Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Borse europee chiudono miste una settimana di passione


(Teleborsa) - Roma, 21 mag - Settimana pesante per le principali borse europee, nonostante un risollevamento nel finale di venerdì. La borsa di Francoforte ha perso nell'ottava quasi il 4%, quella di Parigi il 3,50%, quella di Londra il 3,65% mentre Milano ha lasciato sul parterre l'1%. I mercati finanziari hanno così concluso una settimana all'insegna delle vendite, scatenatesi a seguito della mancanza di un'azione comune da parte dei governi europei e dei timori sulla coesione dei paesi membri per affrontare la crisi sul debito. Tra le notize positive di oggi segnaliamo il via libera da parte della Camera Bassa del parlamento tedesco al Piano di aiuti della UE, impegnando le proprie risorse finanziarie. La prossima settimana il Piano sarà posto all'attenzione del Segretario del tesoro USA, Tim Geithner, che volerà a Londra e poi a Francoforte e Berlino, per discutere della questione con i leader europei e con il Presidente della BCE.
A livello macro va ricordato l'IFO tedesco, risultato peggiore delle attese con un calo a 101,5 punti. Deludenti anche i dati sui PMI della Zona Euro, che segnalano un quadro in peggioramento dopo l'exploit di aprile, soprattutto per il settore manifatturiero.

Sugli altri mercati, l'euro riprende quota portandosi a 1,2564 dopo un massimo intraday a 1,2673. A far risollevare la moneta di eurolandia i rumors su un possibile intervento della banca centrale a sostegno della divisa. In frenata il petrolio, con il Wti a 70,55 dollari al barile mentre l'oro resta stabile a 1.183 dollari l'oncia.

Bruxelles ha chiuso con un rialzo dello 0,44% a 2396,9 punti, Zurigo con un decremento dell'1,04% a 6197,58 punti, Parigi con un vantaggio dello 0,01% a 3432,9 punti ed Amsterdam con un calo dello 0,51% a 313,26 punti. Segno meno per Francoforte -0,84% a 5818,48 punti e Londra -0,25% a 5060,54 punti mentre Madrid balza dell'1,56% a quota 9415,2. Male la piazza di Lisbona -2,36% mentre quella irlandese segna un +0,04% e quella di Atene un +1,02%.

A livello settoriale le vendite si accaniscono su farmaceutici, alimentari, energetici e retail mentre risparmiano le materie prime.
 
CRISI: TRICHET, L'EURO NON E' IN PERICOLO. E' UNA VALUTA CREDIBILE

(ASCA-MktNews) - Francoforte, 21 mag - L'euro e' una valuta credibile che non e' in pericolo. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, in un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine.

''L'euro - ha detto - e' una valuta credibile il cui tasso d'inflazione si e' mantenuto al di sotto del 2% per piu' di undici anni. L'euro non e' in pericolo''. Trichet ha smentito che i recenti acquisti di titoli di Stato rappresentino un cambiamento dell'orientamento di politica monetaria. ''Abbiamo piena liberta' d'azione - ha proseguito - e non ci faremo mai distrarre dal seguire la nostra responsabilita' di preservare la stabilita' dei prezzi sul medio termine, anche in circostanze difficili''.
 
UE: BINI SMAGHI, RIPRESA LENTA E CON FATTORI DI RISCHIO

(ASCA) - Firenze, 21 mag - Per l'Europa ''noi prevediamo una ripresa graduale, lenta con alti e bassi e soggetta a fattori rischio''. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca centrale europea, intervenendo al convegno 'Crisi finanziaria e tutela del credito. Le soluzioni e le risposte del mercato assicurativo' organizzato a Firenze da Aon, gruppo leader di brokeraggio assicurativo.

Tra i ''fattori di rischio'', Bini Smaghi individua ''il prezzo delle materie prime, legato alla crescita superiore dei Paesi emergenti rispetto alla crescita europea e americana; la disoccupazione, che potrebbe durare piu' a lungo di quel che si pensa; la dimensione strutturale della recessione, che non e' solo ciclica'' ma presenta ''elementi struttuali profondi di cui forse ancora non ci siamo ancora accorti''.

Per Bini Smaghi l'Europa ''ha di fronte dei cambiamenti nella struttura dei mercati che forse va al di la' delle nostre previsioni congiunturali''.
 
GRECIA: BINI SMAGHI, DA UE DECISIONI GIUSTE. MERITA PIU' FIDUCIA

(ASCA) - Firenze, 21 mag - ''Alcuni Paesi hanno un disavanzo eccessivo, devono ridurlo, questo sta avvenendo e pur con qualche ritardo l'Europa ha preso la direzione giusta''.

Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca centrale europea, intervenendo al convegno 'Crisi finanziaria e tutela del credito. Le soluzioni e le risposte del mercato assicurativo' organizzato a Firenze da Aon, gruppo leader di brokeraggio assicurativo.

''La Grecia - ha detto Bini Smaghi a margine del convegno - ha adottato delle misure fortissime, con la riforma delle pensioni, la riduzione degli stipendi, ha dimostrato la volonta' di fare queste correzioni, il Fondo monetario le ha certificate, i Paesi europei stanno approvando misure di sostegno finanziario, oggi la Germania ha votato la propria parte, e questo dimostra che l'Europa, pur con tutte le difficolta', funziona, prende le decisioni utili''.

