FRANCIA si appresta alla recessione

già :(

si potrebbe quasi dire che tutto il resto ne sia conseguenza
una sana legge contro la corruzione, in una delle nazioni che viene additata tra le più corrotte, sarebbe una cosa logica : a costo zero da fare, con benefici rapidi e misurabili ( sempre la Corte dei Conti indica il costo della corruzione in 60 miliardi all'anno ..)

a cui si somma il costo di evasione e sperperi ( sempre Corte dei conti, 100 mld anno)



fooorse il vero spread con la Francia è questo
anzi io credo che se ci togliessimo questo fardello dalla schiena, la Francia la lasceremmo indietro senza problemi, energia o no

:up:
Scusa l'"ardire".....nel detto latino in fondo manca un SIC ITUR ( in centro) :)o sbaglio?:D
 
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:up:
Scusa l'"ardire".....nel detto latino in fondo manca un SIC ITUR ( in centro) :)o sbaglio?:D

:help::help: quale motto latino ... nn capisco :help:


ps
:wall::wall:

capito... il mio motto !
è lì da anni, non lo leggo nemmeno più :)

la frase giusta è come dici tu
ma la genesi è stata:
un motto deve essere breve
mi piaceva il motto della RAF ( l'aereo nell'avatar e i sorci verdi hanno un perchè simile)
il motto della RAF è per ardua ad astra .. ma ardua non mi piaceva
aspera è foneticamente vicino a 'speranza' e a 'stella'
voilà la scelta per una versione corta e foneticamente per me più piacevole :)

pps
la parte seguente è perchè non mi piace l'enfasi, e la frase da sola sarebbe stata troppo roboante
e per ricordar(mi) che ogni cosa ha un costo, da non sottostimare mai
 
Ultima modifica:
:help::help: quale motto latino ... nn capisco :help:


ps
:wall::wall:

capito... il mio motto !
è lì da anni, non lo leggo nemmeno più :)

la frase giusta è come dici tu
ma la genesi è stata:
un motto deve essere breve
mi piaceva il motto della RAF ( l'aereo nell'avatar e i sorci verdi hanno un perchè simile)
il motto della RAF è per ardua ad astra .. ma ardua non mi piaceva
aspera è foneticamente vicino a 'speranza' e a 'stella'
voilà la scelta per una versione corta e foneticamente per me più piacevole :)
:up:
 
"Francia sull'orlo dell'abisso: grave depressione"

di: WSI Pubblicato il 10 aprile 2013| Ora 12:09


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E' l'unico paese in cui dal 1987 il settore pubblico e' cresciuto piu' in fretta del privato. Cio' ha creato un ciclo economico vizioso, dove la contrazione dei profitti aziendali si e' tradotta in meno investimenti, meno crescita e maggiore disoccupazione.
Francia sull'orlo dell'abisso: grave depressione


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In Francia la contrazione dei profitti aziendali si e' tradotta in meno investimenti privati, meno crescita e maggiore disoccupazione.




PARIGI (WSI) - Il motore della Francia e' ingolfato da una paralisi sociale, economica e politica. La fiducia nel presidente Francois Hollande e' ai minimi assoluti e la disoccupazione e' salita ai nuovi massimi. Come se non bastasse il ministro anti evasione, il capo del Bilancio Cahuzac, si e' appena dimesso per aver nascosto l'esistenza di un conto in Svizzera.

Verrebbe da pensare che peggio di cosi' le cose non potrebbero andare. Sfortunatamente, almeno secondo l'analisi di Charles Gave di GaveKal Research, i cicli economici non funzionano cosi' e Parigi sta per entrare in una fase che durante l'era dello standard aureo era nota come "depressione secondaria".

Ad allarmare l'opinionista e' il fatto che l'economia stia gia' facendo i conti una stretta creditizia senza precedenti, ma che puo' solo peggiorare.

I problemi della Francia sono anche politico culturali. Gli eccessi speculativi in Spagna e Irlanda erano concentrati nel settore immobiliare di prezzi inflazionati e offerta gonfiata,
mentre in Francia il problema e' il settore pubblico.

Come si usava dire, ci sono
"troppe case in Spagna,
troppe fabbriche in Germania
e troppi dipendenti pubblici in Francia".

Negli anni 2000 questa macchina pubblica fuori controllo in Francia si e' servita di condizioni favorevoli sotto il profilo dei finanziamenti. Questo processo ha gonfiato la burocrazia e il peso della pubblica amministrazione, nell'ambito di un fenomeno di "clientelismo sociale", come lo definisce lo stesso Gave.

Il risultato? Parigi e' l'unico paese in cui dal 1987 il settore pubblico e' cresciuto piu' in fretta del privato.
"Le autorita' economiche transalpine hanno organizzato un sistema in cui il pubblico puo' depredare il privato".
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"La morte dell'imprenditoria" e degli investimenti privati in Francia.


E' un metodo istituzionalizzato di rapina furtiva, che ha rafforzato il ciclo di depressione economica, tanto che contrazione dei profitti aziendali si e' tradotta in meno investimenti privati, meno crescita economica e maggiore disoccupazione.

