Rousseau sta per parlare.
Rousseau era un paranoico gravissimo: in confronto, e in termini di follia, Nietzsche era una semplice comparsa di un teatro sperimentale di provincia.
Rousseau tentò di accoltellare David Hume, il "bon David".
Rousseau fu sempre totalmente inconsapevole della sua condizione di paranoia: mai raggiunse la Selbstbewusstsein, l'autocoscienza.
Relegato in una residenza che lui chiamò l'Ermitage (cioè il Romitaggio, un luogo assolutamente isolato), il Nostro scrisse Le fantasticherie del passeggiatore solitario.
- Chi sono io? Chi sono io? - così s'interrogava Rousseau, ormai emarginato dal mondo, isolato da tutti.
- Io sono il più socievole di tutti gli uomini - e così, con la risposta dell'esiliato dal mondo, il cerchio si chiude: la follia si ripiega su stessa e, in nome di un'ultima possibilità di esistenza, si compie la Negazione.