Jolly Roger
L'eretico
Mi perdoni, io non sto parlando di mercati ma di economia reale.
L'economia reale o almeno quella descritta dal Pil pro capite dice che le azioni intraprese dai Paesi UE e dalla BCE hanno assicurato la crescita economica (a meno di non considerare attendibili le fonti Eurostat).
Poi se parliamo dell'Italia possiamo fare dei distinguo.
Ma UE e BCE non possono attuare politiche ad hoc per l'Italia: non rientra nei Trattati e l'Italia non ha mai capito l'importanza di fare politica in Europa (basti pensare che una volta andavano al Parlamento europeo i politici sul viale del tramonto) e costruire relazioni per avere una maggioranza.
Comunque mi fermo qui perché il mio intervento non è volto a fornire una opinione politica ma evidenziare una inesattezza su dati economici.
Buona serata
La sua opinione, in quanto tale, è lecita poi io non la considero oggettiva ed in più non al condivido.
Che la finanza nel bene e nel male condizioni anche l’economia reale è un dato di fatto.
Quando parliamo di crescita economica e di PIL non si parla di indici di borsa. Ed io le ho dimostrato con dati statistici che la maggior parte dei Paesi UE è in salute economica perché ha un PIL pro capite maggiore o uguale a quello di prima della crisi.
Pertanto l’esempio di Eurostoxx non è pertinente con la crescita economica. Poi se lei lo vuole prendere come modello è libero di farlo (ripeto non oggettivo e non condivisibile).
Fortunatamente l’economia reale è fatta di tante PMI e micro imprese. Sarebbe come asserire che il PIL dell’Italia viene fatto dal FTSEMIB. Non è così come non lo è nella maggior parte del mondo: le aziende possono stare sul mercato e produrre utili o perdite ma non essere quotate. Il mercato non è solo la borsa.
Cordialità.
Mi perdoni, io non sto parlando di mercati ma di economia reale.
L'economia reale o almeno quella descritta dal Pil pro capite dice che le azioni intraprese dai Paesi UE e dalla BCE hanno assicurato la crescita economica (a meno di non considerare attendibili le fonti Eurostat).
Poi se parliamo dell'Italia possiamo fare dei distinguo.
Ma UE e BCE non possono attuare politiche ad hoc per l'Italia: non rientra nei Trattati e l'Italia non ha mai capito l'importanza di fare politica in Europa (basti pensare che una volta andavano al Parlamento europeo i politici sul viale del tramonto) e costruire relazioni per avere una maggioranza.
Comunque mi fermo qui perché il mio intervento non è volto a fornire una opinione politica ma evidenziare una inesattezza su dati economici.
Buona serata
Mi permetto di dire che se Draghi ci parla di stabilità dei prezzi è da ritenere normale dal momento che l’articolo 127 del TFUE sancisce che questo è l’obiettivo principale.
Stessi discorso vale per articolo 3 del TUE che ci riporta l’obiettivo di una crescita economica equilibrata fondata sulla stabilità dei prezzi.
Questi documenti sono stati approvati negli anni dai Governanti della UE eletti democraticamente.
Che non ci sia stata una crescita economica non mi risulta. Prendendo i dati Eurostat del PIL ed in particolare del PIL pro capite in standard di potere di acquisto, dal 2007-2008 al 2017, la maggior parte dei Paesi sono quasi ritornati allo stesso valore, un buon numero ha superato i livelli pre-crisi e pochi tra cui Italia sono sotto.
Faccio presente che neanche gli USA ed il Giappone sono ancora ritornati ai valori del 2006 mentre sono pressoché arrivati a quelli del 2008.
Faccio presente inoltre che il mondo e anche la UE non è Italo-centrica e quindi se nel nostro Paese esiste il malcontento non è detto che lo stesso malcontento sia così diffuso in UE.
Vero è che in UE e nel mondo in generale, dopo la crisi economica, ci sia stata una redistribuzione della ricchezza non equa; ma questa conseguenza di tutti i periodi di crisi è una grave responsabilità dei governanti dell’intero pianeta che hanno favorito la ripresa economica non considerando i temi di giustizia ed equità sociale.
PS: a scanso di equivoci, per quanto mi riguarda la UE ha gestito male la crisi economica del 2008 e poi quella del debito sovrano (la Grecia si salvava con 4 soldi), è ossessionata dalla stabilità dei prezzi (ma purtroppo sarebbe necessario cambiare i trattati) e dal liberismo economico (una bella spesa pubblica in investimenti o in miglioramento delle condizioni delle classi bassi e medie di alcuni Stati come la Germania e non solo, sarebbe auspicabile e necessaria per la crescita economica della UE).
Non sto ad elencare tutto il resto che critico nelle Istituzioni europee, ma queste si cambiano facendo alleanze nel Parlamento europeo dopo aver preso i voti e tra i Capi di Stato e di governo dei Paesi europei e non restando isolati.
Qualora l’obiettivo sia invece quello di uscire dalla UE-Euro (e non entro nel merito) allora la politica del Governo è quella giusta.
Complimenti per l'intervento. Una volta tanto tecnico e non di pancia.
Concordo sul fatto che il 99% degli italiani non ha la minima idea dell'impatto positivo che ha avuto sulla loro vita.
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