ieri si parlava della condanna inflitta al medico che iniettava bicarbonato
l'articolo non e' recentissimo...ma pertinente
Due storie mediche diversamente istruttive - Blondet & Friends
Prima premessa:
Di Economia capisco qualcosa
Seconda premessa:
In Economia, càpita frequentemente che un illustre e premiato economista suggerisca una "ricetta" opposta a quella proposta da un altrettanto illustre e premiato economista.
La prassi è che chi "tifa" per un tipo di ricetta dirà "Ignoranti! Lo dice anche il Prof. XX chi bisogna fare così anziché cosà".
Corollario: il parere di una persona autorevole NON è la Verità assoluta.
Terza premessa:
La Medicina è complicata quanto l'Economia. Inoltre, la Medicina applicata all'uomo, che non vive segregato come una cavia e che ha un cervello non confrontabile con quello degli animali, può dare - anche in perfetta buona fede da parte di chi fa rilevazioni- una serie di indicazioni errate.
[Esempio banale preso da qualche sito: se si osserva una correlazione tra attitudine a stare svegli e assunzione di caffè, qualcuno potrebbe sostenere che è l'acidità del caffè a mantenere svegli].
Conclusione:
Bisogna smettere di credere a TUTTO quello che si legge (pubblicazioni ufficiali, ufficiose e contro-informazione)?
Secondo me no. Però occorre scegliere, sapendo che quello che si legge può essere stato indirizzato (in buona fede, o magari anche no!) dal "tifo" di chi scrive e che tende a cercare nei dati una conferma alle sue teorie, anziché partorire teorie basate sui dati.
Ad esempio: il mio primo "guru" alimentare fu Nico Valerio: si può dire che diventai vegetariano leggendo un suo libro.
Nico Valerio condannava lo zucchero, ma diceva che il miele grezzo era ammissibile.
Il mio secondo "guru" alimentare è il Prof. Berrino, che invece mette il miele quasi allo stesso livello (di pericolosità) dello zucchero.
Cosa faccio?
Nel mio caso, uso un paio di cucchiaini di miele al mese.
Per quanto riguarda l'acidità, ricordo che già 35 anni fa Nico Valerio sconsigliava l'alimentazione basata su grassi animali perché acidificavano il sangue. Diceva che è meglio alternare anziché mischiare: un pasto "basico", uno "acido".
L'aspro limone, invece, aveva un effetto alcalino.
Gli effetti, poi, non riguardano solo i tumori: anche l'osteoporosi viene alimentata dall'acidità in quanto il PH del sangue è estremamente delicato e, se si alza anche di poco, l'organismo combatte l'acidità sciogliendo il calcio delle ossa.
Così dicono, almeno, e questo potrebbe essere confermato dal fatto che l'osteoporosi è una malattia del mondo occidentale... Ma è anche vero che nei paesi meno sviluppati si fa più attività fisica. Insomma, è il solito casino.
Ciò detto, con tutti i limiti che la mia ignoranza ha, penso sia ragionevole evitare (o limitare) i cibi di origine animale, anche se non sono affatto sicuro che questo abbia un effetto diretto sul PH né che ci sia un rapporto tra PH e salute (quello che ho letto è che se il PH scende sotto 6,8 o sale 7,8 si rischia la morte, quindi è una leva da manovrare con
estrema prudenza): i cibi di origine vegetale (scelti con oculatezza) fanno bene, o meno male. Punto.
Hasta luego!