tommy271
Forumer storico
Parlamento Europeo, crisi dell'euro: urgente governance economica più forte.
Strasburgo, 19 maggio - Governance economica più forte a livello europeo, rafforzamento del Patto di stabilità e crescita e sanzioni per coloro che non rispettano gli impegni. Sono le richieste dei deputati emerse durante il dibattito di stamattina sui meccanismi della governance economica rinforzata e gli esiti del Consiglio Ecofin del 9/10 maggio.
Diego Lopez Garrido, segretario di stato spagnolo e rappresentante del Consiglio UE, ha esordito parlando delle soluzioni sul breve periodo, come l'aiuto alla Grecia, e a lungo termine, come la riforma dei sistemi pensionistici, sanitari e del lavoro. Ma anche una coordinazione più stretta delle politiche economiche.
Olli Rehn, commissario per gli Affari economici e monetari, illustra le soluzioni proposte dalla Commissione: il rafforzamento del Patto di stabilità e crescita, l'aumento della competitività in alcuni paesi e della domanda nazionale in altri e un meccanismo di risoluzione delle crisi, che però non sia una facile scappatoia per la cattiva gestione economica.
Il francese Joseph Daul, a nome del PPE, sottolinea come il piano per sconfiggere la crisi nella zona euro non sia sufficiente: bisogna ridurre i deficit e punire gli Stati che non riportano statistiche accurate.
Il leader dei socialisti e democratici Martin Schulz ha aspramente criticato le agenzie di rating che durante il picco dei problemi in Grecia "cercano già un nuovo bersaglio, e ora cercano di affossare il Portogallo. Dovrebbero essere controllate e sottoposte a un regolamento". Il tedesco sostiene anche che nonostante l'unione monetaria, non ci sia una vera unione economica, c'è quindi bisogno di creare una governance comune.
Guy Verhofstadt, capogruppo dell'ALDE, chiede al Consiglio di mantenere la calma e di permettere alla Commissione di trovare le soluzioni adeguate. La Commissione dovrebbe proporre le proprie iniziative senza aspettare il Consiglio né il Parlamento.
La tedesca Rebecca Harms dichiara che i Verdi vogliono una politica economica comune "non solo per contrastare i sintomi della crisi, ma per combattere la sua intera essenza". La deputata critica anche il piano di salvataggio delle banche: "Dobbiamo guardare oltre a questo salvataggio, ci costa miliardi e miliardi di euro e non sappiamo dove recuperare i soldi".
Il conservatore britannico Timothy Kirkhope, a nome dell'ECR, sostiene che "ciò che manca all'Europa troppo spesso non sono poteri aggiuntivi, ma la voglia di realizzare i buoni propositi". Kirkhope si augura che l'iniziativa Europa 2020 non fallisca per la stessa ragione. "L'UE deve avere il potere di richiedere una bozza di bilancio dagli stati membri e di imporre su di loro sanzioni più dure".
Lothar Bisky, leader della Sinistra Unita, sostiene che "i governi usano i soldi dei contribuenti per salvare il capitalismo dei casinò". L'UE dev'essere più di un mercato con una moneta unica: come ha detto Barroso "se non c'è un'unione economica, non ha senso avere un'unione monetaria". Bisky ha anche sottolineato il bisogno di una politica economico-sociale, una regolamentazione del settore finanziario, la coordinazione delle politiche tributarie e la messa al bando di hedge funds e dei paradisi fiscali.
La deputata greca Niki Tzavela del gruppo euroscettico EFD ha proposto tre possibili soluzioni. L'adozione di uno strumento permanente di governance economica, il prolungamento dei termini di rimborso del Fondo monetario da 3 a 5 anni, così che la Grecia possa realisticamente pagare i suoi debiti, e il supporto allo sviluppo, visto che la Grecia ha bisogno di liberare risorse per ´la crescita dell'economia.
Strasburgo, 19 maggio - Governance economica più forte a livello europeo, rafforzamento del Patto di stabilità e crescita e sanzioni per coloro che non rispettano gli impegni. Sono le richieste dei deputati emerse durante il dibattito di stamattina sui meccanismi della governance economica rinforzata e gli esiti del Consiglio Ecofin del 9/10 maggio.
Diego Lopez Garrido, segretario di stato spagnolo e rappresentante del Consiglio UE, ha esordito parlando delle soluzioni sul breve periodo, come l'aiuto alla Grecia, e a lungo termine, come la riforma dei sistemi pensionistici, sanitari e del lavoro. Ma anche una coordinazione più stretta delle politiche economiche.
Olli Rehn, commissario per gli Affari economici e monetari, illustra le soluzioni proposte dalla Commissione: il rafforzamento del Patto di stabilità e crescita, l'aumento della competitività in alcuni paesi e della domanda nazionale in altri e un meccanismo di risoluzione delle crisi, che però non sia una facile scappatoia per la cattiva gestione economica.
Il francese Joseph Daul, a nome del PPE, sottolinea come il piano per sconfiggere la crisi nella zona euro non sia sufficiente: bisogna ridurre i deficit e punire gli Stati che non riportano statistiche accurate.
Il leader dei socialisti e democratici Martin Schulz ha aspramente criticato le agenzie di rating che durante il picco dei problemi in Grecia "cercano già un nuovo bersaglio, e ora cercano di affossare il Portogallo. Dovrebbero essere controllate e sottoposte a un regolamento". Il tedesco sostiene anche che nonostante l'unione monetaria, non ci sia una vera unione economica, c'è quindi bisogno di creare una governance comune.
Guy Verhofstadt, capogruppo dell'ALDE, chiede al Consiglio di mantenere la calma e di permettere alla Commissione di trovare le soluzioni adeguate. La Commissione dovrebbe proporre le proprie iniziative senza aspettare il Consiglio né il Parlamento.
La tedesca Rebecca Harms dichiara che i Verdi vogliono una politica economica comune "non solo per contrastare i sintomi della crisi, ma per combattere la sua intera essenza". La deputata critica anche il piano di salvataggio delle banche: "Dobbiamo guardare oltre a questo salvataggio, ci costa miliardi e miliardi di euro e non sappiamo dove recuperare i soldi".
Il conservatore britannico Timothy Kirkhope, a nome dell'ECR, sostiene che "ciò che manca all'Europa troppo spesso non sono poteri aggiuntivi, ma la voglia di realizzare i buoni propositi". Kirkhope si augura che l'iniziativa Europa 2020 non fallisca per la stessa ragione. "L'UE deve avere il potere di richiedere una bozza di bilancio dagli stati membri e di imporre su di loro sanzioni più dure".
Lothar Bisky, leader della Sinistra Unita, sostiene che "i governi usano i soldi dei contribuenti per salvare il capitalismo dei casinò". L'UE dev'essere più di un mercato con una moneta unica: come ha detto Barroso "se non c'è un'unione economica, non ha senso avere un'unione monetaria". Bisky ha anche sottolineato il bisogno di una politica economico-sociale, una regolamentazione del settore finanziario, la coordinazione delle politiche tributarie e la messa al bando di hedge funds e dei paradisi fiscali.
La deputata greca Niki Tzavela del gruppo euroscettico EFD ha proposto tre possibili soluzioni. L'adozione di uno strumento permanente di governance economica, il prolungamento dei termini di rimborso del Fondo monetario da 3 a 5 anni, così che la Grecia possa realisticamente pagare i suoi debiti, e il supporto allo sviluppo, visto che la Grecia ha bisogno di liberare risorse per ´la crescita dell'economia.