"Prima pensavo che la crisi del debito sarebbe arrivata in Francia tra il 2014 e il 2017. Alla luce dei problemi del governo in carica, ho cambiato idea e penso che ora il paese sia estremamente vicino all'abisso".

"Allacciate le cinture" - conclude l'esperto di macro economia di GaveKal Research - "l'ultimo paese comunista d'Europa sta per implodere".
 
le sorti della francia non saranno neppure lontanamente simili a quelle della Grecia-Irlanda-Portogallo-Spagna-italia-Cipro ......

L'importanza di essere francesi


Secondo Deutsche Wirtschafts Nachrichten (stampa popolare) la BCE avrebbe concesso alle banche francesi una licenza per la stampa di denaro in quantità illimitata. L'obiettivo: il salvataggio del sistema bancario francese al riparo dai controlli tedeschi. Da deutsche-wirtschafts-nachrichten.de
de Volume in miliardi di Euro dei titoli negoziati sul mercato STEP


La Francia avrebbe ottenuto dalla BCE il permesso di stampare una quantità di denaro illimitata grazie ad uno speciale programma obbligazionario. Le operazioni si muovono su di un sistema bancario ombra e costituiscono una bolla miliardaria. La BCE vuole impedire che la Germania interferisca con il salvataggio della Francia.


Dopo che la BCE ha deciso di esautorare la Banca Nazionale, a Cipro regna una certa preoccupazione. In Francia, invece, al riparo dall'attenzione del grande pubblico, le cose vanno in maniera completamente diversa: la BCE avrebbe concesso alla Francia una licenza per la stampa di denaro in quantità illimitata.


L'azione avrebbe anche lo scopo di evitare il collasso di una banca francese. E cio' sarebbe già stato impedito almeno una volta e all'ultimo momento.


Alla fine del 2011 c'è stata un'azione concertata fra le banche centrali piu' importanti del mondo, fra queste FED, BOE (Bank of England) e BCE. Con un volume di liquidità senza precedenti, la BCE ha avviato il Longer-term Refinancing Operations (LTRO) mettendo a disposizione del sistema bancario dell'Eurozona oltre 500 miliardi di Euro. Pochi mesi dopo le banche hanno avuto accesso ad una nuova somma di denaro per un importo simile.


Sullo sfondo infatti c'era la preoccupazione che le banche nell'Eurozona, in possesso di una significativa quota di titoli di stato, in caso di fallimento di un paese restassero senza risorse a disposizione e facessero affondare l'intera unione monetaria. Fra queste c'era anche una banca francese, molto vicina al collasso. Non si è mai saputo quale fosse la banca in questione.


Nel frattempo si è saputo che accanto a questo flusso di liquidità a 3 anni garantito dal LTRO, le banche francesi hanno a disposizione una fonte di finanziamento praticamente inesauribile, il cosiddetto mercato STEP.


Si tratta di un mercato non regolamentato, sul quale sono negoziate obbligazioni bancarie e corporate. Il valore dei titoli di debito negoziati è pari a circa 440 miliardi di Euro. Vale a dire: il settore bancario francese si è ulteriormente sviluppato in maniera creativa e sul mercato STEP (Short Term European Papers) si concede il lusso di ricorrere ad un nuovo programma per la concessione di credito, se non addirittura una vera licenza per stampare denaro.


I punti piu' importanti in questo sistema piramidale sono:


1) Il mercato STEP si trova fuori dalle borse. Non esiste alcuna regolamentazione


2) Il mercato STEP serve quasi esclusivamente il settore bancario francese


3) Le banche francesi presentano obbligazioni STEP come garanzia presso la Banque de France


4) La cosiddetta banca Euroclear (un'interfaccia fra Banque de France e le banche francesi) deposita obbligazioni STEP come garanzia presso la BCE.


5) Banque de France a sua volta presenta le obbligazioni STEP depositate come garanzia presso la BCE


Fra queste obbligazioni ci sono ovviamente anche titoli di dubbia qualità. Fino a quando la Banca Nazionale francese continuerà a svolgere un ruolo di tutela, tali manovre manterranno un ruolo secondario. Ovviamente vengono accettate anche obbligazioni con rating BBB, che poi saranno depositate presso la BCE.


La BCE a sua volta non puo' richiedere dati sul mercato STEP ma puo' ottenere le informazioni solo in maniera indiretta attraverso la Banca nazionale francese (Banque de France). E quest'ultima dipende a sua volta da fonti terze che sono esse stesse degli attori sul mercato.


Cio' significa: viene stampata moneta per le banche francesi sotto la copertura della Banque de France e senza il controllo della BCE.


Con un somma stimata intorno ai 445 miliardi di Euro, le banche francesi attraverso il mercato STEP controllano una parte considerevole del mercato ombra degli strumenti finanziari delle banche centrali.


