Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Parlamento Europeo, crisi dell'euro: urgente governance economica più forte.


Strasburgo, 19 maggio - Governance economica più forte a livello europeo, rafforzamento del Patto di stabilità e crescita e sanzioni per coloro che non rispettano gli impegni. Sono le richieste dei deputati emerse durante il dibattito di stamattina sui meccanismi della governance economica rinforzata e gli esiti del Consiglio Ecofin del 9/10 maggio.

Diego Lopez Garrido, segretario di stato spagnolo e rappresentante del Consiglio UE, ha esordito parlando delle soluzioni sul breve periodo, come l'aiuto alla Grecia, e a lungo termine, come la riforma dei sistemi pensionistici, sanitari e del lavoro. Ma anche una coordinazione più stretta delle politiche economiche.

Olli Rehn, commissario per gli Affari economici e monetari, illustra le soluzioni proposte dalla Commissione: il rafforzamento del Patto di stabilità e crescita, l'aumento della competitività in alcuni paesi e della domanda nazionale in altri e un meccanismo di risoluzione delle crisi, che però non sia una facile scappatoia per la cattiva gestione economica.

Il francese Joseph Daul, a nome del PPE, sottolinea come il piano per sconfiggere la crisi nella zona euro non sia sufficiente: bisogna ridurre i deficit e punire gli Stati che non riportano statistiche accurate.

Il leader dei socialisti e democratici Martin Schulz ha aspramente criticato le agenzie di rating che durante il picco dei problemi in Grecia "cercano già un nuovo bersaglio, e ora cercano di affossare il Portogallo. Dovrebbero essere controllate e sottoposte a un regolamento". Il tedesco sostiene anche che nonostante l'unione monetaria, non ci sia una vera unione economica, c'è quindi bisogno di creare una governance comune.

Guy Verhofstadt, capogruppo dell'ALDE, chiede al Consiglio di mantenere la calma e di permettere alla Commissione di trovare le soluzioni adeguate. La Commissione dovrebbe proporre le proprie iniziative senza aspettare il Consiglio né il Parlamento.

La tedesca Rebecca Harms dichiara che i Verdi vogliono una politica economica comune "non solo per contrastare i sintomi della crisi, ma per combattere la sua intera essenza". La deputata critica anche il piano di salvataggio delle banche: "Dobbiamo guardare oltre a questo salvataggio, ci costa miliardi e miliardi di euro e non sappiamo dove recuperare i soldi".

Il conservatore britannico Timothy Kirkhope, a nome dell'ECR, sostiene che "ciò che manca all'Europa troppo spesso non sono poteri aggiuntivi, ma la voglia di realizzare i buoni propositi". Kirkhope si augura che l'iniziativa Europa 2020 non fallisca per la stessa ragione. "L'UE deve avere il potere di richiedere una bozza di bilancio dagli stati membri e di imporre su di loro sanzioni più dure".

Lothar Bisky, leader della Sinistra Unita, sostiene che "i governi usano i soldi dei contribuenti per salvare il capitalismo dei casinò". L'UE dev'essere più di un mercato con una moneta unica: come ha detto Barroso "se non c'è un'unione economica, non ha senso avere un'unione monetaria". Bisky ha anche sottolineato il bisogno di una politica economico-sociale, una regolamentazione del settore finanziario, la coordinazione delle politiche tributarie e la messa al bando di hedge funds e dei paradisi fiscali.

La deputata greca Niki Tzavela del gruppo euroscettico EFD ha proposto tre possibili soluzioni. L'adozione di uno strumento permanente di governance economica, il prolungamento dei termini di rimborso del Fondo monetario da 3 a 5 anni, così che la Grecia possa realisticamente pagare i suoi debiti, e il supporto allo sviluppo, visto che la Grecia ha bisogno di liberare risorse per ´la crescita dell'economia.
 
Il piano di Berlino per salvare l’euro

Affidare alla Banca centrale europea (Bce) o a istituti indipendenti l’esame preliminare dei bilanci nazionali. E toglierlo alle agenzie di rating anglosassoni. E’ questo, secondo il quotidiano Handelsblatt, uno dei punti del piano salva-euro che il governo tedesco ha intenzione di proporre agli altri stati Ue.

Il piano prevede nove punti in tutto. Secondo Handelsblatt il cancelliere Angela Merkel, che ha partecipato alla stesura, punta a prevenire le crisi di bilancio nell’Ue, a migliorare la sorveglianza e il coordinamento della politica economica. I programmi di stabilità dei paesi di Eurolandia verrebbero sottoposti a rigide verifiche da parte della Bce o di istituti indipendenti. Alla voce sanzioni per i paesi che non rispettano gli obiettivi di riduzione del deficit, secondo Handelsblatt, si ipotizza la sospensione dei fondi strutturali. Nei casi più gravi, la proposta prevede la sospensione del diritto di voto per “almeno un anno.
 
