Gloria ai Bastardi - Cap. 2
- Creatore Discussione gipa69
- Data di Inizio
kuelo
C'e' grosssa crise...
peccato perche' e' vecchio e fuori sincrono in vari punti...ma il senso si capisce
pensate a TOTO'( nell'episodio) come all'italiano medio di oggi...mi sembra ci sia tutto.....solo che qua si ride, ...da noi...c'e' poco da ridere
DDUKE
Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Geniale collegamento.peccato perche' e' vecchio e fuori sincrono in vari punti...ma il senso si capisce
pensate a TOTO'( nell'episodio) come all'italiano medio di oggi...mi sembra ci sia tutto.....solo che qua si ride, ...da noi...c'e' poco da ridere
DDUKE
Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Titolo: Polonia: Morawiecki; attacchi ingiustificati da Ue, inammissibili ricatti
Ora: 19/10/2021 10:13
Testo:
MILANO (MF-DJ)--"Oltre il 56% dei polacchi vuole che la Polonia resti
membri dell'Unione. Il mio Governo e la mia maggioranza in Parlamento e'
parte di questa maggioranza pro-Europa. Questo pero' non vuol dire che non
vi siano alcune preoccupazioni e dubbi circa l'indirizzo dell'Unione. Ho
spiegato quanto noi abbiamo contribuito all'Ue e purtroppo sentiamo spesso
di una divisione tra migliori e peggiori. Dobbiamo pero' porre fine a
questo".
Lo ha detto il premier polacco, Mateusz Morawiecki, durante la sessione
plenaria del Parlamento Ue, sottolineando che "tutti gli europei vogliono
che affrontiamo insieme le sfide che ci attendono, non dobbiamo lottare
gli uni contro gli altri o cercare dei colpevoli solo per comodita'.
Guardando ad alcune pratiche dell'Ue molti cittadini europei si chiedono
se le decisioni di Bruxelles nei confronti di diversi Stati e il
perpetrarsi delle divisioni tra i Paesi forti della vecchia Europa e
quelli della nuova Europa garantiscano equita' e giustizia. Far finta che
i problemi non esistano ha conseguenze negative".
"Non possiamo tacere quando il nostro Paese e' attaccato in maniera
parziale e ingiustificata anche in questa aula. Le regole del gioco devono
essere le stesse per tutti e vanno rispettate da tutti", ha proseguito
sottolineando che "questo e' lo stato di diritto, non e' ammissibile che
si utilizzino ricatti, che si parli di punizioni e sanzioni nei confronti
di alcuni Stati. Respingo la lingua delle minacce e delle imposizioni. Non
sono d'accordo che alcuni politici minaccino la Polonia. La Polonia e' uno
dei Paesi con la piu' lunga storia di sviluppo della democrazia in Europa".
Ora: 19/10/2021 10:13
Testo:
MILANO (MF-DJ)--"Oltre il 56% dei polacchi vuole che la Polonia resti
membri dell'Unione. Il mio Governo e la mia maggioranza in Parlamento e'
parte di questa maggioranza pro-Europa. Questo pero' non vuol dire che non
vi siano alcune preoccupazioni e dubbi circa l'indirizzo dell'Unione. Ho
spiegato quanto noi abbiamo contribuito all'Ue e purtroppo sentiamo spesso
di una divisione tra migliori e peggiori. Dobbiamo pero' porre fine a
questo".
Lo ha detto il premier polacco, Mateusz Morawiecki, durante la sessione
plenaria del Parlamento Ue, sottolineando che "tutti gli europei vogliono
che affrontiamo insieme le sfide che ci attendono, non dobbiamo lottare
gli uni contro gli altri o cercare dei colpevoli solo per comodita'.
Guardando ad alcune pratiche dell'Ue molti cittadini europei si chiedono
se le decisioni di Bruxelles nei confronti di diversi Stati e il
perpetrarsi delle divisioni tra i Paesi forti della vecchia Europa e
quelli della nuova Europa garantiscano equita' e giustizia. Far finta che
i problemi non esistano ha conseguenze negative".
"Non possiamo tacere quando il nostro Paese e' attaccato in maniera
parziale e ingiustificata anche in questa aula. Le regole del gioco devono
essere le stesse per tutti e vanno rispettate da tutti", ha proseguito
sottolineando che "questo e' lo stato di diritto, non e' ammissibile che
si utilizzino ricatti, che si parli di punizioni e sanzioni nei confronti
di alcuni Stati. Respingo la lingua delle minacce e delle imposizioni. Non
sono d'accordo che alcuni politici minaccino la Polonia. La Polonia e' uno
dei Paesi con la piu' lunga storia di sviluppo della democrazia in Europa".
