mezzi necessari a KKR per procedere con l’acquisizione di MM da Fiat Chrysler. Il closing dell’operazione darà modo ad Fca di corrispondere un maxi dividendo straordinario per complessivi 2 miliardi, rafforzando il proprio patrimonio di 4,2 miliardi.
Azioni Fca: raccomandazioni e target price
Il secondo trimestre dell’anno 2019 si è aperto in maniera positiva per le azioni
Fiat Chrysler Automobiles: il titolo è arrivato a guadagnare fino al 10,5% (con un massimo intraday sopra 14,80 euro per azione), recuperando parte di quel ribasso registrato in una sola seduta lo scorso 7 febbraio (-12%) in sede di pubblicazione dei conti 2018.
A partire dalla seconda metà di aprile, le quotazioni della casa italoamericana sono scese rapidamente, scontando i crescenti timori sulle future dinamiche di settore. Il 62% degli analisti sulla piattaforma Reuters consiglia al momento un posizionamento hold, con un 25% che propende per indicazioni buy e strong buy. In termini di target price, la media dei giudizi si porta ora sui 15,27 euro per azione, in calo rispetto ai 15,50 euro del mese precedente e i 17,20 di febbraio. Più basso il valore mediano corrente, a 14,65 euro per azione, sotto i 15 euro di inizio aprile.