Le attività di rifinanziamento a breve termine non sono limitate solamente alle banche francesi. Anche le banche della zona Euro si scambiano fra di loro le obbligazioni STEP e possono depositarle presso la BCE per ottenere liquidità. Oltre ad essere un mercato non regolamentato, di fatto lo STEP rappresenta un'opportunità per ottenere prestiti a basso costo da parte della BCE.


Interessante in questo contesto: i molto dibattuti acquisti di titoli di stato da parte della BCE pari a circa 200 miliardi di Euro - per i quali la BCE si è guadagnata il titolo di "bad-bank" - si aggiungono ai debiti delle banche europee verso la BCE pari a circa 1300 miliardi di Euro.


Mario Draghi in passato si era già pronunciato a favore di una maggiore trasparenza sostenendo che "l'argomento (STEP market) deve essere preso sul serio". Tuttavia non ha fatto nulla. Per una buona ragione


La BCE ha dato alla Francia con il programma STEP la possibilità di stabilizzare le proprie banche senza che la Germania possa fare qualcosa al riguardo.


Il programma dovrebbe pertanto avere lo scopo di dare tempo ai francesi fino a quando non sarà operativa l'unione bancaria. Questa era stata originariamente prevista per il 2018, adesso l'EU vuole anticiparne l'introduzione al 2015. Dopo di cio' i salvataggi bancari in Europa dovranno essere sostenuti dai risparmiatori e dagli azionisti.


Fino a quando questo non accadrà, in Francia continuerà a gonfiarsi fuori da ogni controllo una nuova gigantesca bolla finanziaria. La Germania dovrà assistere impotente.


Gli sviluppi ci mostrano che il gruppo del sud all'interno della BCE ha già il pieno controllo sul processo di sviluppo della costruzione europea.

Pubblicato da Voci dalla Germania a 06:22
 
adesso la malattia è conclamata... sono due trimestri che il PIL francese è negativo



Alert Europa. Francia entra in recessione. Peggiora Germania

Politiche austerity imposte da Berlino fanno un'altra vittima. Parigi assiste a due trimestri consecutivi di crescita negativa. Intera Eurozona in contrazione





ROMA (WSI) - La Francia è in recessione. La fotografia scattata questa mattina dall'Ufficio nazionale di statistica, Insee, non lascia spazio a interpretazione alternative. Nel primo trimestre del 2013 il Pil di Parigi ha accusato una contrazione dello 0,2%. Nell'ultimo trimestre del 2012 aveva registrato un analogo calo del Pil.

Quindi non c'è scampo: la recessione tecnica si verifica, infatti, dopo due trimestri di crescita negativa di fila. Ed è appunto questo il caso francese. Gli economisti si aspettavano una flessione dello 0,1%. Come se non bastasse questo ad allertare l'Eliseo, il potere d'acquisto delle famiglie francesi ha registrato nel 2012 un record negativo dello 0,9%, ha aggiunto sempre l'istituto di statistica nazionale. L'Insee, a fine marzo, aveva messo in conto un ribasso, ma nell'ordine dello 0,4%.

Da qui la decisione di rivedere al ribasso anche il dato sui consumi, portandolo allo 0,4% dal precedente 0,1%. Si salva ancora la Germania.


L'economia tedesca é stagnante
: cresce solo dello 0,1% destagionalizzato nel primo trimestre del 2013 rispetto ai precedenti tre mesi. Il dato è al di sotto delle previsioni degli economisti, che si attendevano un'espansione dello 0,3% della principale economia europea. Nell'ultimo trimestre del 2012, il Pil aveva fatto registrare un calo dello 0,6%.

Ma se si allarga l'orizzonte temporale anche qui il quadro è poco roseo: su base annua il PIl della Germania risulta, infatti, in rallentamento, con un calo dell'1,4%, dopo essere rimasto invariato nel quarto trimestre. E le sorprese potrebbero non essere finite qui, dicono nelle sale operative alcuni trader. In mattinata sarà comunicato il dato sul Prodotto interno lordo dell'euro zona. Secondo un sondaggio effettuato da Reuters su un panel di 65 economisti il dato dovrebbe evidenziare una flessione dello 0,1%. Attesi anche i dati preliminari sul Pil di Italia, Grecia, Portogallo e Olanda.

Guardando all'Eurozona nel suo complesso, l'area non esce dalla recessione economica. Il Pil complessivo dei 17 paesi dell'area valutaria ha subito infatti un nuovo calo, pari allo 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti, stando ai dati preliminari diffusi da Eurostat, peggio di quanto atteso in media dagli analisti. Su base annua il prodotto interno lordo è sceso -1%. Nel quarto trimestre del 2012 il Pil dell'area euro era calato dello 0,6% dal trimestre precedente e dello 0,9% su base annua.
 
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La Francia blocca le delocalizzazioni. Ecco cosa prevede la legge Florange



Ultimo aggiornamento 25 febbraio 2014 , ore 12:00
E' scontro in Francia sulla legge che proibisce la chiusura delle grandi fabbriche, senza avere trovato un acquirente. La crisi dell'industria transalpina è sempre più forte.

La Francia blocca le delocalizzazioni. Ecco cosa prevede la legge Florange - Economia - Investireoggi.it
 

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