Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Grecia: la Borsa si riprende

Atene paga 8,5 mld di maturita' obbligazionarie in scadenza

19 maggio, 17:25

(ANSA) - ATENE, 19 MAG -
Intanto le autorita' greche hanno provveduto oggi al pagamento di 8,5 miliardi di euro di maturita' obbligazionarie in scadenza.


m.kia dumani calu a pasta................scusate me venuta così:lol::lol::lol:
 
Titoli Stato indenni post-divieto tedesco,dubbi in lungo periodo

mercoledì 19 maggio 2010 17:32

MILANO, 19 maggio (Reuters) - Per ora tutto dovrebbe procedere senza scossoni: la decisione unilaterale della Germania di vietare il trading allo scoperto sui titoli di stato e sui cds non avrà grossi effetti nel breve periodo sul funzionamento del mercato europeo dei governativi, sia dei core, sia dei periferici.
È l'opinione di strategist e operatori del reddito fisso interpellati da Reuters nelle ore immediatamente successive all'annuncio tedesco. Ma le conseguenze di lungo periodo dell'iniziativa - mettono in guardia - restano tutte da valutare.
"La quota del mercato effettivamente colpita dal divieto è limitata, le possibilità di fermare l'attività allo scoperto sono basse senza azioni concertate" commenta Chiara Manenti, analista di Intesa Sanpaolo.
"Non dimentichiamo che già adesso il 60% delle operazioni su governativi in Europa vengono regolate a Londra" aggiunge il responsabile trading di una banca italiana.
Diversi paesi dell'Ue, Francia in testa, sono già intervenuti per comunicare chiaramente che non seguiranno la Germania. E la Fsa britannica, che gestisce la maggiore piattaforma di trading sui derivati a livello europeo ha sottolineato che il divieto non si applica alle filiali britanniche delle banche tedesche, che sono quindi libere di operare come prima.
In Italia la Consob non seguirà per ora la decisione della controparte tedesca di bloccare le vendite allo scoperto nude ma segue la situazione "minuto per minuto in stretto contatto anche con le altre autorità di vigilanza europee".
Al momento solo il premier spagnolo Zapatero ha dato pieno appoggio all'iniziativa di Berlino.
D'altra parte dal divieto sono esentati tutta una serie di operatori sul mercato tedesco definibili come specialisti.
"È difficile che lo specialist sia sempre fornito di tutti i titoli in tutti i momenti per quantitativi consistenti. Non potendo comprarli allo scoperto, di fatto il suo ruolo di specialist viene meno" spiega il trader. DUBBI SU ASSENZA EFFETTI NEL LUNGO PERIODO
La sensazione diffusa tra gli operatori di mercato è tuttavia che, con la mossa di questa mattina, la Germania abbia imposto l'agenda del dibattito economico-finanziario europeo. E che al di là delle prese di distanza a caldo, il tema della limitazione dell'attività di trading diventerà uno dei punti principali di discussione in Europa, già a partire dalla riunione straordinaria dell'Eurogruppo convocata per venerdì prossimo.
"Il segnale è soprattutto politico, la Germania ha aperto di forza la discussione sul tema" commenta Chiara Manenti.
Esiste dunque un margine di incertezza sull'evoluzione della questione che porta gli operatori a non escludere conseguenze più ampie nel medio-lungo termine.
"Non è escluso che il divieto di trading allo scoperto sui cds abbia qualche possibilità di affermarsi a livello più generale, anche se resta il problema di un mercato che viene regolamentato solo in Europa e non negli Usa" afferma un trader.
Ma sarebbero sicuramente più ampie in prospettiva le conseguenze di un'estensione a livello dell'Ue del divieto di trading allo scoperto dei titoli di stato.
"Mi metto nei panni di un investitore non europeo che vede da un giorno all'altro cambiare le regole per un'iniziativa unilaterale. La credibilità del mercato ne risente e il mio appetito per il debito europeo sicuramente diminuisce" spiega uno strategist sul reddito fisso da Londra.
Più drastica la visione di un altro trader: "se questa cosa dovesse passare temo che una buona fetta del mercato obbligazionario europeo sparirebbe".
"Piaccia o no il mercato obbligazionario è uno dei più liquidi e dei più perfetti. E lo scoperto fa parte integrante dell'attività standard di trading e costruzione dei portafogli. Vietare lo scoperto significa uccidere il repo che è uno degli strumenti principali di garanzia dell'efficienza di questo mercato".
 
