Grecia/ Domani riunione Commissione Ue e Ecofin straordinario
Roma, 8 mag. (Apcom) - Il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso ha convocato una riunione straordinaria dell'esecutivo Ue domani a Bruxelles, alle 13, a seguito dal vertice dei leader dell'Eurozona che questa notte hanno varato diverse misure a tutela della moneta unica, e in particolare per varare il 'meccanismo europeo di stabilizzazione' formulato nella notte.
La riunione precederà il consiglio straordinario dell'Ecofin che dovrebbe avere inizio verso le 15 sempre a Bruxelles al palazzo Justus Lipsius.
Il vertice straordinario dell'eurozona si è concluso con una serie di 'decisioni concrete'.
Fra queste l'annuncio di "un meccanismo europeo di stabilizzazione per preservare la stabilità finanziaria in Europa": i leader hanno dato mandato alla Commissione europea di proporre immediatamente questo meccanismo, per sottoporlo appunto all'approvazione del Consiglio Ecofin nel pomeriggio di domenica.
Si spera che sarà abbastanza per calmare i mercati alla riapertura di lunedì, dopo una settimana di follia in Borsa.
Il vertice ha anche deciso, come previsto, la formalizzazione solenne del piano d'aiuti finanziari per la Grecia e l'appoggio alle proposte sul rafforzamento della 'governance' economica.
Il dispositivo di "stabilizzazione" sarà in parte simile a quello già predisposto dall'eurozona per la Grecia, con la differenza che questa volta lo strumento sarà comunitario (e non intergovernativo), e allargato a tutti gli Stati membri (e non solo a quelli dell'eurozona); inoltre, a gestirlo sarà la Commissione (senza l'Fmi),anche se si accenna a un 'coinvolgimento' della Bce che dovrebbe essere meglio precisato all'Ecofin.
La base giuridica del meccanismo di stabilizzazione sarà l'art.122, comma 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione, secondo cui "qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un'assistenza finanziaria dell'Unione allo Stato membro interessato".