Screen Service (SSB) Forza Digitale (1 Viewer)

bosmeld

Forumer storico
cape natixis commisariata

Cape Natixis, Mef dispone amministrazione straordinaria






ricordo che in pratica cape natixis è il socio che ha maggiori quote in screen service tramite la controllota screen group.



io vado controcorrente, ma per me è una news positiva. let's see
 

vegar

Forumer storico
Cape Natixis, Mef dispone amministrazione straordinaria






ricordo che in pratica cape natixis è il socio che ha maggiori quote in screen service tramite la controllota screen group.



io vado controcorrente, ma per me è una news positiva. let's see

Intanto il titolo è fermo :sad:. Meno male che c'è Volkswaghen che ti avevo consigliato che mi sta dando continuamente soddisfazioni :D
 

vegar

Forumer storico
Quando esce la trimestrale? :D. Speriamo non in questi giorni...visto che mi sembra che il mercato stia arretrando :sad:
 

vegar

Forumer storico
Quando esce la trimestrale? :D. Speriamo non in questi giorni...visto che mi sembra che il mercato stia arretrando :sad:

Ssbt: utile netto cons 1* trim cala a 2,3 mln (3,3 mln a marzo 2010) - Milano Finanza Interactive Edition)

Ssbt: utile netto cons 1* trim cala a 2,3 mln (3,3 mln a marzo 2010)
MILANO (MF-DJ)--Ssbt ha chiuso il 1* trimestre 2011 con un utile netto
consolidato pari a 24,9 mln euro (+21,6% a/a).

Il fatturato consolidato, si legge in una nota, e' pari a 30,3 mln
(+21,6% a/a). L'Ebitda si attesta a 6,4 mln, in linea con l'anno
precedente, mentre l'Ebit e' pari a 5,1 mln (5,4 mln a marzo 2010).

L'indebitamento finanziario netto del gruppo e' pari a 36,6 mln, in
miglioramento rispetto a 37,8 mln al 30 settembre 2010.

"In un contesto internazionale fortemente concorrenziale", ha dichiarato
Antonio Mazzara, presidente e a.d. del gruppo, "Ssbt e' stata in grado di
accrescere la propria quota di mercato e mantenere inalterata la
redditivita' grazie ad una gestione improntata ad intraprendere nuove
traiettorie di crescita, sia in termini di business mix che di mercati
geografici".

"La forte capacita' di sviluppare soluzioni e servizi ad hoc, in linea
con le aspettative dei vari clienti nel mondo", ha commentato Mazzara, "ci
ha permesso di affermare la nostra presenza all'estero che, ad oggi,
contribuisce a circa il 25% del fatturato totale. Tra i nostri impegni
futuri, la localizzazione di strutture commerciali e produttive nei paesi
prossimi alla digitalizzazione".

"In Italia invece, oltre alle opportunita' derivanti dall'evoluzione del
mercato della radiotrasmissione verso la tecnologia digitale", ha concluso
Mazzara, "ci attendiamo significativi sviluppi derivanti dalla
valorizzazione della capacita' trasmissiva disponibile di Tivuitalia e
dall'ampliamento della copertura del segnale a seguito dei prossimi tavoli
digitali dello switch off".
 

