il fattore umano
Forumer storico
Buon Ferragosto a tutti!ferragosto amaro..per il solito 90% dei retail...se america incominciasse a venir giù per davvero, sono dolori veri
P.S. il rimbalzo ci deve essere.
Buon Ferragosto a tutti!ferragosto amaro..per il solito 90% dei retail...se america incominciasse a venir giù per davvero, sono dolori veri
Uèèè robdey!! leggo con ritardo la tua risposta…
Per me conteggio nero e non rosso...quindi iniziato biennale. Ma è biennale di fine ciclo T+8...hai capito cosa mi aspetterei…. tua b* nera sarebbe chiusura e ripartenza T+8.
Per il più breve, avrebbero indicativamente tempo fino a luglio/agosto per fare il top del biennale (ovviamente inferiore a 24000), per poi iniziare fase ribassista.
Tempi ovviamente da rivedere in base al comportamento del mercato.
Il vincolo - che metti sul T+6 inverso non lo vedo...troppa poca differenza. Ciclo neutro per me
La politica italiana assomiglia davvero a una guerra per bande, tanto che un cittadino responsabile e mediamente informato fa davvero fatica a schierarsi: la tentazione è spesso quella di girare le spalle e prendere atto di una situazione ormai destinata a un ineluttabile declino.
Buon Ferragosto![/QUOTE
Mi ha colpito molto questo articolo
La vera crisi l'abbiamo vista in diretta: ed è la catastrofe di una classe dirigente
Il degrado antropologico della nostra classe dirigente è descritto in modo molto efficace: non si salva nessuno (e, credo, questa è davvero l'amara realtà).
Dopo la crisi della cd. Prima Repubblica e il crollo (il disastro) dei vecchi partiti ideologici, purtroppo in Italia non si è riusciti ad operare una transizione verso un sistema democratico compiuto: manca una legge sui partiti che ne definisca il ruolo giuspubblicistico di cerniera tra la società civile e le istituzioni dello Stato.
I partiti restano associazioni non riconosciute (associazioni di carattere privatistico), delle macchine per il potere che cercano di aumentare sempre più lo spazio d'azione dei loro accoliti: il fine di ciascuno è il potere per il potere, il tutto ammantato da invocazioni dell'interesse pubblico, dell'interesse nazionale, etc.
La politica italiana assomiglia davvero a una guerra per bande, tanto che un cittadino responsabile e mediamente informato fa davvero fatica a schierarsi: la tentazione è spesso quella di girare le spalle e prendere atto di una situazione ormai destinata a un ineluttabile declino.
Non penso che, in un tale frangente, abbia senso invocare, come fa spesso Zagrebelsky, l'eterogenesi dei fini.
Buon Ferragosto!
L'eterogenesi dei fini è l'applicazione allo spazio pubblico (istituzionale) della teoria della "mano invisibile" di Adam Smith: l'interesse pubblico sorge dal fatto che tutti gli attori perseguono i propri interessi privati, egoistici.L’articolo riassume molto bene la nostra misera condizione aihme- grazie per la segnalazione
Mi sono perso sulleterogenesi dei fini ...
GrazieL'eterogenesi dei fini è l'applicazione allo spazio pubblico (istituzionale) della teoria della "mano invisibile" di Adam Smith: l'interesse pubblico sorge dal fatto che tutti gli attori perseguono i propri interessi privati, egoistici.
Non so se tale teoria valga anche nel caso concreto dell'attuale crisi di governo e, più in generale, nella situazione politica italiana.
Occorrebbe un'assunzione di responsabilità consapevole, vista la gravità della situazione dei conti pubblici del nostro Paese, invece tutti mentono: mente Salvini da sempre additando nell'immigrato e nell'Europa la causa di ogni male, mentono i 5S proprio per l'impossibilità di dire la "loro" verità (e cioè che non sono stati capaci di dare attuazione al loro progetto politico - era una menzogna anche il voto sulla TAV dopo il quale si è aperta la crisi), mente Renzi spudoratamente quando invoca l'interesse pubblico per prendere tempo e riuscire a dar forma al proprio partito personale.
Il vizio originario, però, è stato Berlusconi, dal quale discendono tutti: renzismo, grillismo e salvinismo sono varianti del berlusconismo.
Il partito personale, la semplificazione populista di temi complessi, la menzogna reiterata (tanto che Berlusconi, così abituato a mentire, alla fine era convinto di dire la verità) sono stati il leit motiv della cd. Seconda Repubblica.
Come da tutto questo, per eterogenesi dei fini, possa scaturire l'interesse pubblico, mi sfugge.
Per ora sto alla finestra e cerco di seguire l'iter della crisi.
Vi è da dire che il renzismo e il salvinismo sono davvero varianti della stessa (mancanza di) cultura politica: come Renzi, pure Salvini è tentato dal fare lo "spaccone" e andare da solo contro tutti, con il rischio che non loro, ma noi, invece, possiamo davvero romperci le ossa.
L'eterogenesi dei fini è l'applicazione allo spazio pubblico (istituzionale) della teoria della "mano invisibile" di Adam Smith: l'interesse pubblico sorge dal fatto che tutti gli attori perseguono i propri interessi privati, egoistici.
Non so se tale teoria valga anche nel caso concreto dell'attuale crisi di governo e, più in generale, nella situazione politica italiana.
Occorrebbe un'assunzione di responsabilità consapevole, vista la gravità della situazione dei conti pubblici del nostro Paese, invece tutti mentono: mente Salvini da sempre additando nell'immigrato e nell'Europa la causa di ogni male, mentono i 5S proprio per l'impossibilità di dire la "loro" verità (e cioè che non sono stati capaci di dare attuazione al loro progetto politico - era una menzogna anche il voto sulla TAV dopo il quale si è aperta la crisi), mente Renzi spudoratamente quando invoca l'interesse pubblico per prendere tempo e riuscire a dar forma al proprio partito personale.
Il vizio originario, però, è stato Berlusconi, dal quale discendono tutti: renzismo, grillismo e salvinismo sono varianti del berlusconismo.
Il partito personale, la semplificazione populista di temi complessi, la menzogna reiterata (tanto che Berlusconi, così abituato a mentire, alla fine era convinto di dire la verità) sono stati il leit motiv della cd. Seconda Repubblica.
Come da tutto questo, per eterogenesi dei fini, possa scaturire l'interesse pubblico, mi sfugge.
Per ora sto alla finestra e cerco di seguire l'iter della crisi.
Vi è da dire che il renzismo e il salvinismo sono davvero varianti della stessa (mancanza di) cultura politica: come Renzi, pure Salvini è tentato dal fare lo "spaccone" e andare da solo contro tutti, con il rischio che non loro, ma noi, invece, possiamo davvero romperci le ossa.
Le scuole di partito esistevano nei vecchi partiti ideologici (DC e PCI): vi era anche una notevole selezione.Occorrerebbe una classe dirigente priva di ego.
Per sua natura il potere (in questo caso politico) attira sempre persone dall'ego smisurato, persone che per loro natura tendono a mettere davanti i loro interessi a quelli pubblici.
Non nemmeno colpa loro. Sono semplicemente fatti così.
Penso che i politici che ci governano dovrebbero essere formati in una scuola apposita, ovviamente accessibile a tutti, ma durissima e molto selettiva.
Solo quelli che dimostreranno una attitudine a lavorare per la comunità potranno un giorno aspirare ad avere un ruolo nella politica.
Avremo finalmente una classe dirigente competente e si eviterebbe ministri degli esteri che non conoscono neppure l'inglese.