Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (9 lettori)

Stato
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ferdo

Utente Senior
E oggi:
Codice:
CRISI: MOODY'S, ITALIA NON A RISCHIO. OUTLOOK STABILE  
(ASCA) - Milano, 7 mag - I conti pubblici italiani non sono a
rischio. E' quanto ....
....
il nostro governo deve
vincere: la rigidita' del bilancio e un debito pubblico
relativamente alto anche se sostenibile.
fcz/cam/rob

La coerenza innanzi tutto, eh ? :rolleyes::D:D

intanto però il danno è fatto ed unicredit o intesa non sono tornate a +7% ...
str..nz...
 

Comandante Gerard

Forumer storico
Stavolta sono d'accordo su quasi tutto , ma il mio è un punto di vista molto "italiano": il default ( ancor meglio accompagnato dall'uscita dall'euro) era una situazione compatibile ed adeguata alla situazione, tra l'altro molto ben digeribile dalla "massa".
C'è però un particolare non trascurabile: l'interesse di chi aveva in mano una bella fetta del debito greco e che era rappresentato, tra l'altro, da paesi come la Germania e la Francia, per questo non era possibile.
In sostanza salvando la Grecia si è fatto un grosso favore ai cosidetti paesi "forti" dell'UE... (anche per Deutschland 78 miliardi di default greco non sarebbero state noccioline).

Favore ai tedeschi? Dubito molto; in Germania vi sono due correnti di pensiero : chi sosteneva e sostiene il default, appoggiato anche dall'opinione pubblica tedesca, per tutte le ragioni che condivido appieno ( il piano di tagli è insostenibile, non ci piove ) accompagnato dalla contestuale uscita o, meglio ancora, espulsione dall'euro per aver taroccato i conti ( ma i trattati...non lo prevedono come possibilità, così come non prevedevano nemmeno la possibilità di un default di uno euro-stato...!), aveva ed ha già messo in conto che le banche esposte sui greci dovrebbero essere aiutate dallo stato con dei soldi pubblici. Il concetto che sta dietro è: se dobbiamo pagare , meglio pagare tutto e subito e tenerci i soldi in casa comunque , dandoli alle banche tedesche, piuttosto che buttarli nel pozzo greco senza fondo. Difficile dargli torto. Dall'altra c'è chi pensa che ciò significherebbe senza se e senza ma la fine dell'euro come lo conosciamo ora e l'affossamento definitivo di qualsiasi progetto europeo che dir si voglia. Si riformerebbe certamente l'area euro-marco a impronta tedesca e gli altri si arrangiassero....Per ora secondo me han solo guadagnato tempo con il piano di aiuti; tempo, nient'altro, in attesa di avere le idee più chiare su cosa fare e dove andare realmente.
 

ilfolignate

Forumer storico
Titoli di Stato: le prospettive dopo il salvataggio della Grecia

Finanzaonline.com - 7.5.10/15:39

I titoli di Stato italiani rappresentano ancora un porto sicuro per i risparmiatori? Come stanno modificando i loro portafogli obbligazionari i grandi investitori istituzionali? Il parere e le indicazioni di Cosimo Marasciulo, consulente per il mercato obbligazionario di Pioneer Investments, società di gestione del risparmio del gruppo Unicredit.


Dopo il salvataggio della Grecia quale scenario si prospetta oggi per i titoli di Stato europei e in particolare per quelli italiani?
Il gruppo di quei Paesi a rischio è piuttosto eterogeneo. Si va da un Portogallo che ha più aspetti in comune con la Grecia ad un Italia che è ben lungi dall´essere la prima sotto i riflettori, come succedeva in passato quando c´era una crisi importante. L´Italia è il paese col più alto rapporto tra debito pubblico e Pil e questo sarebbe in genere un grosso fattore di rischio se non fosse che gran parte è finanziato dai risparmiatori italiani. E´ questa una condizione assolutamente privilegiata rispetto agli altri del cosiddetto gruppo Pigs.

Come hanno reagito i portafogli obbligazionari di Pioneer a questa situazione?
Abbiamo in prevalenza detenuto un sottopeso sui periferici pur se con notevoli differenze tra i vari membri del gruppo Pigs. L´Italia gode del migliore rapporto fra rischio e rendimento, alla luce delle considerazioni fatte prima, ed è il più rappresentato all´interno dei nostri portafogli. Non è solo una questione di preferenza perchè la gran parte delle masse gestite sono in Italia. Anche le istituzioni ufficiali (Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale) hanno espresso giudizi positivi sulla nostra politica economica e del resto un rapporto deficit/Pil inferiore alla media europea nel 2009 appare eloquente. Fra gli altri distinguiamo fra Spagna, dove il sottopeso è moderato, e Portogallo e naturalmente Grecia dove i rischi appaiono ancora troppo alti per riconsiderare la nostra posizione che nei fondi attivi specializzati resta nulla. Durante la fase più acuta della crisi abbiamo accentuato la preferenza per mercati sicuri come la Germania e questo ha influito positivamente sulla performance dei fondi a partire da quello che meglio riflette la nostra allocazione sui governativi dell´area euro.

