Portafogli e Strategie (investimento) Gestione di Portafoglio (3 lettori)

Broker88

Senior Member
Ok quindi si parla di un risparmiatore atipico. Ovvero persona che segue regolarmente i propri investimenti, pronto a riposizionarsi in caso di necessità.
Sembrano piccolezze ma non lo sono :D

Ed infatti non mi sono spiegato perchè non ho ben chiaro il "tipo" di investitore.

Insomma, mediamente informato, tiene sott'occhio gli investimenti, evita di investire in ciofeke e cerca di ottimizzare il portafoglio evitando di fare troppi cambiamenti adattandolo alle previsioni del momento.

L'obiettivo quindi vuole essere:
Io frequentatore del forum vedo il 3ad e capisco che, in una situazione normale le regole per costruire il portafoglio sono 1,2,3.
Adesso che ho costruito il portafoglio guardo al futuro e quando una variabile cambia, allora riadatto il portafoglio a quella previsione con l'obiettivo di massimizzare il risultato senza stare però attaccato quotidianamente a fare trading o ad impelagarmi in cose troppo complesse evitando di aumentare eccessivamente il rischio.
 

DinoP

life is good
Ed infatti non mi sono spiegato perchè non ho ben chiaro il "tipo" di investitore.

Insomma, mediamente informato, tiene sott'occhio gli investimenti, evita di investire in ciofeke e cerca di ottimizzare il portafoglio evitando di fare troppi cambiamenti adattandolo alle previsioni del momento.

L'obiettivo quindi vuole essere:
Io frequentatore del forum vedo il 3ad e capisco che, in una situazione normale le regole per costruire il portafoglio sono 1,2,3.
Adesso che ho costruito il portafoglio guardo al futuro e quando una variabile cambia, allora riadatto il portafoglio a quella previsione con l'obiettivo di massimizzare il risultato senza stare però attaccato quotidianamente a fare trading o ad impelagarmi in cose troppo complesse evitando di aumentare eccessivamente il rischio.

credo che questo profilo rispecchi gran parte dei frequentatori del forum che hanno una media cultura finanziaria, come me. Iniziativa interessante.
 

Broker88

Senior Member
credo che questo profilo rispecchi gran parte dei frequentatori del forum che hanno una media cultura finanziaria, come me. Iniziativa interessante.

Ed è proprio questa la speranza, cioè creare un 3ad che dia quante più risposte possibili al frequentatore medio del forum.


PS: cmq io ho lanciato l'idea, adesso i big dovrebbero cominciare a proporre le linee guida per la costruzione del portafoglio base, cioè di quello "neutrale".
 

Mr.Noob

dove c'è default c'è casa
Parlavi di percentuali TF e TV
Anche qui è un discorso mica da ridere.
Nel senso che un portafoglio ben bilanciato secondo me dovrebbe avere le scadenze corte (2 anni, massimo 3) tutte sul fisso e quelle più lunghe sul variabile e inflazione (non considero l'HY)
Il problema di fondo è che costruendo oggi un portafoglio posizionarsi sul TF per il breve periodo è proibitivo e che ormai facendo due calcoli i rendimenti fisso/variabile anche ipotizzando scenari abbastanza depressi si equivalgono.
A questo punto forse sarebbe da "aumentare" la quota liquidità rispetto a quella obbligazionaria, in quanto un conto di deposito oggi rende più di un qualsiasi titolo di stato a breve scadenza e "usare" la parte obbligazionaria solo per le scadenze più lunghe.
 

Broker88

Senior Member
Parlavi di percentuali TF e TV
Anche qui è un discorso mica da ridere.
Nel senso che un portafoglio ben bilanciato secondo me dovrebbe avere le scadenze corte (2 anni, massimo 3) tutte sul fisso e quelle più lunghe sul variabile e inflazione (non considero l'HY)
Il problema di fondo è che costruendo oggi un portafoglio posizionarsi sul TF per il breve periodo è proibitivo e che ormai facendo due calcoli i rendimenti fisso/variabile anche ipotizzando scenari abbastanza depressi si equivalgono.
A questo punto forse sarebbe da "aumentare" la quota liquidità rispetto a quella obbligazionaria, in quanto un conto di deposito oggi rende più di un qualsiasi titolo di stato a breve scadenza e "usare" la parte obbligazionaria solo per le scadenze più lunghe.

Ok perfetto :up:
Concordo sul fatto di evitare ingressi troppo pesanti sul fisso.

Dicevo all'inizio che un portafoglio neutrale prevede normalmente 2/3 di fisso e 1/3 di variabile.
Poi bisognerebbe vedere per variabile cosa si intende, ovvero se bisogna fare un'ulteriore distinzione tra titoli agganciati all'Euribor o titoli inflation linked.

