FRANCIA si appresta alla recessione

#Europastaiserena : Mega Buco di Bilancio in Francia (Laffer va a Parigi)

Parbleu, Laffer sta facendo il qulo anche ai Francesi.
E lo Stato ha leggermente sovrastimato le entrate fiscali di 14 MILIARDI DI EURO (ellapeppa!)
Quindi nel 2013, megadeficit galattico e necessita di una simpaticissima manovra correttiva.
dal First on Line
Altra tegola per il governo francese. Dopo la sonora sconfitta alle elezioni europee, l’Esecutivo di Parigi incassa oggi l’affondo della Corte dei Conti, che rivela l’esistenza di una voragine da oltre 14 miliardi di euro nel bilancio pubblico del 2013.
La magistratura contabile francese sostiene che il buco corrisponda alla differenza tra l’aumento di gettito fiscale previsto dal Governo, pari a circa 30 miliardi di euro, e quello effettivamente incassato, di poco superiore alla metà delle stime (15,6 miliardi).
La Corte dei Conti solleva quindi dei dubbi sulla “sincerità” dei piani di bilancio, spiegando che questa marcata divergenza è imputabile sì a una crescita economica più debole del previsto, ma anche a i metodi di calcolo scelti dall’Esecutivo. “Il minor gettito resta mal spiegato dall’amministrazione”, accusano i giudici contabili.
Il portavoce del governo, Stéphane Le Foll, ha assicurato comunque che il mancato gettito 2013 non comprometterà i tagli delle tasse annunciati dal premier Manuel Valls sul 2014.
Nel dettaglio, la Francia ha incassato meno del previsto dall’Iva e dalle imposte sui redditi di imprese e lavoratori. Inoltre, nel 2014 i metodi di calcolo delle attese di gettito del governo non hanno subito cambiamenti sostanziali.
Intanto, un organismo di vigilanza che ha sede presso la stessa magistratura contabile, le Haut Conseil des finances publiques, ha chiesto al governo di correggere gli sforamenti sul deficit strutturale. Nel 2013 il disavanzo effettivo della Francia ha toccato il 4,3% del Pil, mentre il disavanzo strutturale si è attestato al 3,1%, quasi il doppio dell’1,6% fissato come obiettivo da Parigi.
Al momento, il governo francese ha previsto per quest’anno economie supplementari da circa 4 miliardi di euro, affermando che basteranno a riportare il deficit al 3,8% del Pil nel 2014 e al 3% nel 2015.
E tanto per puntualizzare.
Il rapporto deficit/PIL strutturale Francese (cioè truccato verso il basso), ha comunque sfondato i parametri di Maastricht, cioè è finito sopra il 3% (3,1%).
Vogliamo farle le sanzioncine anche per i Francesi Please?
Intanto Arthur Laffer si aggira famelico per i Boulevard di Parigi.
BU! che spavento!
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è per questo che in francia ha vinto la le pen ed in italia gri..... ah no.. mi sa che c'è qualcosa che non torna :uhm:
 
Francia, la situazione è allarmante

Stampa Invia Commenta (1) di: WSI | Pubblicato il 25 giugno 2014| Ora 12:24


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Il PMI ha mostrato un deterioramento più accelerato degli altri paesi dell'Eurozona. Le aziende sono pessimiste in pressoché tutti i settori.
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Se si osserva la colonna di destra della tabella a fianco sull'indice di fiducia delle imprese si nota un deterioramento in ogni categoria settoriale.



PARIGI (WSI) - Prima il PMI poi l'indice sul clima di fiducia delle aziende. La Francia è in una situazione molto negativa che va di male in peggio dal punto di vista economico.

L'indice dell'attività manifatturiera ha mostrato un deterioramento più accelerato degli altri paesi dell'Eurozona.

Dal sondaggio Insee sulla fiducia delle aziende, si scopre che i capi di impresa sono pessimisti in pressoché tutti i settori.

Se si osserva la colonna di destra della tabella a fianco, infatti, si può notare un deterioramento in ogni categoria.

La Francia ha fatto peggio della Germania durante la crisi e lo ha fatto in maniera sostanziosa. Ora che la fase di ripresa è cominciata, a Parigi non si vedono segni di recupero come invece sta avvenendo in altre nazioni della cosiddetta periferia meno virtuosa del blocco a 18.

Gli analisti di Pantheon Economics sottolineano che anche se "il calo dell'indice manifatturiero non è catastrofico, è allarmante vedere segni rinnovati di un indebolimento del trend".

La Francia non ha ancora visto una ripresa. L'indice del sentiment nell'area manifatturiera è sotto la media a lungo termine e l'indicatore dell'Insee ha invertito rotta, attestandosi in territorio nettamente negativo.
 
Bce: Min.Economia Francia, QE sembra inevitabile

PARIGI (MF-DJ)--Il ministro dell'Economia francese, Arnaud Montebourg,

ha chiesto alla Banca centrale europea di acquistare asset pubblici per far

scendere l'euro e per alimentare la ripresa economica.
In passato Montebourg ha criticato più volte l'Istituto di Francoforte

sostenendo che le sue politiche hanno mantenuto la moneta unica troppo

forte e hanno danneggiato l'economia della Francia, rendendo le esportazioni
più costose.

Il ministro ha poi mitigato le sue critiche dopo che il mese scorso la Bce ha

tagliato il tasso sui depositi incoraggiando gli istituti di credito a concedere

più prestiti.
Ma in un lungo discorso sulla ri-stimolazione della crescita economica, Montebourg,
ha detto che ora la Banca centrale deve andare oltre, se l'euro dovesse rimanere
troppo alto.
"In un contesto in cui l'inflazione è storicamente debole è inevitabile e ineluttabile
che la Bce si faccia delle domande e che vada oltre con misure non-convenzionali
di politica monetaria tra le quali anche l'acquisto di asset pubblici nel caso in cui
l'euro non dovesse scendere e la crescita non dovesse riprendere", ha precisato il ministro francese.
Nel primo trimestre di quest'anno, l'economia della Francia ha subito una

battuta d'arresto dopo una lieve espansione dello 0,4% l'anno scorso.
Montebourg è arrivato a dire che la Bce non è in grado di svolgere il suo mandato.
"Abbiamo una Banca centrale che non rispetta il suo mandato del 2% (d'inflazione, ndr)

dato che oggi siamo allo 0,5%" e rischiamo di cadere in deflazione, ha precisato

il ministro.
Nel suo discorso agli imprenditori e ai parlamentari riuniti presso il Ministero dell'Economia, Montebourg ha invitato la Francia a utilizzare tutta la flessibilità prevista dal Patto di

stabilità per stimolare l'economia.
Solo un terzo dei 50 miliardi di euro di tagli alla spesa pianificati dal Governo francese per i prossimi tre anni dovrebbe andare a finanziare una riduzione del deficit, ha detto il ministro. I restanti due terzi devono essere divisi equamente tra tagli fiscali per le imprese e sgravi fiscali per le famiglie.
Infine Montebourg ha sottolineato che farà passare una legge per combattere i monopoli e la burocrazia in Francia.
red/est/jes
[email protected]
(END) Dow Jones Newswires
July 10, 2014 13:06 ET (17:06 GMT)
 

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