Quale è la situazione per la Grecia dopo gli interventi?
L´aumento del sostegno finanziario dai 40 ai 110 miliardi di euro si avvicina di più all´effettivo fabbisogno della Grecia, ma se non seguiranno drastiche manovre di risanamento anche questo si rivelerà inadeguato. Le condizioni stabilite per usufruire di questi aiuti appaiono talmente rigorose da giudicare il piano non soltanto un salvataggio, ma addirittura una acquisizione della Grecia da parte di altri Paesi, almeno sotto l´aspetto della sovranità fiscale. Di fatto, come hanno giustamente scritto alcuni giornali, la Grecia è un paese sotto "tutela" ma questo è il prezzo da pagare in cambio di una paratia "isolante" dai mercati finanziari.

Quali sono gli effetti di questa crisi sull´economia europea e per l´euro?
Come abbiamo visto non è solo la Grecia ad essere soggetta a critiche per la gestione dei conti pubblici. L´aumento del rischio paese ha coinvolto in diversa misura altri Paesi le cui economie sono da tempo cresciute meno della media europea o, nel caso della Spagna, sono cresciute per un certo tempo di più ma facendo troppa leva sul settore edilizio che poi con la crisi ha subito un vero collasso. Prima di mettere a posto strutturalmente l´economia e renderla più simile a quella tedesca questi Paesi dovranno far fronte anche loro a strette fiscali. Purtroppo i consumi interni non hanno mai sostenuto molto la crescita in Europa e certe misure (che siano tagli di spesa o inasprimenti fiscali) non faranno bene. Resta così la valvola di sfogo delle esportazioni e così un euro più debole non può che fare comodo. Avete notato che i politici non hanno accusato gli speculatori del mercato dei cambi??

Pensa che questa situazione possa influenzare anche la politica monetaria della Banca Centrale Europea?
La Bce sarà indotta ad aspettare più a lungo possibile prima di alzare i tassi di interesse. Al momento il loro livello è ai minimi e come tale è giustificato dalla presenza di una recessione. Secondo le statistiche ufficiali la recessione sarebbe quasi terminata ma con la prospettiva di politiche di contenimento del disavanzo pubblico il ritorno a una crescita in linea con la media sarebbe rinviato. Le strette fiscali non incoraggiano i consumi ed anche la necessità di mantenere la crescita dei salari più bassa della produttività avrebbe lo stesso effetto. In queste condizioni, se anche altre banche centrali alzassero i tassi di interesse non sarebbero automaticamente seguite dalla Bce.
 

IlPorcospino

Forumer storico
German upper house OKs Greek bill with around EUR 22.4bln in loans

Le imprese tedesche finanziari, tra cui Deutsche Bank e Allianz, hanno accettato di fornire 8,1 miliardi di fondi a favore della Grecia per sostenere l'economia assediata, ha annunciato il ministero delle Finanze.

Le banche e gli assicuratori spenderanno 4,8 miliardi in finanziamenti per la sostituzione dei titoli di debito greco 6 Maggio 2013, l'acquisto di nuove obbligazioni o di fornire altre forme di finanziamento, secondo la stampa.

</span>Ha inoltre sostituirà 3,3 miliardi di linee di credito, che terminano con altri nuovi o finanziamenti.

Le aziende che si sono pubblicamente impegnati a sostenere il pacchetto di aiuti alla Grecia, tra cui Deutsche Bank, Commerzbank, DZ Bank, HVB Group, Allianz e Munich Re.

Le banche tedesche hanno un'apertura 34,4 miliardi e 9 miliardi di euro di assicurazione in Grecia, attraverso prestiti o obbligazioni. </span>
Per me queste sono notizie molto importanti. Cosa può ragionevolemente a questo punto fermare l'erogazione prevista prima del 19 maggio (fatidica scadenza!)? Nulla. Ritengo, per quel poco che può valere, che il rimbalzo ci sarà.
 

steff

Forumer storico
Le imprese tedesche finanziari, tra cui Deutsche Bank e Allianz, hanno accettato di fornire 8,1 miliardi di fondi a favore della Grecia per sostenere l'economia assediata, ha annunciato il ministero delle Finanze.

Le banche e gli assicuratori spenderanno 4,8 miliardi in finanziamenti per la sostituzione dei titoli di debito greco 6 Maggio 2013, l'acquisto di nuove obbligazioni o di fornire altre forme di finanziamento, secondo la stampa.

</span>Ha inoltre sostituirà 3,3 miliardi di linee di credito, che terminano con altri nuovi o finanziamenti.