Borse europee chiudono in calo


Londra -2,81%, Parigi -2,92%, Francoforte -2,72%


(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Chiusura in deciso calo per le principali Borse europee. Londra archivia la seduta in ribasso del 2,81% a 5.158,05 punti; a Parigi l'indice CAC 40 e' in ribasso del 2,92% a 3.511,67 punti; chiusura negativa anche per la Borsa di Francoforte dopo la decisione del governo tedesco di vietare le vendite allo scoperto di alcuni prodotti finanziari: l'indice Dax perde il 2,72% a 5.988,67 punti.
 
La Grecia smentisce le voci di uscita dall'UE

Si queste voci ci sono, c'è da capire se sono state messe ad arte per speculare, per testare eventuale reazione dei mercati o davvero pensate dai greci.

L'eventuale uscita dall'euro implicherebbe una svalutazione della nuova dracma penso almeno del 50% rispetto all'euro, una conversione del debito in nuove dracme ed eventualmente una sua ristrutturazione. Tranne che per i soldi imprestati dal fmi ed eurozona che rimangono in eruo e intonsi.

Ci sarebbe una forte inflazione causata dalle materie prime che continuano a pagarsi in dollari e non nelle nuove dracme. Quindi il popolo greco si troverebbe una svalutazione del 50% dei propri risparmi, una forte inflazione che si mangerebbe il rimanente, una manovra economica in corso discretamente pensante. La ristrutturazione del debito che a questo putno dovrebbe essere tra il 50% e il 70% toglierebbe la grecia dai emrcati finanziari per un pò di anni con tutti gli strascichi allegati.

E con la nuova dracma che esporta la grecia? yoghurt? aumenterà un pò il turismo questo si, però i turisti dovranno stare attenti all'aumento della microdelinquenza. Il costo del lavoro sarà più competitivo ma non me le vedo grosse industrie mettersi a correre per aprire fabbriche laggiù.

Ma poi i greci sono ormai troppo comodi e ben abituati (come noi) che non credo che accetteranno tutto così passivamente come ad es. fanno i rassegnati o quasi rumeni che da un giorno all'altro avranno decurtati gli stipendi del 25% e le pensioni del 15%.

Senza contare poi l'effetto domino su portogallo e spagna.

Sarebbe molto più utile uscire dall'euro per noi...
 
May 19 (Bloomberg) -- The euro rose from a four-year low against the greenback amid speculation European leaders may announce steps to support the common currency.

Europe’s currency rose the most in nearly 11 months versus Switzerland’s franc on speculation that the Swiss National Bank intervened to counteract the currency’s strength. The euro gained against 15 of its 16 most-traded counterparts as European Central Bank Governing Council member Axel Weber said the euro region must “urgently” tighten its fiscal rules.
“The market is hopeful that Europe can come up with a plan that will address the negative issues that have come to the fore because of Greece,” said Andrew Busch, a global currency strategist at Bank of Montreal in Chicago. “Europe needs thoughtful debate about what they can do and address how to kick someone out who is breaking the rules.”
The euro rose 0.9 percent to $1.2307 at 11:55 a.m. in New York, from $1.2202 yesterday. The 16-nation common currency earlier touched $1.2144, the lowest level since April 17, 2006. The euro traded at 112.06 yen, from 112.56. The yen appreciated 1.3 percent to 91.08 per dollar, from 92.23 yesterday.....
 
Da WSI.

Wall Street peggiora, Grecia addio a UE? L'euro ci crede

Pesano balzo dei pignoramenti e stop alle vendite allo scoperto in Germania. L'euro riceve una spinta dalle voci di una ritirata dall'Ue di Atene, che smentisce categoricamente. Pessima prova industriali, consumi discrezionali e materiali di base. Tengono meglio le banche. In controtendenza health-care e tlc. Focus sulle minute Fed.



