Gli oncologi si farebbero la chemio?

22 ottobre 2014 Combattere tumori potenziando 'armi immunitarie'

MILANO - Il corpo umano ha un vero arsenale contro le patologie: è il sistema immunitario, che è in grado di far fronte alla maggior parte degli 'attacchi' esterni. La ricerca sta però lavorando per potenziare queste vere e proprie 'armi immunitarie', in modo da renderle pronte a combattere anche le patologie più gravi, prima su tutte il cancro. Proprio su questi temi si confronteranno esperti da tutto il mondo, in un seminario scientifico della Fondazione Ri.Med ospitato al Centro Congressi San Raffaele di Milano.

La Fondazione Ri.Med ha sede a Palermo ed è frutto di una partnership internazionale tra Governo Italiano, Regione Sicilia, Consiglio nazionale delle ricerche, Università di Pittsburgh e la University of Pittsburgh Medical Center. Non è un caso se il tema del simposio di domani si concentra sulla regolazione della risposta immunitaria: la stessa Associazione Americana per il Progresso della Scienza e gli editori della rivista scientifica Science, spiega la Fondazione, hanno definito questo tipo di ricerca "la più importante svolta scientifica del 2013, definendo l'evoluzione dell'apporto immunoterapico una profonda trasformazione nell'ambito della cura del cancro e non solo".

Tra gli interventi previsti c'è quello di Dario A.A. Vignali, professore e vice-direttore del Dipartimento di Immunologia della University of Pittsburgh School of Medicine, così come quello di Warren D. Shlomchik, professore di Ematologia e Immunobiologia alla Yale University School of Medicine. Diversi anche i relatori italiani, tra cui Camillo Ricordi, presidente della Fondazione Ri.Med ed esperto nel trapianto di isole pancreatiche contro il diabete, e Claudio Bordignon, professore di ematologia all'Università San Raffaele di Milano
 
gia'
leggendo nel sito ncbi(quindi studi credibili) ...ricordo di aver letto che la chemio e' efficace nel 2.5% dei casi.......ovviamente qualita' della vita, patologie indotte non son contemplate
 
che poi un farmaco come il tamoxifene(pieno di effetti collaterali) scoperto nel 1970 sia ancora usato massicciamente la dice lunga sulla ricerca....ricerca del profitto sarebbe meglio dire
 

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