Controllori di volo, no a scioperi domani.

In Grecia i controllori di volo greci hanno annunciato che non parteciperanno allo sciopero generale di domani (20 maggio) contro il piano di austerità e la riforma delle pensioni, per non danneggiare ulteriormente il settore chiave del turismo in un momento di crisi. Lo riferisce l'Ansa. La decisione dei controllori, che avevano partecipato al precedente sciopero, è particolarmente importante evitando l'isolamento internazionale del paese all'inizio della stagione turistica. E accoglie un appello del premier Giorgio Papandreou a non danneggiare in un momento critico l'immagine del paese, causando danni al turismo che è tra le principali fonti di Pil.
 
Affidare alla Banca centrale europea (Bce) o a istituti indipendenti l’esame preliminare dei bilanci nazionali. E toglierlo alle agenzie di rating anglosassoni. E’ questo, secondo il quotidiano Handelsblatt, uno dei punti del piano salva-euro che il governo tedesco ha intenzione di proporre agli altri stati Ue.

Il piano prevede nove punti in tutto. Secondo Handelsblatt il cancelliere Angela Merkel, che ha partecipato alla stesura, punta a prevenire le crisi di bilancio nell’Ue, a migliorare la sorveglianza e il coordinamento della politica economica. I programmi di stabilità dei paesi di Eurolandia verrebbero sottoposti a rigide verifiche da parte della Bce o di istituti indipendenti. Alla voce sanzioni per i paesi che non rispettano gli obiettivi di riduzione del deficit, secondo Handelsblatt, si ipotizza la sospensione dei fondi strutturali. Nei casi più gravi, la proposta prevede la sospensione del diritto di voto per “almeno un anno.

Forse usare questa crisi Greca "dolosa" può unificare veramente l'unione Europea, per quel che può servire a me una BCE che da le linee guida per tutta l'UE sulla finanza e l'abolizione delle società di rating anglosassoni non mi dispiacerebbe.....................certo mi sembra tutto in fase embrionale e non si possono prendere decisioni perchè la Germania le apllica prima e poi ci arriviamo tutti.......................però forse copiare qualcosa dai crucconi non mi dispiacerebbe, tanto noi ci teniamo le donne;)
 
Weber contrario a meccanismi aiuti permanenti contro crisi

mercoledì 19 maggio 2010 19:45




BERLINO, 19 maggio (Reuters) - L'Europa potrebbe implementare delle misure per prevenire il ripetersi dell'attuale crisi del debito.
Lo dice il componente del consiglio governativo della Bce Axel Weber in un discorso preparato per un evento organizzato dal ministero delle Finanze tedesco.
Weber però si dice contrario all'eventualità di implementare delle misure di aiuto permanenti.
"Potremmo, nel medio termine, pensare anche a meccanismi per limitare l'impatto sistemico delle crisi del debito sovrano che potrebbero esserci", si legge nel discorso del banchiere.
Tuttavia, Weber ha espresso parere contrario alla creazione Di strumenti di sostegno permanenti, simili a quello usato attualmente per la Grecia, in quanto potrebbero incoraggiare spese dissennate da parte dei governi.
"Uno schema permanente di sostegno a disposizione potrebbe esarcebare questi problemi e quindi non dovrebbe essere un'opzione di politica monetaria", prosegue Weber.
Un'opzione, invece, potrebbe essere copiare l'esempio della Germania e implementare un "freno al debito" per impedire che la spesa vada fuori controllo, ha aggiunto sottolineando che proposte per rafforzare la normativa fiscale europea sono già in movimento.
 
Crisi/ Grecia, sindacati minacciano nuovo sciopero generale

Oggi ad Atene in programma manifestazioni di protesta

Atene, 20 mag. (Apcom) - I sindacati greci hanno minacciato un nuovo sciopero generale per protestare contro le misure di austerity varate dal governo di Atene in cambio del piano di aiuti finanziari europei: l'agitazione dovrebbe riguardare il settore pubblico e in particolare i trasporti; oggi sono inoltre in programma diversi cortei di protesta nella capitale. Nell'ultimo sciopero generale, il 5 maggio scorso, tre persone sono morte nell'incendio di una filiale bancaria alla quale i manifestanti avevano appiccato il fuoco.
 
Le aperture di questa mattina degli spread/bund:

Grecia 535 pb. (581)
Portogallo 179 pb. (193)
Spagna 128 pb. (123)
Italia 120 pb. (111)
UK. 90 pb. (98)
USA 60 pb. (58)
 
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