Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Nessuna variazione particolare sui CDS:
1274183919untitled.jpg
 
Scusa ma il future come si legge? Più si alza più si restringe lo spread?

Future e spread sono due cose diverse. Entrambi servono comunque per monitorare l'andamento dei mercati.
In particolare il Future Bund è uno strumento indispensabile, mentre il nostro Future BTP dovrebbe essere un punto di riferimento per i periferici. Non sempre lo è ... in virtù dei pochi scambi che avvengono intorno a questo strumento.
 
uscite dalla Grecia

Bene Giuseppe, sempre in ottimo timing.

Nel frattempo si restringono gli spread/bund cui il nostro MM fa riferimento per la Grecia.
Probabilmente stanno riprendendo gli acquisti sino alla riunione di venerdì con Juncker, dove si farà il punto della situazione.
Siamo passati da 606 pb. di apertura a circa 530 pb. di una ventina di minuti fa.
Sono curioso di verificare se toccheranno i 400/450 o si spingeranno questa volta più sotto.
Vedremo ...

Ciao Tommy, per prudenza sono uscito anche con un cippo a 84,8 (quasi il massimo di oggi) dal 19 6%, (7 figure e mezza di gain) ma mi lascio un'altro stadio di uscita nel caso le tue previsioni si avverassero. Di solito tu sei più preciso di me nelle uscite :up:.
Ciao, ciao, Giuseppe
 
Ciao Tommy, per prudenza sono uscito anche con un cippo a 84,8 (quasi il massimo di oggi) dal 19 6%, (7 figure e mezza di gain) ma mi lascio un'altro stadio di uscita nel caso le tue previsioni si avverassero. Di solito tu sei più preciso di me nelle uscite :up:.
Ciao, ciao, Giuseppe

Siamo sempre in oscillazione intorno ai 500/510 pb.
Al momento nessuna ulteriore decisa spinta verso i 400.
 
Le riserve inglesi restano, ma l'Ecofin si accorda su stretta hedge fund - Milano Finanza Interactive Edition


Le riserve inglesi restano, ma l'Ecofin si accorda su stretta hedge fund
18/05/2010

Accordo al Consiglio Ecofin sulla stretta ai fondi di investimento alternativi, hedge fund e private equity. Nonostante Londra, rappresentata dal nuovo Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, abbia ribadito tutte le sue perplessità, i ministri finanziari della Ue hanno deciso di dare al Consiglio europeo il mandato per negoziare col Parlamento europeo sulla bozza di direttiva con la quale si intendono armonizzare le regole comunitarie sui fondi speculativi.

La presidenza della Ue negozierà col Parlamento europeo con l'obiettivo di un'adozione della direttiva in prima lettura e prende nota delle restanti preoccupazioni espresse da alcune delegazioni, per esempio quelle sulle regole per i fondi basati in Paesi al di fuori della Ue. Chiaro il riferimento al Regno Unito, preoccupato del fatto che le nuove regole possano danneggiare gli hedge fund statunitensi basati nella City londinese.

La bozza di direttiva sulla quale è stata raggiunta l'intesa stabilisce innanzitutto la necessità di mettere a punto un ''quadro di regole armonizzate'' all'interno della Ue per ''monitorare e vigilare sui rischi che i fondi di investimento alternativi pongono per i propri investitori, le controparti e la stabilità finanziaria''.

Inoltre, la direttiva subordina la possibilità di un fondo a operare in Europa al rispetto di strette condizioni e requisiti, questo perchè la crisi finanziaria globale ha mostrato come un mancato coordinamento ha reso difficile gestire i rischi legati a tali fondi''.

Autorizzazione

Per operare nell'Ue i gestori di un fondo speculativo dovranno ottenere un'autorizzazione dalle autorità competenti del proprio Stato membro. Questa autorizzazione varrà come un "passaporto europeo" e permetterà loro di operare nell'intera Ue. Per i gestori dei fondi basati in Paesi terzi, per operare nella Ue dovranno rispettare le regole europee. Ci dovranno inoltre essere ''adeguati accordi di cooperazione'' tra le autorità di vigilanza competenti nella Ue e quelle del Paese terzo di appartenenza del fondo.

Vigilanza preventiva e gestione rischi

I fondi che vogliono operare nella Ue dovranno dimostrare alle autorità di vigilanza competenti di essere solidi sul fronte della gestione dei rischi, compresi i rischi di liquidità. Dovranno essere chiare anche le principali esposizioni del fondo e dove i rischi sono principalmente concentrati. Inoltre un hedge fund o un private equity dovrà fornire ai propri investitori una chiara descrizione delle proprie politiche di investimento, compresa la descrizione dei tipi di asset trattati e il leverage utilizzato.

Limiti per utilizzo debito

Le autorità di vigilanza avranno il potere di fissare dei limiti all'uso del debito per finanziare gli investimenti, per assicurare la stabilità del sistema finanziario. La bozza di direttiva, infine, prevede delle deroghe per i fondi più piccoli, quelli che gestiscono asset sotto i 100 milioni di euro se usano la leva finanziaria, e sotto i 500 milioni se non vi ricorrono. Anche i più piccoli però restano soggetti ad alcuni obblighi minimi, come quello della registrazione.
 
Le riserve inglesi restano, ma l'Ecofin si accorda su stretta hedge fund - Milano Finanza Interactive Edition


Le riserve inglesi restano, ma l'Ecofin si accorda su stretta hedge fund
18/05/2010

Accordo al Consiglio Ecofin sulla stretta ai fondi di investimento alternativi, hedge fund e private equity. Nonostante Londra, rappresentata dal nuovo Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, abbia ribadito tutte le sue perplessità, i ministri finanziari della Ue hanno deciso di dare al Consiglio europeo il mandato per negoziare col Parlamento europeo sulla bozza di direttiva con la quale si intendono armonizzare le regole comunitarie sui fondi speculativi.

