Case: prezzi in picchiata, -6,5% negli ultimi 12 mesi
MILANO (MF-DJ)--I dati dell'ultimo rapporto sui prezzi delle case di seconda mano di Idealista mostrano un calo delle quotazioni in tutto il Paese per il secondo trimestre di fila. I valori nazionali di "listino" a giugno sono calati dell'1% toccando 1.850 euro al metro quadro. Valutando i dati in prospettiva annuale, i prezzi sono scesi del 6,5% negli ultimi 12 mesi facendo intravedere segnali di rallentamento della discesa.
"La tendenza attuale rispecchia la capacità di spesa delle famiglie e l'andamento dei salari reali, ma anche un'offerta ampia e spesso poco qualificata, con la conseguenza che i prezzi continuano a scendere nonostante la ripresa delle compravendite", commenta in una nota Vincenzo De Tommaso, dell'ufficio studi di idealista.
Il trend negativo dei valori immobiliari investe tutte le regioni italiane a eccezione di Valle d'Aosta (1,4%), Calabria (1,3%), Marche (0,4%) e Sardegna (0,3%). Stabili i prezzi in Basilicata (1.194 euro/metri quadri), le regioni che scontano i maggiori ribassi sono Friuli Venezia Giulia (-4,6%), Molise (-3,7%) e Umbria (-2,9%). La Liguria è sempre la regione top a una media di 2.622 euro al metro quadro, seguita dalla Valle d'Aosta (2.522 euro/metri quadri) e Lazio (2.464 euro/metri quadri). La Calabria, con 930 euro al metro quadro, è la regione più economica davanti a Molise (1.035 euro/metri quadri) e Sicilia (1.166 euro/metri quadri).
Il 70% dei mercati provinciali - 71 aree sulle 107 monitorate -, chiudono il secondo trimestre in saldo negativo. I macro ambiti che hanno fatto registrare le variazioni maggiori sono Novara (-6,7%), Caserta (-6,6%) e Belluno (-6,6%), all'opposto sono Latina (3,9%) Bergamo (3,2%) e Prato (3,1%) a segnare gli incrementi più sensibili. Sul fronte dei prezzi di listino Savona (3.337 euro/metri quadri) è sempre la provincia più cara, davanti a Bolzano (3.051 euro/metri quadri), mentre Biella chiude la graduatoria con soli 672 euro/metri quadri.
Mercati cittadini ancora dominati dalle svalutazioni dopo i mesi primaverili, anche se calano da 79 a 70 i capoluoghi in segno negativo rispetto al primo trimestre dell'anno su 103 centri monitorati da idealista. L'andamento dei prezzi nei centri minori è caratterizzato ancora da oscillazioni più ampie rispetto ai grandi mercati, come dimostrano i rimbalzi di Brescia (5,8%), Crotone (4,6%) e Viterbo (4,5%) da un lato e, all'opposto, i tonfi di Frosinone (-10,2%), Novara (-9,3%) e Agrigento (-9,1%). L'andamento è ancora piuttosto contrastato nei grandi mercati, ma i rialzi iniziano a consolidarsi anche per la
graduale tendenza a rivalutare l'immobile come investimento nelle città più grandi come Bologna (1,6%), Milano (1,4%), Torino (1,3%) e Napoli (0,6%). Prezzi giù invece a Venezia (-1%), Firenze (1,1%), Bari (1,8%), Cagliari (-2,1%), Genova (-2,2%), e Roma (-2,6%). Il ranking delle città più care vede Venezia (4.357 euro/metri quadri) sempre al top su Firenze (3.403 euro/metri quadri) e Bolzano (3.393 euro/metri quadri). Nella parte bassa del ranking stazionano Agrigento (851 euro/metri quadri), Caltanissetta (797 euro/metri quadri) e Biella, la più economica, con 722 euro al metro quadro.
(END) Dow Jones Newswires
July 06, 2017 08:06 ET (12:06 GMT)
Chi vive qui, infatti, in particolare in certe zone, non si rende minimamente conto di quale sia la tendenza a livello nazionale
