Gli oncologi si farebbero la chemio? (1 Viewer)

marofib

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Gli scienziati avvertono: la chemioterapia potrebbe diffondere il cancro ed attivare tumori più aggressivi - Come Don Chisciotte - Controinformazione - Informazione alternativa

idem la radio, postai in precedenza
ecco
Radiation treatment generates therapy-resistant cancer stem cells from less aggressive breast cancer cells - Printz - 2012 - Cancer - Wiley Online Library

Nuovo studio: i trattamenti radioterapici
creano cellule tumorali 30 volte più potenti
rispetto alle normali cellule tumorali
Natural News 20 Marzo 2012
In una ricerca rivoluzionaria appena pubblicata su Stem Cells, una rivista del
settore riservata agli specialisti, i ricercatori del Jonsson Comprehensive Cancer
Center Department of Oncology della UCLA, hanno scoperto che, benchè
uccidano mediamente una metà delle cellule tumorali ad ogni trattamento, le cure
con le radiazioni per il tumore al seno trasformano le cellule tumorali superstiti in
cellule tumorali staminali che sono molto più resistenti al trattamento delle
normali cellule tumorali.
 
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marofib

Forumer storico
riprendo l'articolo postato in precedenza perche' ribadisce quello che qui abbiamo sempre detto e non scivoli come l'acqua

...."Inoltre, nei tumori del seno residuo di pazienti trattati con paclitaxel neoadjuvant dopo doxorubicina e ciclofosfamide(lo stato dell'arte ndr), il punteggio TMEM e il suo meccanismo collegato meccanicamente MENA INV sono stati entrambi aumentati, suggerendo che la chemioterapia, nonostante la diminuzione della dimensione tumorale (a breve termine in altre parti del testo),Aumenta il rischio di diffusione metastatica"

alla fine loro propongono un altro farmaco per contrastarne l'effetto (ma tutto da verificare..quindi non ancora a disposizione)


direi tutte cose gia' viste, ogni volta c'e' una revisione dei protocolli precedenti, nuovi buchi e rincorsa a richiuderli e via di nuovo
di positivo e' che servono studi come questi per sapere la verita' dai canali "ufficiali"
 
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tontolina

Forumer storico
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ognuno dia il meglio di sé e la cosa funzionerebbe se il dialogo fosse solo scientifico, ma è chiaro che entrano in gioco altri interessi.

"Io, oncologo vi spiego perché la Medicina italiana esclude il metodo Di Bella per la cura dei tumori"
 

tontolina

Forumer storico
Il metodo Di Bella diventa film

Sarà presto online, sul canale Vimeo, un film-documentario dedicato alla vita del professor Luigi Di Bella e al suo controverso metodo per curare il cancro. In tutto sei ore di proiezione, frutto di quattro anni di ricerche, raccolte di documenti e testimonianze.

La pellicola è stata progettata e realizzata da VFF Institute Mare Nostrum e.V – NPO – Austria, Istituto privato di ricerche e studi registrato al Ministero dell’Interno austriaco, in collaborazione con il gruppo Warner Deutschland (Warner/Chappell Production Music).

È un lavoro indipendente e interamente autofinanziato dall’Istituto VFF che è anche produttore e unico distributore.

Non si tratta, dunque, di un film promosso dalla Fondazione Di Bella né voluto dagli eredi del professore.

Verrà reso pubblico gratuitamente, online, il 12 dicembre prossimo e proiettato nelle sale su richiesta, ma sempre e obbligatoriamente a titolo gratuito.

Non potrà circolare su altri social network, su espressa richiesta dell’Istituto VFF.

Ci attende un documentario fiume. Suddiviso in tre parti. Una prima dedicata all’autobiografia, con excursus sugli studi e sulle prime scoperte condotte dal professore e fisiologo. La seconda è incentrata sulla sperimentazione del metodo avviata nel 1988 dal ministro Rosy Bindi e conclusasi nove mesi dopo con il verdetto dell’Istituto superiore di Sanità: “Non emerge alcuna evidenza che il trattamento Mdb sia dotato di una qualche attività antitumorale di interesse clinico”. Infine, la terza. Un’antologia di 22 testimonianze scelte fra più di 400 pazienti, pari a 65 ore di interviste.

Non è trapelato nulla in anteprima, si sa solo che verranno divulgati documenti inediti. Per ora vi presento il trailer. Cliccate qui. E, se desiderate informazioni sul VFF Institute, qui e qui.

I promotori hanno preso in esame 1.893 pubblicazioni scientifiche, tradotto testi per 3.961 ore, dall’italiano e da altre lingue. Hanno realizzato 25 bozze di sceneggiatura prima di giungere alla definitiva e percorso 43.187 chilometri.

Oltre ai pazienti compaiono le testimonianze di Silvio Garattini, professore e direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri; Filippo De Braud, professore e direttore dell’Oncologia medica dell’Istituto dei Tumori di Milano; Edoardo Rosati, medico e divulgatore scientifico; Carlo Madaro, ex giudice e avvocato, Vigildo Ferrari, chimico e farmacista e fondatore del laboratorio che, per primo, realizzò i farmaci galenici su ricetta del professor Di Bella e Fedor Freybergh, professore di Endocrinologia e editore della rivista Neuroendocrinology Letters.

Che dire? La curiosità è tanta…



“…È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva”. Robin Williams (L’attimo fuggente)
 

marofib

Forumer storico
che poi il colesterolo e' na bufala
e' sufficiente non farlo ossidare.....anche poco ma ossidato fa danni uguali
per non farlo ossidare poi i soliti metodi
tipo karkade'/ibisco (6000 e rotti orac....ci vogliono 4 tazze di te' verde per arrivare a tanto...che' gia' non scherza...ed e' ritenuto la bevanda in assoluto + antiossidante)
 

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