Le aziende che si sono pubblicamente impegnati a sostenere il pacchetto di aiuti alla Grecia, tra cui Deutsche Bank, Commerzbank, DZ Bank, HVB Group, Allianz e Munich Re.

Le banche tedesche hanno un'apertura 34,4 miliardi e 9 miliardi di euro di assicurazione in Grecia, attraverso prestiti o obbligazioni. </span>

Mi dici la fonte di questa notizia (ne ho 10k Mag 2013) o il sito dove leggerla? Grazie
 

IlPorcospino

Forumer storico
Per me queste sono notizie molto importanti. Cosa può ragionevolemente a questo punto fermare l'erogazione prevista prima del 19 maggio (fatidica scadenza!)? Nulla. Ritengo, per quel poco che può valere, che il rimbalzo ci sarà.

Per fermare il rimbalzo, ci potrebbe essere l'ignavia dei Primi Ministri europei che stasera se ne vengono fuori con la solita aria fritta.
 

zerocoupon

Forumer attivo
Favore ai tedeschi? Dubito molto; in Germania vi sono due correnti di pensiero : chi sosteneva e sostiene il default, appoggiato anche dall'opinione pubblica tedesca, per tutte le ragioni che condivido appieno ( il piano di tagli è insostenibile, non ci piove ) accompagnato dalla contestuale uscita o, meglio ancora, espulsione dall'euro per aver taroccato i conti ( ma i trattati...non lo prevedono come possibilità, così come non prevedevano nemmeno la possibilità di un default di uno euro-stato...!), aveva ed ha già messo in conto che le banche esposte sui greci dovrebbero essere aiutate dallo stato con dei soldi pubblici. Il concetto che sta dietro è: se dobbiamo pagare , meglio pagare tutto e subito e tenerci i soldi in casa comunque , dandoli alle banche tedesche, piuttosto che buttarli nel pozzo greco senza fondo. Difficile dargli torto. Dall'altra c'è chi pensa che ciò significherebbe senza se e senza ma la fine dell'euro come lo conosciamo ora e l'affossamento definitivo di qualsiasi progetto europeo che dir si voglia. Si riformerebbe certamente l'area euro-marco a impronta tedesca e gli altri si arrangiassero....Per ora secondo me han solo guadagnato tempo con il piano di aiuti; tempo, nient'altro, in attesa di avere le idee più chiare su cosa fare e dove andare realmente.
E' stato detto che l'esposizione complessiva della Germania (intesa come crediti di aziende tedesche - banche assicurazioni - ) è di circa 78 miliardi, il piano di salvataggio (ben piu' corposo) di tutti i paesi consentirà di dare fiato alla Grecia e quindi di "proteggere" anche gli interessi tedeschi (l'Italia ad es. non avrebbe un interesse così diretto ed importante) oltre all'ovvio tentativo di salvare il trattato, che, seppur non prevede l'uscita dall'euro, sarebbe destinato ad essere vanificato se neanche questo "aiutino" non avesse successo.
Sostanzialmente sono anche d'accordo sulla tua conclusione, perchè questa è la classica manovra fatta da un creditore verso un debitore in grosse difficoltà: diamogli un pò di corda per vedere se possiamo recuperare i ns crediti e se possiamo contare su di lui per future "forniture" (rischiamo ancora per non perdere tutto).
 

IlPorcospino

Forumer storico
Un altro meeting?

Ue, per revisione Patto stabilità riunione task force 21 maggio
07/05/2010 15.30
Il 21 maggio prossimo è la probabile data del primo incontro della task force per la revisione del Patto di stabilità e crescita Ue, ed eventualmente dei trattati stessi. Lo ha riferito una fonte diplomatica europea. La task force era stata richiesta dallo scorso Consiglio europeo a Bruxelles il 26 marzo. Se la data del 21 fosse confermata, la task force si riunirebbe la stessa settimana dell'Ecofin a Bruxelles, previsto per il 18 maggio. Nei successivi incontri si punterebbe a far coincidere i due appuntamenti, anche perché alla task force partecipano tutti i ministri economici Ue.
 

magico

Forumer attivo
Ue, per revisione Patto stabilità riunione task force 21 maggio
07/05/2010 15.30
Il 21 maggio prossimo è la probabile data del primo incontro della task force per la revisione del Patto di stabilità e crescita Ue, ed eventualmente dei trattati stessi. Lo ha riferito una fonte diplomatica europea. La task force era stata richiesta dallo scorso Consiglio europeo a Bruxelles il 26 marzo. Se la data del 21 fosse confermata, la task force si riunirebbe la stessa settimana dell'Ecofin a Bruxelles, previsto per il 18 maggio. Nei successivi incontri si punterebbe a far coincidere i due appuntamenti, anche perché alla task force partecipano tutti i ministri economici Ue.
Il 21 maggio ... ancora Grandi attese!!!Mi sa che le cose si metteranno paggio:sad:
 
Stato
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