bosmeld

Forumer storico
COMUNICATO STAMPA
Screen Service: Tivuitalia è autorizzata a operare con una copertura
territoriale del 70 % della popolazione ma il Ministero dello Sviluppo
Economico non le riconosce lo status di operatore di rete in ambito
nazionale.
Ministero dello Sviluppo Economico autorizza Tivuitalia a veicolare contenuti
televisivi in tecnica digitale nell’ambito delle reti televisive acquisite –
copertura in 18 diverse regioni e di circa il 70% della popolazione italiana –
ma nega lo status di operatore di rete in ambito nazionale.
Tivuitalia intende impugnare tale Provvedimento, ricorrendo in via giudiziale
a livello nazionale e comunitario a tutela degli interessi degli azionisti e della
Società.
Tivuitalia S.p.A., società integralmente controllata dalla Screen Service Broadcasting
Technologies S.p.A. - quotata al mercato MTA di Borsa Italiana [SSB.MI] e primario operatore
nel settore della produzione di apparati per la trasmissione del segnale televisivo - comunica di
avere ricevuto, in data 24/06/2011, alcuni provvedimenti da parte del Ministero dello Sviluppo
Economico Dipartimento per le Comunicazioni.
I provvedimenti ricevuti:
1. legittimano tutte le acquisizioni realizzate da Tivuitalia e che hanno portato alla costituzione
del Mux;
2. autorizzano Tivuitalia a veicolare contenuti televisivi in tecnica digitale nell’ambito delle reti
televisive acquisite con copertura in 18 diverse regioni e di circa il 70% della popolazione
italiana;
3. negano alla stessa il riconoscimento dello status di autorizzato generale alla attività di
operatore di rete televisivo in ambito nazionale.
Con tali provvedimenti, il Ministero dello Sviluppo Economico consente dunque a Tivuitalia sia
di esercire in tecnica digitale le singole reti acquisite fino ad oggi sia di veicolare contenuti
televisivi in tecnica digitale nell’ambito delle reti televisive autorizzate.
Viene tuttavia negato il riconoscimento dello status di operatore di rete nazionale, richiesto da
Tivuitalia oltre 16 mesi fa, nel febbraio 2010, e successivamente ribadito con la formale
comunicazione del superamento della copertura del 50% della popolazione formulata in data
21/05/2010.
In base al principio del silenzio-assenso, decorsi sessanta giorni dalla data della richiesta, lo
status di operatore di rete nazionale viene conseguito ipso jure, sempreché il Ministero non
notifichi nello stesso termine un provvedimento motivato contenente il divieto di prosecuzione
della attività, provvedimento che nei confronti di Tivuitalia non è mai stato emesso.
La consapevole correttezza dell’iter attivato e seguito da Tivuitalia, la tardività, l’illegittimità,
l’ambiguità e la contraddittorietà del provvedimento del Ministero, che nega lo status di
operatore di rete in ambito nazionale pur consentendo a Tivuitalia di operare in un regime di
fatto nazionale e che attribuisce ad una norma regolamentare dell’AGCOM (la delibera
181/09/CONS) l’effetto di una “abrogazione implicita” di una norma legislativa primaria dello
Stato (in particolare l’articolo 23 comma 7 della legge 03/05/2004 n. 112, nota come “legge
Gasparri”), espressamente richiamata dall’articolo 15 comma 4 del D. Lgs. 31/07/2005 n. 177 –
“Testo Unico della Radiotelevisione” – e tuttora pienamente valida ed efficace, impongono a
Tivuitalia di far valere i propri diritti ed i propri interessi legittimi nelle sedi più opportune.
Oltre a risultare tardivo, le motivazioni a sostegno del Provvedimento appaiono illegittime e
ambigue. Dal documento si dedurrebbe infatti che la legge n.112/2004 nota come “Legge
Gasparri “ (una norma legislativa primaria dello Stato) e in particolare il suo articolo 23 comma
7, risulterebbe “implicitamente abrogata” da una norma regolamentare dell’AGCOM (la delibera
181/09/CONS), mentre il citato articolo della Gasparri risulta tuttora pienamente valido ed
efficace, anche in quanto espressamente richiamato dall’articolo 15 comma 4 del “Testo Unico
della Radiotelevisione” D. Lgs. n.177/2005.
L'ambiguità e contraddittorietà deriva invece dal negare lo status di operatore nazionale ma
contestualmente riconoscere e autorizzare Tivuitalia a veicolare contenuti televisivi con
copertura in 18 regioni e circa il 70% della popolazione italiana, ben oltre i parametri massimi
che caratterizzano gli operatori locali (max 10 regioni e 49% della popolazione).
Tali motivazioni impongono quindi a Tivuitalia di ricorrere per far valere i propri diritti ed i propri
interessi legittimi nelle sedi più opportune.
“Impugneremo tali Provvedimenti ministeriali a difesa degli interessi legittimi non solo di
Tivuitalia ma di tutti gli azionisti di Screen Service - ha dichiarato Antonio Mazzara,
amministratore delegato di Tivuitalia - attivando tutte le iniziative necessarie sia in ambito
nazionale - ricorrendo in via giurisdizionale agli organi di Giustizia Amministrativa e rivolgendoci
all’Antitrust - sia in sede europea, intervenendo nel procedimento di infrazione tuttora pendente
nei confronti dello Stato italiano per violazione dei principi sulla libera concorrenza e per la
situazione di pratico monopolio dell’attività televisiva nazionale. Stiamo altresì valutando se nei
comportamenti omissivi e commissivi posti in essere dal Ministero sono configurabili fatti di
rilevanza penale".
"Ci siamo mossi con estremo rigore fino ad oggi e continueremo a farlo - ha continuato Mazzara
- nell’interesse prima di tutto dei nostri azionisti per ottenere il riconoscimento formale di un
diritto acquisito che abbiamo conseguito attraverso rilevanti investimenti e seguendo un iter
procedurale espressamente previsto dal legislatore a tutela del pluralismo, riconoscimento che
oggi ci viene inspiegabilmente ed illegittimamente negato".
"L’Unione Europea si è già espressa contro il Ministero e lo Stato italiano nel caso di Europa 7 -
ha concluso Antonio Mazzara – e il caso di Tivuitalia è ancora più eclatante avendo la società
già acquistato, a titolo oneroso, frequenze sulla maggior parte del territorio italiano e posto in
essere un’attività commerciale volta alla liberalizzazione ed alla concorrenza del mercato”.
*************
Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. con sede a Brescia e quotata al mercato
MTA di Borsa Italiana [SSB.MI], è operatore integrato, attivo nella produzione di apparati e
servizi per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per la radiotrasmissione del segnale televisivo
digitale, qualificandosi come partner ideale per i più esigenti broadcaster nazionali ed
internazionali e attivo anche come network provider.
Presente sul mercato da oltre vent’anni, Screen Service è un end-to-end solution provider in
grado sia di progettare, produrre e commercializzare apparati per la trasmissione del segnale
televisivo, che di realizzare e integrare sistemi completi, grazie allo sviluppo di soluzioni
tecnologiche abilitanti al business.
user_offline.gif
 
Ultima modifica:

bosmeld

Forumer storico
ci mettono i bastoni tra le ruote, il business delle frequenze è molto ricco....


cmq mi sembra proprio che screen abbia fatto tutto nel migliore dei modi, stiamo a vedere
 

Users who are viewing this thread

Alto