Questo, secondo il membro del board della Bce, ''dovrebbe essere riconosciuto dai mercati ma anche dai cittadini stessi che dovrebbero avere un po' piu' di fiducia nella capacita' dell'Europa di affrontare questa crisi''.
 
UE: BARROSO, RINGRAZIO BERLUSCONI PER SOLUZIONE CRISI GRECIA

(AGI) - Roma, 21 mag. - "Voglio ringraziare l'Italia per il contributo dato alla soluzione della crisi della Grecia. Non si tratta di cortesia ma di un ringraziamento vero per un contributo fondamentale". Cosi' il presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, si e' rivolto al premier Berlusconi nella conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi. "E' in momenti come questo - ha spiegato - che l'Europa puo' fare passi avanti. E' necessario trarre la giusta lezione dalla situazione che si e' creata. Abbiamo visto come la crisi di un Paese che rappresenta il 2% del Pil dell'area euro abbia colpito in maniera diffusa tutta l'area. E' stato un qualcosa senza precedenti e per questo abbiamo preparato la difesa e la solidarieta' non solo per la Grecia ma per la stabilita' di tutta l'eurozona e siamo stati capaci di farlo". -
 
Crisi/ Berlusconi: Ridurre spesa pubblica,Ue sopra... -2-

Paesi hanno chiuso bilanci con deficit che hanno aumentato debito

Roma, 21 mag. (Apcom) - Berlusconi ha spiegato di essersi confrontato con Barroso sulla situazione economica, su mercati, borse e euro. "Le nostre analisi - ha riferito - si sono confrontate positivamente e i giudizi sono stati simili".
"Tutti i paesi europei - ha sottolineato Berlusconi - hanno debiti importanti, invece di chiudere i bilanci con dei margini positivi che riducessero il debito, tutti hanno sempre chiuso con margini di deficit che hanno aumentato il debito".
Berlusconi ha ricordato che "questo ha portato la Grecia alla situazione che conosciamo. La Grecia sta pigliando dei provvedimenti che vanno nel senso della riduzione drastica dei suoi conti. Ni abbiamo ritenuto di dover dare il nostro aiuto alla Grecia, aiuto di tutti i paesi dell'euro, in modo multilaterale". "Domenica scorsa la commissione prima di tutto e poi l'eurogruppo, la Bce e 50 banche private sono concordemente andate nella direzione di questo aiuto alla Grecia. Obiettivo comune - ha aggiunto il premier è la difesa della nostra moneta, questo richiede un coordinamento delle nostre politiche economiche tutte tese a una riduzione della spesa dei conti pubblici. In questa situazione la Commissione europea ha tracciato strada con decisione e Barroso per primo ha dato indicazione sulla strategia di intervento comune a difesa della moneta unica".
Da qui i complimenti di Berlusconi al presidente della commissione Ue. "Colgo l'occasione - ha affermato - per fare i complimenti e ringraziarlo, per la sua saggezza e per la sua guida sicura che derivano dalla sua esperienza di capo di governo".
 
Crisi, accordo su quattro obiettivi


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La prima riunione della task force di Herman Van Rompuy si conclude con un'intesa su alcune grandi priorità. Per il momento non si prevedono modifiche dei Trattati.
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Rafforzamento del patto di stabilità e crescita, riduzione delle differenze fra gli stati membri in termini di competitività, creazione di un efficace meccanismo di gestione delle crisi e consolidamento della governance economica europea: sono i quattro punti su cui si sono accordati i ministri delle Finanze dei Ventisette, riunitisi a Bruxelles per il primo incontro della “task force” dell'Ue.

“Si tratta solamente dell'inizio del processo – ha affermato Herman Van Rompuy, presidente permanente del Consiglio europeo –, stiamo lavorando per arrivare a un accordo che sia il più vasto possibile”. “Attorno al tavolo potevo sentire un senso d'urgenza e la volontà di una forte cooperazione: tutti condividono la necessità di fare questo cammino insieme”.

L'intesa finale “porterà a più coesione economica, fondamentale per l'Ue e per i sedici paesi che hanno un'unica moneta”. Le misure prese per la Grecia, ha spiegato il presidente del Consiglio, “hanno dimostrato che l'Unione è in grado di intervenire: ora bisogna continuare su questa strada e sono lieto che tutti condividano tale volontà di successo”.

Van Rompuy ha inoltre evidenziato che per il momento "ci si è concentrati sugli obiettivi della riforma della governance economica, mentre sugli strumenti più adeguati per realizzarli la discussione è aperta". Una modifica dei Trattati comunitari non è esclusa, "ma dobbiamo lavorare il più possibile all'interno delle norme in vigore per procedere più velocemente".

La prossima riunione della task force a livello ministeriale si terrà il 7 giugno in Lussemburgo, in occasione dell'Ecofin. L'obiettivo è presentare al vertice dei capi di stato e di governo del 17 giugno una prima bozza delle proposte per la riforma della governance economica. Il testo finale, ha rassicurato Van Rompuy, “sarà pronto per il successivo summit di ottobre”.



(La Stampa)

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