Gloria ai Bastardi - Cap. 2

Non cambiano mai, non possono cambiare, la loro natura è questa:


BCE: DE GUINDOS, A PANDEMIA FINITA, GOVERNI PREPARINO PIANI CREDIBILI RIENTRO DEBITO

La parola d'ordine del momento e' quella di evitare un ritiro prematuro delle misure di sostegno all'economia che devono continuare a fornire supporto, insieme alla politica monetaria, ben oltre la fine della pandemia. Ma nel medio periodo, i governi dovranno preparare dei piani credibili di consolidamento fiscale. E' quanto ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, nella conferenza stampa di presentazione della Financial Stability Review. "In questa fase la politica fiscale e' stata insieme alla politica monetaria la prima linea di difesa contro la pandemia - ha detto - e ha dovuto svolgere un ruolo primario per sostenere l'economia e attenuare l'impatto della pandemia su imprese e famiglie approfittando anche di condizioni di finanziamento molto favorevoli. In prospettiva, a pandemia finita, occorrera' pensare a un processo di rientro del rapporto debito/pil". De Guindos ha sottolineato come questo processo non rientri nelle competenze della Bce ma ricada nelle competenze delle commissione europea che intende mantenere il supporto all'economia fino a che non sara' stato recuperato l'output gap rispetto al 2019. Dopo che sara' stato raggiunto quell'obiettivo, sara' necessario - ha concluso de Guindos - che i governi preparino piani credibili di consolidamento fiscale.
 
BCE: DOPO RALLY ULTIMI MESI AUMENTATE PREOCCUPAZIONI PER BRUSCHE CORREZIONI PREZZI
E' quanto rileva la Financial Stability Review - "Negli ultimi sei mesi si sono verificati continui rally in molti mercati finanziari e prezzi piu' elevati nei mercati immobiliari residenziali dell'eurozona, il che ha aumentato le preoccupazioni per la sopravvalutazione degli asset e il potenziale di brusche correzioni dei prezzi". E' quanto emerge dalla Financial Stability Review pubblicata oggi dalla Bce. "I recenti aumenti dei rendimenti dei benchmark statunitensi hanno riacceso le preoccupazioni circa il potenziale di cambiamenti nelle condizioni finanziarie - prosegue il rapporto - Cio' potrebbe impattare le aziende indebitate, le famiglie, i profili sovrani e quegli investitori che negli ultimi anni si sono esposti maggiormente ai rischi di durata, qualita' del credito e liquidita'". "Il rischio di una correzione nei mercati residenziali - recita il rapporto - e' aumentato a fronte di segnali di sopravvalutazione per l'eurozona nel suo complesso. In contrasto alla resilienza dei mercati degli immobili residenziali, il mercato commerciale sta gia' affrontando una correzione sostanziale. Un ulteriore declino dei prezzi degli immobili commerciali potrebbe comunicarsi al sistema finanziario attraverso un maggiore rischio sul credito, minori valori dei collaterali e perdite sulle proprieta' dirette, oltre che tramite minori investimenti e attivita' economiche da parte delle societa' non finanziarie".
 
FED: BULLARD, INFLAZIONE CONTINUERA' A SALIRE, NO MODIFICA POLITICHE CON PANDEMIA IN CORSO

James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, ha parlato di "significativo boom economico" per gli Stati Uniti, durante un evento. Bullard non sarebbe "scioccato" se la stima del Pil 2021, attualmente al 6,5%, "fosse alzata". Il presidente della Fed di St. Louis ha dichiarato che "l'inflazione continuera' a salire nel 2022, stando sopra il 2%", ma si e' detto "contrario a modificare" l'attuale politica accomodante "con la pandemia ancora in corso". L'aumento dell'inflazione fa temere che la Fed possa decidere di alzare i tassi d'interesse prima del previsto.
 
FED: BULLARD, INFLAZIONE CONTINUERA' A SALIRE, NO MODIFICA POLITICHE CON PANDEMIA IN CORSO

James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, ha parlato di "significativo boom economico" per gli Stati Uniti, durante un evento. Bullard non sarebbe "scioccato" se la stima del Pil 2021, attualmente al 6,5%, "fosse alzata". Il presidente della Fed di St. Louis ha dichiarato che "l'inflazione continuera' a salire nel 2022, stando sopra il 2%", ma si e' detto "contrario a modificare" l'attuale politica accomodante "con la pandemia ancora in corso". L'aumento dell'inflazione fa temere che la Fed possa decidere di alzare i tassi d'interesse prima del previsto.

ma di quale pandemia stan parlando??
i problemi son ben altri...

sui piani di rientro ci metto l'asso di denari che se un Salvini/Meloni andranno a governare quei 800 miliardi ad oggi in mano alla BCE c'è li faranno sudare tutti!!
 
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Fate attenzione che da qualche settimana l'aria sta cambiando. Cosa abbiano in mente gli USA non lo so ma ho sempre l'impressione che Noi saremo la solita preda.

Titolo: Usa: rinunciano a sanzioni gasdotto Nord Stream 2
 

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