Certamente il momento dice di sovrappesare il variabile e la parte fissa di prenderla corta, max 2-3 anni perchè i rischi inflazionistici (nella peggiore delle ipotesi) sono alti, ma cmq il potenziale apprezzamento del fisso è molto ridotto considerando che il BCE è già al 2,50% e conoscendo Trichet si può arrivare ad ipotizzare un minimo intorno al 2% (a meno che la crisi non si aggravi ulteriormente tanto da spingere la BCE verso la follia stile FED)

Fatto 100 la componente variabile, come divideresti tra CCT quindi agganciato ai BOT, corporate/bancarie agganciate all'euribor e inflation linked (a partire dai BTPi per passare poi a qualche emissione bancaria tipo Mediobanca che ne ha parecchie agganciate all'infla)
 

Mr.Noob

dove c'è default c'è casa
Io però i cct li ho sempre considerati liquidità "postposta" nel senso che li compro come obbligazioni ma una volta che i primi flussi cedolari mi hanno coperto eventuali commissioni e dato un minimo rendimento diventano il primo serbatoio per eventuali riposizionamenti.
Detto oggi dopo che i cct hanno subito quello che tutti sappiamo fa storcere un po' il naso.
Oltretutto lo scopo dei cct è sempre stata quella di avere un investimento che non si fa influenzare più di tanto dagli andamenti di mercato.
Ora invece ci troviamo di fronte ad uno strumento: eccezionalmente volatile (per la sua tipologia) e con un rendimento depresso.
Chi compra cct oggi lo fa in ottica apprezzamento dei titoli stessi più che per la sua natura originale.

Oltretutto includendo i cct nella parte variabile del portafoglio, considerando anche che avendo in portafoglio un 20% di strumenti "rischiosi" (azioni etf certificates commodities) che vanno automaticamente a posizionarsi sulla fascia temporale lunga rimarrebbe davvero poco spazio per il TV euribor e inflazione, che sono a mio avviso il valore aggiunto.

Per capirci il mio problema è riuscire a costruire un portafoglio "neutro" che non si faccia condizionare dai tempi eccezionali che stiamo vivendo.
Quindi mi trovo a disagio non sapendo se il tuo scopo è costruire un qualcosa di sempre valido, o valido oggi
 

DinoP

life is good
Per capirci il mio problema è riuscire a costruire un portafoglio "neutro" che non si faccia condizionare dai tempi eccezionali che stiamo vivendo.
Quindi mi trovo a disagio non sapendo se il tuo scopo è costruire un qualcosa di sempre valido, o valido oggi

molto interessanti le tue osservazioni riguardo i cct.

riguardo al portafoglio, ritengo che la sua costruzione per una parte dovrebbe cercare di sfruttare (se ce ne sono) le opportunità date dal momento attuale rischiando anche un pò, ed essere poi completato con prodotti che siano ritenuti validi in prospettiva.
 
Ultima modifica:

Broker88

Senior Member
Io però i cct li ho sempre considerati liquidità "postposta" nel senso che li compro come obbligazioni ma una volta che i primi flussi cedolari mi hanno coperto eventuali commissioni e dato un minimo rendimento diventano il primo serbatoio per eventuali riposizionamenti.
Detto oggi dopo che i cct hanno subito quello che tutti sappiamo fa storcere un po' il naso.
Oltretutto lo scopo dei cct è sempre stata quella di avere un investimento che non si fa influenzare più di tanto dagli andamenti di mercato.
Ora invece ci troviamo di fronte ad uno strumento: eccezionalmente volatile (per la sua tipologia) e con un rendimento depresso.
Chi compra cct oggi lo fa in ottica apprezzamento dei titoli stessi più che per la sua natura originale.

Oltretutto includendo i cct nella parte variabile del portafoglio, considerando anche che avendo in portafoglio un 20% di strumenti "rischiosi" (azioni etf certificates commodities) che vanno automaticamente a posizionarsi sulla fascia temporale lunga rimarrebbe davvero poco spazio per il TV euribor e inflazione, che sono a mio avviso il valore aggiunto.

Per capirci il mio problema è riuscire a costruire un portafoglio "neutro" che non si faccia condizionare dai tempi eccezionali che stiamo vivendo.
Quindi mi trovo a disagio non sapendo se il tuo scopo è costruire un qualcosa di sempre valido, o valido oggi

Obiezioni accolte :up:
Il portafoglio di partenza è quello "standard" in situazioni normali, però poi si è detto che deve adattarsi alle condizioni.
Quindi direi che deve essere "valido oggi".

Ottimo il ragionamento sui CCT.
Diciamo che anche qui ci si sta adattando alla situazione, quindi quello che nel portafoglio standard può essere considerato come un parcheggio di liquidità adesso è diventato un vero e proprio investimento.
Io una cosa sui CCT lunghi la metterei proprio in ottica rivalutazione per mollarli intorno a 98-99 quindi la % di CCT la collochiamo negli investimenti variabili, il famoso 20% li liquidità invece deve andare necessariamente tra pct e conti deposito.