La presidenza della Ue negozierà col Parlamento europeo con l'obiettivo di un'adozione della direttiva in prima lettura e prende nota delle restanti preoccupazioni espresse da alcune delegazioni, per esempio quelle sulle regole per i fondi basati in Paesi al di fuori della Ue. Chiaro il riferimento al Regno Unito, preoccupato del fatto che le nuove regole possano danneggiare gli hedge fund statunitensi basati nella City londinese.

La bozza di direttiva sulla quale è stata raggiunta l'intesa stabilisce innanzitutto la necessità di mettere a punto un ''quadro di regole armonizzate'' all'interno della Ue per ''monitorare e vigilare sui rischi che i fondi di investimento alternativi pongono per i propri investitori, le controparti e la stabilità finanziaria''.

Inoltre, la direttiva subordina la possibilità di un fondo a operare in Europa al rispetto di strette condizioni e requisiti, questo perchè la crisi finanziaria globale ha mostrato come un mancato coordinamento ha reso difficile gestire i rischi legati a tali fondi''.

Autorizzazione

Per operare nell'Ue i gestori di un fondo speculativo dovranno ottenere un'autorizzazione dalle autorità competenti del proprio Stato membro. Questa autorizzazione varrà come un "passaporto europeo" e permetterà loro di operare nell'intera Ue. Per i gestori dei fondi basati in Paesi terzi, per operare nella Ue dovranno rispettare le regole europee. Ci dovranno inoltre essere ''adeguati accordi di cooperazione'' tra le autorità di vigilanza competenti nella Ue e quelle del Paese terzo di appartenenza del fondo.

Vigilanza preventiva e gestione rischi

I fondi che vogliono operare nella Ue dovranno dimostrare alle autorità di vigilanza competenti di essere solidi sul fronte della gestione dei rischi, compresi i rischi di liquidità. Dovranno essere chiare anche le principali esposizioni del fondo e dove i rischi sono principalmente concentrati. Inoltre un hedge fund o un private equity dovrà fornire ai propri investitori una chiara descrizione delle proprie politiche di investimento, compresa la descrizione dei tipi di asset trattati e il leverage utilizzato.

Limiti per utilizzo debito

Le autorità di vigilanza avranno il potere di fissare dei limiti all'uso del debito per finanziare gli investimenti, per assicurare la stabilità del sistema finanziario. La bozza di direttiva, infine, prevede delle deroghe per i fondi più piccoli, quelli che gestiscono asset sotto i 100 milioni di euro se usano la leva finanziaria, e sotto i 500 milioni se non vi ricorrono. Anche i più piccoli però restano soggetti ad alcuni obblighi minimi, come quello della registrazione.

Ottimi Paletti,Almeno Non Potranno fare il Bello e Cattivo tempo indisturbati come Oggi.
:up:
 
BRUXELLES, 18 maggio (Reuters) - La presidenza spagnola dei ministri delle Finanze dell'Unione europea è riuscita oggi ad avere l'appoggio dei paesi membri su un testo di compromesso sulla direttiva per hedge fund e gruppi private equity e spera che venga definitivamente adottata entro luglio.

L'accordo segna, invece, la disfatta della nuova coalizione di governo della Gran Bretagna al suo primo meeting europeo.

"Penso ci sia un accordo generale su questo" punto, ha annunciato il ministro spagnolo Elena Salgado dopo che i suoi colleghi dell'Ue hanno discusso del tema a Bruxelles.

"Di base possiamo affermare che abbiamo l'accordo necessario per procedere con 'l'approccio generale'", ha aggiunto. Questo termine designa la tappa che permette agli Stati membri di negoziare con gli eurodeputati, che hanno potere di codecisione con i paesi membri in materia fiscale.

In discussione da oltre un anno, la direttiva Aifm (Alternative investment fund managers) prevede per i manager dei fondi di investimento cosiddetti alternativi di registrarsi e aderire a una serie di obblighi informativi. Inoltre saranno posti dei limiti all'assunzione di rischi e ai bonus.

Un breve comunicato diffuso al termine della riunione si limita a dire che le istanze preoccupate emerse da alcuni stati membri - la Gran Bretagna non viene citata esplicitamente - saranno tenute in considerazione in una successiva fase negoziale.

Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore intorno al 2012.

L'80% degli hedge fund del blocco europeo ha sede in Gran Bretagna. Soltanto la Repubblica Ceca si è schierata contro insieme alla Gran Bretagna.

"Abbiamo una maggioranza qualificata e abbiamo segnali dal nuovo governo britannico della volontà di cercare un accordo con il resto del Consiglio dei Ministri Ue", ha spiegato il ministro lussemburghese Luc Frieden.

"Ci sono segnali positivi anche dal Parlamento europeo, quindi penso che dovrebbe essere possibile trovare un accordo", ha aggiunto.

La commissione Affari economici e finanziari del Parlamento Ue ha approvato la sua versione della bozza delle nuove norme ieri sera, aprendo la strada a negoziati formali con i paesi europei, forse a luglio. Il testo del parlamento Ue è sensibilmente differente dal testo discusso dai ministri, in particolare per quanto riguarda l'accesso dei fondi di paesi extra europei al 'passaporto Ue' che gli permette di essere venduti sul territorio comunitario.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto