Gloria ai Bastardi - Cap. 2

Scusatemi, mi ero promesso di non parlare più fino al prossimo livello ovvero il blocco dei supermercati/alimentari per gli ebrei di oggi ovvero Noi.

Però questa è grossa, Bologna la grassa che smerda i guaglioni di Saviano il quale ben si è guardato, diversamente da Roma, di additarli come fascisti !!! Vuol dire che sanno quello che fanno, non sono scemi, sono criminali. Se pensi, ti contestualizzi ed agisci ovvero qui dici una cosa, dall'altra ne inventi un'altra, vuol dire che ti muovi bene e con lucidità.

mille persone il cazzo!
 
costo di un tampone 18€
costo esami del sangue ai fini degli anticorpi covid 20€

mi dite perche' fare il primo che non sempre dice la verita' quando costa uguale l'esame del sangue in cui hai la sicurezza di cio' che hai in circolo?
io non l'ho mica capito.
"Il test sierologico dunque evidenzia la presenza di anticorpi contro il virus e indica l’eventuale avvenuta esposizione a SARS-CoV-2; la positività è tardiva e quindi non è un test indicato per rilevare un’infezione in corso. Pertanto non può sostituire il test molecolare (il tampone) per verificare o meno la positività di un soggetto. Questo tipo di test può essere utili in campo epidemiologico per stimare la diffusione dell’infezione all’interno di una comunità."
 
ISS, 9 luglio 2021

Il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione, e fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Lo dimostrano i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità provenienti dall’anagrafe nazionale vaccini (AVM) e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio.

Nell’elaborazione è stato esaminato lo status vaccinale di infetti, ricoverati e deceduti per Sars-Cov-2, e l’efficacia vaccinale è stata calcolata separatamente per quattro fasce di età, 12-39, 40-59, 60-79 e over 80.

  • Per quanto riguarda l’infezione il ciclo completo di vaccinazioni ha un’efficacia tra il 79,8% e l’81,5%, a seconda della fascia d’età.
  • Per i ricoveri ordinari l’efficacia varia dal 91,0% al 97,4% con il valore più alto nella fascia 40-59 anni.
  • Per i ricoveri in terapia intensiva l’efficacia è del 100% nelle due fasce più giovani (cioè non si è verificato nessun ricovero in terapia intensiva nei vaccinati nel periodo considerato) e scende leggermente al 96,9% negli over 80.
  • Per quanto riguarda i decessi l’efficacia è di nuovo del 100% nelle due fasce più giovani, mentre scende al 98,7% in quella 60-79 (2 decessi tra i vaccinati contro i 78 dei non vaccinati) e al 97,2% negli over 80 (15 decessi nei vaccinati e 62 nei non vaccinati.


“Questi dati, che confermano quelli di diversi studi internazionali, evidenziano che i vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni – commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro
 
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ISS, 9 luglio 2021

Il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione, e fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Lo dimostrano i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità provenienti dall’anagrafe nazionale vaccini (AVM) e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio.

Nell’elaborazione è stato esaminato lo status vaccinale di infetti, ricoverati e deceduti per Sars-Cov-2, e l’efficacia vaccinale è stata calcolata separatamente per quattro fasce di età, 12-39, 40-59, 60-79 e over 80.

  • Per quanto riguarda l’infezione il ciclo completo di vaccinazioni ha un’efficacia tra il 79,8% e l’81,5%, a seconda della fascia d’età.
  • Per i ricoveri ordinari l’efficacia varia dal 91,0% al 97,4% con il valore più alto nella fascia 40-59 anni.
  • Per i ricoveri in terapia intensiva l’efficacia è del 100% nelle due fasce più giovani (cioè non si è verificato nessun ricovero in terapia intensiva nei vaccinati nel periodo considerato) e scende leggermente al 96,9% negli over 80.
  • Per quanto riguarda i decessi l’efficacia è di nuovo del 100% nelle due fasce più giovani, mentre scende al 98,7% in quella 60-79 (2 decessi tra i vaccinati contro i 78 dei non vaccinati) e al 97,2% negli over 80 (15 decessi nei vaccinati e 62 nei non vaccinati.


“Questi dati, che confermano quelli di diversi studi internazionali, evidenziano che i vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni – commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro

quali dati? perchè come fanno altri paesi (che riportano numeri diversi) non pubblicano i dati grezzi così uno si fa una idea precisa? ti faccio presente la stranezza che riporta la fonte: vedi sopra, due settimane di dati su tutto il periodo?? E poi uno si deve fidare...
 
ISS, 9 luglio 2021

Il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione, e fino al 100% dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Lo dimostrano i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità provenienti dall’anagrafe nazionale vaccini (AVM) e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio.

Nell’elaborazione è stato esaminato lo status vaccinale di infetti, ricoverati e deceduti per Sars-Cov-2, e l’efficacia vaccinale è stata calcolata separatamente per quattro fasce di età, 12-39, 40-59, 60-79 e over 80.