Considerando il momento poi mi verrebbe da fare una modifica.
Se è vero che il 20% di liquidità è il giusto, adesso si dovrebbe aumentare o ridurre?
In genere quando l'equity è sui max si dovrebbe incrementare la liquidità o gli investimenti in CCT, ma adesso che siamo sui minimi (o meglio, adesso che sembra che la giostra stia ripartendo) secondo me andrebbe ridotta la liquidità per aumentare il 20% di "altro".
Che ne dici?
 

Mr.Noob

dove c'è default c'è casa
Io personalmente sto alzando la componente azionaria del mio portafoglio tramite pac. Utilizzo il flusso cedolare per rimpinzare etf su europa e usa mensilmente. Non me la sento di prendere posizioni chiare su singoli titoli.
Anche se in un portafoglio prudente si potrebbe allocare la parte azionaria in titoli che offrano ottimi dividenti come i soliti eni enel generali e che cmq hanno un beta prospect attorno all'1 (o di poco inferiore) per evitare montagne russe che ad un investitore "prudente" piacciono poco.

Dovessi consigliare ora come allocare la parte azionaria a qualcuno che non è proprio addentro alla materia penso che suggerirei appunto titoli come quelli sopracitati, se vuole un po' di pepe magari qualche certificate tranquillo sul petrolio (magari aspettando lo storno che è a mio avviso iniziato oggi) e appunto un piano di accumulo sfruttando entrate secondarie o flussi cedolari su indici mondiali.

Il 20% è secondo me una buona fetta e non andrei oltre

La liquidità la alzerei un minimo, prendendo a prestito dalla parte obbligazionaria che altrimenti avrei allocato agli investimenti a breve.
Un conto di deposito (con parte vincolata in caso per evitare quello che mi aspetto ovvero un abbassamento dei rendimenti) oggi giorno rende più di un qualsivoglia titolo di stato scadenza 12 mesi. E anche corporate e bancari considerati solidi hanno rendimenti che faticano ad arrivare al 3% netto

Essendo quindi un portafoglio equilibrato la parte obbligazionaria ultra sicura a breve termine la presterei alla liquidità, tenendo solo la parte un pelo più pepata effettivamente sul breve.
 

Broker88

Senior Member
Io personalmente sto alzando la componente azionaria del mio portafoglio tramite pac. Utilizzo il flusso cedolare per rimpinzare etf su europa e usa mensilmente. Non me la sento di prendere posizioni chiare su singoli titoli.
Anche se in un portafoglio prudente si potrebbe allocare la parte azionaria in titoli che offrano ottimi dividenti come i soliti eni enel generali e che cmq hanno un beta prospect attorno all'1 (o di poco inferiore) per evitare montagne russe che ad un investitore "prudente" piacciono poco.

Dovessi consigliare ora come allocare la parte azionaria a qualcuno che non è proprio addentro alla materia penso che suggerirei appunto titoli come quelli sopracitati, se vuole un po' di pepe magari qualche certificate tranquillo sul petrolio (magari aspettando lo storno che è a mio avviso iniziato oggi) e appunto un piano di accumulo sfruttando entrate secondarie o flussi cedolari su indici mondiali.

Il 20% è secondo me una buona fetta e non andrei oltre

La liquidità la alzerei un minimo, prendendo a prestito dalla parte obbligazionaria che altrimenti avrei allocato agli investimenti a breve.
Un conto di deposito (con parte vincolata in caso per evitare quello che mi aspetto ovvero un abbassamento dei rendimenti) oggi giorno rende più di un qualsivoglia titolo di stato scadenza 12 mesi. E anche corporate e bancari considerati solidi hanno rendimenti che faticano ad arrivare al 3% netto

Essendo quindi un portafoglio equilibrato la parte obbligazionaria ultra sicura a breve termine la presterei alla liquidità, tenendo solo la parte un pelo più pepata effettivamente sul breve.

D'accordo sull'ingresso graduale, ottimo l'uso degli ETF per prendere posizione sugli indici anzichè su singoli titoli.
Cmq quel 20% ricorda che è in situazione normale, questo vuol dire che nel 2006 era superiore, nel 2007 era in riduzione, nel 2008 era parecchio più basso (fai un 10%) e adesso sta ricominciando a salire..


Per quanto riguarda il discorso liquidità non ho capito tutto.
Io credevo fosse il momento buono per comprare..(!?)

In pratica la stai aumentando prendendo dalla parte obbligazionaria a breve che si è detto essere a TF 2-3 anni.
Quindi stai iniziando a sottopesare il fisso, ma senza buttarti sul variabile perchè ancora è presto?
 

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