Un'altra giornata in territorio negativo per la borsa americana, che estende le perdite accusate ieri dopo che la Germania ha colto di sopresa i mercati annunciando un blocco delle vendite allo scoperto di bond governativi e swap. Oggi a pesare e' anche balzo record dei pignoramenti.Il Dow cede circa 160 punti (-1.55%) a quota 10348, mentre i listini si avvicinano al traguardo di meta' seduta in pesante calo. Il Nasdaq cede l'1.97% in area 2271.71, mentre l'S&P 500 lascia sul campo l'1.74% a 1101.33 punti. A guidare i ribassi tra le blue chip sono Caterpillar, Boeing, 3M e DuPont, che accusano cali del 3% circa. Due banche risultano invece in testa al Dow: Bank of America e JP Morgan.

Intanto e' arrivata la smentita categorica della Grecia, accusata di aver preso in considerazione l'idea di abbandonare l'Unione Europea. Un'ipotesi che ha di fatto spinto al rialzo l'euro, che sta tentando di riscattarsi dopo le ultime batoste subite nei confronti del dollaro, che lo hanno spedito ai minimi di quattro anni contro la valuta Usa. Al momento la moneta unica scambia in rialzo dello 0.77% contro il biglietto verde in area $1.23.

A favorire i rialzi della moneta unica sono anche le voci secondo cui la Bce fara' a breve un annuncio. Stando a quanto riferito da alcuni trader, tra cui David Lutz, managing director dell'azionario per Stifel Nicolaus, "sara' piu' una questione fiscale legata al debito sovrano, piuttosto che un affare riguardante i tassi di interesse", ha detto Lutz a Bloomberg.

Tutto cio' mentre la SEC ha proposto nuove norme sulle contrattazioni di titoli singoli, per prevenire che un'azione sia spinta al ribasso fino a valere un misero penny, come accaduto nel caos di quell'ormai tristemente noto giovedi' 6 maggio. Nel frattempo il Congresso si esprimera' sulla riforma del settore finanziario in quello che sara' un voto preliminare.

Nel frattempo i prezzi al consumo sono calati dello 0.1% in aprile su base mensile, ma il dato rappresenta in un qualche modo una sorpresa, considerando che gli analisti scommettevano su un incremento dello 0.1%, dopo il progresso analogo riscontrato il mese precedente. Esclusa la componente di energia e alimentari i prezzi sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre era previsto un incremento dello 0.1%. La reazione immediata alla pubblicazione di tali data e' stata tiepida.

L'andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il nervosismo che gia' vede protagoniste le borse europee, colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: "l'euro e' in grave pericolo" e cosi' anche l'Europa. Motivo per cui la valuta europea ieri ha rotto al ribasso quota $1.22.

A questo si aggiunge l'annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra' fino al prossimo 31 marzo.

Al mercato non e' piaciuta l'unilateralita' della decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe coordinarsi con gli altri paesi membri dell'Ue in questo caso non interpellati. E poi c'e' chi non esclude che una simile mossa sia sintomatica di possibili difficolta' tra gli istituti di credito tedeschi.

Negli States, sul fronte macro si guardera' ora alle minute dell'ultima riunione della Fed, attesa alle 20 ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di acquisto immobiliare che si portano cosi' ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l'acquisto di una casa.

Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti "solidi". Deere, nel frattempo, ha battuto le stime di 49 cents, mentre i ricavi hanno deluso. La societa' di macchine agricole ha pero' emesso una guidance sopra il consensus.
 
A volte basta veramente poco per fare alzare o scendere i mercati.
E' una cosa su cui riflettere ...
Se basta una fantomatica uscita dall'Euro da parte della Grecia (su quali basi?) ci si rende conto anche del reale peso delle "tre sorelle", dei CDS e via discorrendo.
Aldilà dei discorsi accademici.
 
Naturalmente CDS nuovamente in salita:

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