  • Per quanto riguarda l’infezione il ciclo completo di vaccinazioni ha un’efficacia tra il 79,8% e l’81,5%, a seconda della fascia d’età.
  • Per i ricoveri ordinari l’efficacia varia dal 91,0% al 97,4% con il valore più alto nella fascia 40-59 anni.
  • Per i ricoveri in terapia intensiva l’efficacia è del 100% nelle due fasce più giovani (cioè non si è verificato nessun ricovero in terapia intensiva nei vaccinati nel periodo considerato) e scende leggermente al 96,9% negli over 80.
  • Per quanto riguarda i decessi l’efficacia è di nuovo del 100% nelle due fasce più giovani, mentre scende al 98,7% in quella 60-79 (2 decessi tra i vaccinati contro i 78 dei non vaccinati) e al 97,2% negli over 80 (15 decessi nei vaccinati e 62 nei non vaccinati.


“Questi dati, che confermano quelli di diversi studi internazionali, evidenziano che i vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni – commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro

poi scusami, ma ti pare il modo di presentare dei dati? ad esempio:
  • Per quanto riguarda i decessi l’efficacia è di nuovo del 100% nelle due fasce più giovani, mentre scende al 98,7% in quella 60-79 (2 decessi tra i vaccinati contro i 78 dei non vaccinati) e al 97,2% negli over 80 (15 decessi nei vaccinati e 62 nei non vaccinati.
perchè non riportano i decessi sulle fasce pi+ giovani, cioò sotto i 60? non è che perchè non ci sono decessi anche tra i non vaccinati? E dunque che senso ha vaccinare tutti? Capisco i più anziani e i fragili, ma tuti no
 
Contagi dopo il vaccino: le cifre sono nella norma
Svizzera: da gennaio 362 contagiati e 18 decessi tra i vaccinati - In Ticino aumentano contagi e ospedalizzati – Grigioni: altri sette casi; cinque persone in ospedale


lunedì 26 luglio 2021 07:14

Dallo scorso gennaio, dopo l’avvio della campagna vaccinale in Svizzera, sono 1’100 i decessi registrati in relazione al Covid-19, 18 dei quali hanno interessato persone completamente vaccinate. Tra chi aveva già ricevuto le due dosi di farmaco sono stati registrati 362 contagi, con 86 persone che hanno dovuto essere ospedalizzate.
 
Tanto per dare un contributo al dibattito, prendiamo il mano il report sull’epidemia da Covid-19 in Italia pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) il 23 luglio: 36 pagine ricche di grafici e dati, che fotografano la situazione del 5-18 luglio, con il coronavirus che è tornato a correre.

Ebbene, “la maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 14 giorni in soggetti non vaccinati. Si stima un forte effetto di riduzione del rischio di infezione di Sars-Cov-2 nelle persone completamente vaccinate rispetto ai non vaccinati“, si legge nel report.

Ma quanto forte? Per l’Iss i dati sono “88% per la diagnosi, 95% per l’ospedalizzazione, 97% per i ricoveri in terapia intensiva e 96% per i decessi”.

E già qui potremmo fermarci. Ma il report è disseminato di dati interessanti, per complottisti e non, così ne aggiungeremo qualcuno. “Il 61,3% dei casi segnalati al sistema di sorveglianza nelle ultime due settimane ha una età compresa tra 20 e 59 anni. L’9,2% dei casi ha un’età superiore a 60 anni e il 29,5% dei casi ha meno di 19 anni (età mediana 26 anni, range 0-101 aa)”. Insomma, via via che aumentano i vaccinati nelle classi d’età più anziane, l’età dei contagiati da Covid-19 si riduce.
 
E sull'efficacia delle vaccinazioni: dal 4 aprile (approssimativamente la data in cui la vaccinazione è stata estesa alla popolazione generale) al 18 luglio 2021, l'efficacia complessiva della vaccinazione, aggiustata per età - si legge nel rapporto - è superiore al 70% nel prevenire l'infezione in vaccinati con ciclo incompleto (70,2%) e superiore all'88% per i vaccinati con ciclo completo (88,2%). L'efficacia nel prevenire l'ospedalizzazione, sale all'81% con ciclo incompleto e al 95% con ciclo completo. L'efficacia nel prevenire i ricoveri in terapia intensiva è pari all'89% con ciclo incompleto e 97% con ciclo completo. Infine, l'efficacia nel prevenire il decesso è pari all'80% con ciclo incompleto e a 96% con ciclo completo. «Queste stime - specifica l'Iss - non sono aggiustate per diversi fattori che potrebbero influire sul rischio di infezione/ricovero/morte e sulla probabilità di essere vaccinato (per esempio, categoria a rischio, comorbidità, ecc.)».
 

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