Gli intoccabili del quartierino

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Se si desidera comprendere le ragioni profonde degli scandali finanziari accaduti negli ultimi anni (dai Tango-bond, al caso Fiorani-Fazio, passando per Parmalat, Cirio, MyWay-4You, ed il caso Unipol) "Gli intoccabili del quartierino", il libro-intervista di Fabrizio Tedeschi è il libro da leggere.

Sono circa 170 pagine nelle quali Tedeschi ripercorre la sua carriera professionale, nel settore privato prima (all'Unione Fiduciaria e come co-fondatore della Akros) ed alla Consob, poi, dove fonda l'Ufficio Insider Trading e diviene infine responsabile della Divisione Emittenti e di tutta la struttura milanese della Consob.
Negli anni in cui lavora alla Consob, dal 16 maggio 1994 al dicembre 2002, Tedeschi – grazie alla sua capacità investigativa e ad una concezione della vigilanza che purtroppo è molto poco diffusa nelle nostre Authority – scopre una serie di malefatte che se non fossero state insabbiate dalla magistratura, dalla Banca d'Italia ed in parte della stessa Consob avrebbero risparmiato al nostro paese molti degli scandali che sono costati così tanto in termini di credibilità del nostro sistema finanziario.

La principale storia del libro riguarda il caso Fiorani e la scalata della Popolare di Crema.
Fabrizio Tedeschi riuscì a scoprire con circa tre anni d'anticipo rispetto alla vicenda Antonveneta il modus operandi che Fiorani utilizzava per le scalate.
Tedeschi, le prove dei reati se le andava a cercare; non aspettava di leggere gli esposti dietro alla scrivania per scegliere quelli a cui dar seguito e quelli da scartare.
Con questo spirito, raccolse così tante prove che la Commissione (i superiori di Tedeschi) non poterono far altro che accogliere le proposte di sanzioni per Fiorani (sanzioni che la sua banca pagò immediatamente) e di trasmissione gli atti alla Procura della Repubblica competente (per i reati di falso in bilancio e insider trading) nonché alla Banca d'Italia.
Dopo questa vicenda, tutti coloro che dovevano sapere, sapevano tutto.
Sapevano che c'era un banchiere fra i più importanti d'Italia (ma anche fra i più protetti) che per scalare una banca prestava soldi ad una serie di amici per acquistare i titoli di concerto e poi lanciava l'OPA facendo fare lauti guadagni a questi amici.
Questo stava chiaramente scritto nella carte che la Divisione Emittenti della Consob, sotto la direzione di Tedeschi, aveva trasmesso alla Banca d'Italia ed alla Magistratura nel 2002.
Cosa abbia fatto la Banca d'Italia non è dato di sapere. La magistratura, con una interpretazione delle norme – diciamo "restrittiva" – dichiarò il reato di falso in bilancio prescritto.
Questa, in estrema sintesi, la storia principale che si può leggere ne "Gli intoccabili del quartierino", ma il bello di questo questo libro è poter leggere gli episodi, anche quelli più piccoli, che Tedeschi racconta della sua esperienza a contatto con i big della finanza italiana.

Fabrizio Tedeschi è un uomo molto capace e con un forte senso dell'onestà e dello Stato. Un uomo che appena insediato in Consob ha consegnato al presidente, sebbene non richiesto – ovviamente -, tutte le informazioni sui suoi conti bancari ed un'autorizzazione permanente a richiedere presso qualunque intermediario le informazioni finanziarie che lo riguardavano. Un uomo che non si è fatto scrupolo di proporre sanzioni al nuovo Presidente della Consob, appena insediato, per la sua precedente attività al Monte dei Paschi di Siena. Un uomo un po' burbero nei modi, forse un po' all'antica con il suo immancabile papillon e quel suo vezzo di dare sempre del lei.

Un uomo che per questo suo modo di essere è stato allontanato dalla Consob, anche in malo modo. La sua storia racconta molto meglio di qualunque saggio perché in Italia sono accaduti così tanti casi di "risparmio tradito" e – soprattutto – perché accadranno di nuovo.


