marofib
Forumer storico
si lo so, loro la utilizzano da OSSIDANTE quando questa raggiunge massa critica
ora a me interessa l'effetto blando ANTIOSSIDANTE e insieme al calcio e vitamina D per evitare l'osteoporosi (ho pubblicato anche qui mi pare una nota del ministero della sanita' che consiglia questo approccio anziche' i bifosfonati)
oltre al fatto che il calcio e' la D hanno un ruolo anche nel tumore
cmq il mio e' un protocollo adiuvante (cioe' preventivo..cioe' lo stesso che mi avevano proposto con chemio e radio).....poi purtroppo se le cose si complicheranno...si procedera' con il coadiuvante...e a quel punto molte dosi dovranno essere alzate e seguito da chi ne sa di +
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Se grandi quantità di vitamina C vengono rese disponibili alle cellule tumorali, grandi quantità verranno assorbite da queste cellule. In queste insolitamente grandi concentrazioni, la vitamina C antiossidante inizierà a comportarsi come un pro-ossidante, interagendo con il rame e il ferro intracellulare. Questa interazione chimica produce piccole quantità di perossido di idrogeno.
Poiché le cellule tumorali possiedono quantità relativamente basse di un enzima intracellulare antiossidante chiamato catalasi, la dose elevata di vitamina C induce la produzione di perossido che continuerà fino a provocare la lisi della cellula tumorale! Questo effettivamente rende alte dosi di vitamina C per via venosa (IVC) un agente chemioterapico non tossico che può essere somministrato in combinazione con i trattamenti convenzionali per il cancro. Sulla base del lavoro di diversi pionieri sulla vitamina C prima di lui, il dottor Riordan è stato in grado di dimostrare che la vitamina C è selettivamente tossica per le cellule del cancro se somministrata per via endovenosa. Questa ricerca è stata recentemente riprodotta e pubblicata dal Dott. Mark Levine del National Institutes of Health.
Come temuto da molti oncologi, piccole dosi possono effettivamente aiutare le cellule tumorali perché piccole quantità di vitamina C possono aiutare le cellule del cancro a proteggersi dai danni da radicali liberi indotti dalla chemioterapia e dalle radiazioni. Solo dosi marcatamente elevate di vitamina C sapranno selettivamente accumularsi come perossido nelle cellule tumorali al punto di agire in un modo simile alla chemioterapia. Questi dosaggi tumore-tossici possono essere ottenuti solo tramite somministrazione endovenosa.
IVC e cancro
poi siccome siamo sul pezzo con la D
La vitamina D è meglio di qualsiasi vaccino
ora a me interessa l'effetto blando ANTIOSSIDANTE e insieme al calcio e vitamina D per evitare l'osteoporosi (ho pubblicato anche qui mi pare una nota del ministero della sanita' che consiglia questo approccio anziche' i bifosfonati)
oltre al fatto che il calcio e' la D hanno un ruolo anche nel tumore
cmq il mio e' un protocollo adiuvante (cioe' preventivo..cioe' lo stesso che mi avevano proposto con chemio e radio).....poi purtroppo se le cose si complicheranno...si procedera' con il coadiuvante...e a quel punto molte dosi dovranno essere alzate e seguito da chi ne sa di +
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Se grandi quantità di vitamina C vengono rese disponibili alle cellule tumorali, grandi quantità verranno assorbite da queste cellule. In queste insolitamente grandi concentrazioni, la vitamina C antiossidante inizierà a comportarsi come un pro-ossidante, interagendo con il rame e il ferro intracellulare. Questa interazione chimica produce piccole quantità di perossido di idrogeno.
Poiché le cellule tumorali possiedono quantità relativamente basse di un enzima intracellulare antiossidante chiamato catalasi, la dose elevata di vitamina C induce la produzione di perossido che continuerà fino a provocare la lisi della cellula tumorale! Questo effettivamente rende alte dosi di vitamina C per via venosa (IVC) un agente chemioterapico non tossico che può essere somministrato in combinazione con i trattamenti convenzionali per il cancro. Sulla base del lavoro di diversi pionieri sulla vitamina C prima di lui, il dottor Riordan è stato in grado di dimostrare che la vitamina C è selettivamente tossica per le cellule del cancro se somministrata per via endovenosa. Questa ricerca è stata recentemente riprodotta e pubblicata dal Dott. Mark Levine del National Institutes of Health.
Come temuto da molti oncologi, piccole dosi possono effettivamente aiutare le cellule tumorali perché piccole quantità di vitamina C possono aiutare le cellule del cancro a proteggersi dai danni da radicali liberi indotti dalla chemioterapia e dalle radiazioni. Solo dosi marcatamente elevate di vitamina C sapranno selettivamente accumularsi come perossido nelle cellule tumorali al punto di agire in un modo simile alla chemioterapia. Questi dosaggi tumore-tossici possono essere ottenuti solo tramite somministrazione endovenosa.
IVC e cancro
poi siccome siamo sul pezzo con la D
La vitamina D è meglio di qualsiasi vaccino
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