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Le Blue Chips in questo momento non stanno offrendo segnali eclatanti e non ci sono titoli particolarmente interessanti, mentre qualche storia la si può individuare tra quelli a minore capitalizzazione.
Non dimentichiamo che molte banche d'affari stanno rivedendo al ribasso i target price di diversi titoli e se i grossi operatori non vedono chiaro, senza di loro i listini non salgono. In questo momento i mercati stanno andando alla deriva e poi un giorno si scoprirà che sarà tutto giù o tutto su ma lo si capirà solo allora.
Ritengo che ci sia stata l'opportunità di cavalcare un buon rimbalzo, segnalata a suo tempo, e ora è il momento di liquidare le posizioni, stare fuori dal mercato e attendere un segnale operativo forte. Mi riferisco in particolare al superamento dei 34.500/35.000 per un rialzo, e alla violazione dei minimi in area 30.000 per una prosecuzione del ribasso che a quel punto sarebbe feroce. In questa fase laterale invece è inutile operare, perché le opportunità che il mercato offre possono essere sfruttate solo dai trader.
Un esempio è dato da Fiat (Milano: F.MI - notizie) che dopo la rottura dei 15 euro sembrava candidata a nuove salite e invece il titolo ha stornato riportandosi oltre 1 euro più in basso. Chi opera seguendo i segnali grafici in questo momento rischia di farsi male, perché il mercato invia un segnale che però viene negato il giorno successivo. Il mio consiglio è rimanere fuori dalle blue chips in questo momento, non perché ci siano grafici così negativi, ma perché sono privi di spunti. Non ha senso investire su un titolo che potrebbe salire o scendere di due punti e quindi la migliore strategia sarebbe quella di tirare i dadi e con questi decidere le azioni su cui puntare.
Se proprio si vogliono cercare dei titoli interessanti si possono trovare tra quelli a piccola e media capitalizzazione, che il mercato in certi casi ha penalizzato in maniera vergognosa. Le small-medium caps non hanno ancora beneficiato di un recupero e in una fase laterale potrebbero trovare spunti per risalire la china, perché innanzitutto non hanno contro il mercato.
Se iniziano ad arrivare le Opa per delistare i titoli, come nel caso di Marazzi, significa che alcune di queste storie hanno davvero perso troppo. In sintesi, dal punto di vista grafico si può ben vedere che la fase attuale è quella tipica di un mercato che offre dei segnali e li nega subito dopo. Per quell'investitore che tenta di cavalcare i trend di medio e di breve periodo, è opportuno rimanere a bordo campo, perché la maggior parte dei segnali si rivela falsa nelle sedute successive.