La UE è formata da 27 Paesi eterogeni (io non avrei fatto entrare i pezzenti dell’est tanto per cominciare). C’è chi è in crisi e chi ne è uscito da molto tempo. C’è chi ha debito monstre e chi sotto controllo. Ci sono Paesi che vorrebbero più politiche fiscali espansive e chi no.
Come mettere d’accordo tali differenze? Con il voto. Bene da quando si chiama UE c’è un Parlamento a maggioranza di popolari (centrodestra) che governa con una minoranza di socialisti più o meno accondiscendenti. L’Italia è tra i Paesi fondatori della Ceca assieme a: Belgio, Francia, Germania Occidentale, Lussemburgo e Paesi Bassi e con quasi 14 miliardi di euro nel 2016, è il 3° Paese contribuente al bilancio Ue, dietro a Francia (19,5) e Germania (23), e davanti al Regno Unito (12,8 perché erano raccomandati). I pezzenti dell'est criticano e basta e si pappano i nostri soldi.
L’architettura di governo della UE non si è autocostituita ma è stata votata. Juncker è stato eletto dal Parlamento europeo (i parlamentari europei sono stati eletti anche dal popolo italiano) su proposta del Consiglio europeo (capi di stato e di governo eletti dal parlamento italiano eletto dal popolo italiano). Gli altri commissari idem.
Cosa fanno costoro: quello che gli dice la maggioranza delle istituzioni (parlamentari e capi di governo) così come in Italia il PdC ed i ministri fanno quello che dice la maggioranza del parlamento. Del resto io non ho eletto direttamente Conte come non ho eletto direttamente Juncker né ho eletto direttamente i ministri come non ho eletto direttamente i commissari burocrati.
Purtroppo o per fortuna l’attuale maggioranza del parlamento europeo e gli attuali capi di governo non sono sovranisti. Ciò non significa che non c’è democrazia nella UE ma è una democrazia diversa dall’orientamento di questo 3d.
Probabilmente quando ci sarà una maggioranza sovranista ci sarà qualcuno che si lamenterà dell’assenza di democrazia solo perché la pensa diversamente ma saremo semplicemente in un altro sistema europeo democraticamente eletto con un Presidente della Commissione sovranista e con commissari sovranisti.