Autore: Fabrizio Tedeschi – Fabio Macchi
Titolo: Gli Intoccabili del Quartierino
Anno di edizione: Marzo 2006
Casa editrice: Aliberti editore
Pagine: 176
Prezzo: euro 13,50


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giuseppe.d'orta ha scritto:
Un uomo che per questo suo modo di essere è stato allontanato dalla Consob, anche in malo modo. La sua storia racconta molto meglio di qualunque saggio perché in Italia sono accaduti così tanti casi di "risparmio tradito" e – soprattutto – perché accadranno di nuovo.

Non sono ne un gran parlatore ne tanto meno so scrivere, comunque posso aggiungere una considerazione che credo sia sotto gli occhi di tutti, quanti "Fabrizio Tedeschi" in Italia sono stati allontanati o nn hanno ricoperto incarichi perchè nn erano al servizio del potere politico e/o nn erano dediti agli "inciuci" ?

I servizi che sono stati fatti ultimamente su Rai 3 e parlo di "W L'Italia" e "Report", sono emblematici e sotto agli occhi di tutti di come vanno le cose in Italia, spesso non dipende se al governo c'è una coalizione o un'unaltra dei segno opposto.
Pare proprio che sia diventato un "modus vivendi" l'illegalità nella legalità, tanto è vero che anche dopo certe denuncie (di questi reportage), le cose restano come sono.

Come una celebre frase tratta dei Malavoglia (mi sembra): cambiare tutto per far si che nn cambi niente. Ecco credo che anche con le prossime elezioni accadra così.

Come si fa a cambare quest'andazzo ?

saluti e b we
 
siamo sempre in sicilia
ma è il gattopardo (la citazione)

per il resto
si dice che un insieme di regole condivise è il minimo di ogni contratto sociale

forse il contratto sociale non c'è più
se c'è mai stato....
 
secoli ha scritto:
Non sono ne un gran parlatore ne tanto meno so scrivere, comunque posso aggiungere una considerazione che credo sia sotto gli occhi di tutti, quanti "Fabrizio Tedeschi" in Italia sono stati allontanati o nn hanno ricoperto incarichi perchè nn erano al servizio del potere politico e/o nn erano dediti agli "inciuci" ?

I servizi che sono stati fatti ultimamente su Rai 3 e parlo di "W L'Italia" e "Report", sono emblematici e sotto agli occhi di tutti di come vanno le cose in Italia, spesso non dipende se al governo c'è una coalizione o un'unaltra dei segno opposto.
Pare proprio che sia diventato un "modus vivendi" l'illegalità nella legalità, tanto è vero che anche dopo certe denuncie (di questi reportage), le cose restano come sono.

Come una celebre frase tratta dei Malavoglia (mi sembra): cambiare tutto per far si che nn cambi niente. Ecco credo che anche con le prossime elezioni accadra così.

Come si fa a cambare quest'andazzo ?

saluti e b we

fino a quando continueremo a considerare fondamentali(per la nostra vita)il calcio o il grande fratello e a disinteressarci della custodia dei nostri soldi o dei nostri principi(sociali o morali).
il problema siamo noi e solo noi.
come al solito continuiamo a dare la colpa agli altri. quando andiamo a votare(specialmente per le amministrative(in cui conosciamo perfettamente i "futuri eletti")) in genere deduciamo che da una capra uscira un fenomeno.
la realtà ci dimostra il contrario.
l'italia si cambia a piccoli passi(con tutti gli errori del percorso) e con la consapevolezza che i nostri "usi e consumi"hanno un'importanza superiore a quella che noi diamo loro.
ciao
p.s. nonostante quello che dice argema,1+1=2
 
Mi permetto di segnalare anche questo titolo:

L'intrigo - Banche e risparmiatori nell'era di Fazio.
Autori: Giuseppe Oddo, Giovanni Pons
Serie Bianca Feltrinelli,
Euro 13,00


È suddiviso in due parti:
la prima descrive il risiko bancario dal 2000 ad oggi, Ricucci eFiorani compresi
la seconda la storia del passaggio dai Bot ai Bond, con le tristi vicende Cirio, Parmalat e Argentina.

Tristemente illuminte...
 

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