gli uomini di ricucitura sarebbero la soluzione migliore (mi viene in mente solo Prodi però negli ultimi 30 anni ed uno solo è davvero poco in così tanto tempo), ma io vedo figure come quelle estenuarsi in continui lavori di negoziazione in un paese fatto di localismi ma anche di "bastiancontrarismo" per il gusto di esserlo, mentre al di "sotto" del livello di potere con massima esposizione i "burocrati", quelli che fanno davvero funzionare (o meglio non funzionare) il paese continuano i loro affari, decidendo bellamente delle sorti di qualunque cosa...
se io penso ad una "rivoluzione" nel senso originario del termine, penserei all'azzeramento di questa marmaglia...consapevole del rischio di perdita di competenze, ma almeno si azzererebbe la corruzione ed il politico che dovesse vincere le elezioni potrebbe davvero governare, senza essere fatto fuori da intrighi orditi da questi omuncoli e dai loro tentacoli nelle istituzioni appena gli interessi di costoro vengono toccati.
guarda una città come Roma, cosa è successo ad uno come Marino, che sarà stato un imbecille per tanti motivi, ma che ha provato a cambiare qualcosa ed è stato bellamente fatto fuori con le solite fesserie...oggi la Raggi, che è una minus habens totale, preferisce non far nulla piuttosto che entrare nel tritacarne di cui sopra (ammesso e non concesso che sarebbe capace di prendere qualche decisione)
tutto questo si può tranquillamente estendere a livello nazionale e i politici lo sanno così bene che oramai non ne vedo uno che vada in politica per "cambiare le cose", ma solamente per avere i propri 2-3-5 anni di potere, farsi i propri affari e sistemarsi...
questa è la vera tragedia di questo paese...la politica ha perso ogni riferimento ad un ideale, smarrita tra la propaganda populista da una parte, e dall'altra il movimentismo caciarone e pressapochista dei 5S, l'isolamento elitario del PD (che parla ai "lavoratori", ma poi vince solo nei quartieri alti delle città o dove ancora permea il territorio (le regioni rosse), segno che si occupa di temi forse anche nobilmente alti (l'accoglienza, lo ius soli...) ma lontani dalla realtà di chi vive a centocelle tutti i giorni),