Negli ultimi anni si è registrato nel settore della sicurezza informatica un incremento vertiginoso di kit pronti all’uso, tool messi in vendita nel mercato nero, capaci di creare pagine web ad hoc contenenti exploit in grado di sfruttare falle conosciute – o falle ancora sconosciute – dei browser web od eventuali plugin da quest’ultimi utilizzati.
Nel caso specifico, una eventuale pagina web contenente un exploit costruito ad hoc per sfruttare una falla del browser – o di qualche plugin – potrebbe portare all’esecuzione automatica, senza interazione dell’utente, di codice nocivo, eseguito con i privilegi con cui è stato eseguito il browser o il plugin.
Non è un fenomeno raro incappare casualmente in qualche pagina web compromessa, anzi è molto più frequente di quello che gli utenti possano pensare. Questo perché a volte non è necessario andare per forza su siti web a luci rosse o siti warez per capitare in qualche pagina web nociva, ma anche siti web apparentemente affidabili e conosciuti potrebbero essere stati compromessi e potrebbero contenere del codice nocivo.
È stato il caso di Aruba qualche anno fa, che si è vista compromettere molti siti web ospitati nei loro server; è stato il caso di siti web di cantanti famosi come Roberto Vecchioni o Carmen Consoli o gli Zero Assoluto; è stato il caso del noto sito web Anti-phishing Italia; è stato il caso del sito web della rete sismica sperimentale italiana. L’utente naviga tranquillamente in questi siti web e, spesso incolpevole, rischia di rimanere infetto.
Purtroppo riuscire a garantire che il proprio software sia privo di qualsiasi bug è tecnicamente impossibile, soprattutto in progetti di medio-grandi dimensioni, quali possono essere i browser web. E ammesso e non concesso che sia anche possibile, gli sviluppatori dei browser non possono comunque garantire che anche i plugin installati siano effettivamente privi di bug.
Ne è un esempio il pluri-colpito Adobe Flash Player, o il Quick Time Player. L’utente dovrebbe sempre controllare che tutti i software installati nel proprio PC siano costantemente aggiornati, per evitare che vecchi bug corretti nelle versioni aggiornate dei software possano essere ancora veicolo di malware.